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Visualizzazione post con etichetta marketing. Mostra tutti i post
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venerdì 5 novembre 2010

Direct Marketing News Video

mercoledì 3 novembre 2010

L’AIDA (Attenzione, Interesse, Desiderio, Azione) nel marketing delle affiliazioni


Ha senso utilizzare nell’internet marketing un modello dell’advertising tradizionale creato negli anni ‘60? Ed usarlo nell’ambito dei programmi di affiliazione (affiliate marketing)? Analizziamo questo caso…

Immagina di dover promuovere un prodotto tramite un programma di affiliazione: potresti utilizzare un banner fornito dal merchant, scrivere un post sul tuo blog, scrivere uno spot sulla tua newsletter oppure mandare una email alla tua lista di contatti.

Potresti fare una o più di queste cose senza alcuna strategia, usando solo un po’ di buon senso: scegliere un banner "bello", scrivere un post "interessante" e così via. Fatto questo, potresti ottenere un sacco di vendite, oppure…
Gli utenti eliminano la tua email senza leggerla, non leggono il tuo post ed ignorano il banner perché non sei riuscito ad attirare la loro attenzione.
Gli utenti "scansionano" l’email ed il post velocemente senza dimostrare interesse per il prodotto che stai proponendo.
Gli utenti leggono l’email ed il post con attenzione, ma in fondo non desiderano il prodotto e non lo comprano.
Gli utenti desiderano il prodotto, ma non lo comprano subito.

Se succede una delle 4 cose che ho descritto, non guadagnerai nulla tramite il programma di affiliazione. Ecco perché è bene avere sempre in mente il modello AIDA:
Attenzione.
Interesse.
Desiderio.
Azione.

Quando scrivi il titolo di un post, l’oggetto di una email o scegli il banner da utilizzare, devi considerare innanzitutto che il tuo primo obiettivo è quello di attirare l’attenzione delle persone che possono essere interessate al prodotto che vuoi vendere. Come si fa? Devi scegliere un headline persuasiva, specifica e concreta.

Ad esempio, supponi di voler vendere un software per il commercio elettronico. Potresti scrivere "Fare soldi online". E’ un titolo persuasivo, specifico e concreto? No, probabilmente attira molti curiosi interessati a tutt’altro rispetto al prodotto che viene venduto.

Un headline migliore potrebbe essere: "Crea un negozio online", meglio ancora "Crea un negozio online spendendo poco". E’ un titolo specifico e concreto? Non abbastanza. "Poco" è troppo generico: per qualcuno "poco" equivale a 50 euro, per altri 5.000 euro.

Un headline che rispetta i requisiti potrebbe essere "Come aprire un negozio online spendendo meno di 1.000 euro?"

Ora hai attirato l’attenzione della persona giusta, qual è il prossimo passo?

Devi stimolare il suo interesse per il prodotto. In altre parole, devi elencare i benefici procurati dallo stesso. Un beneficio può essere semplicemente la soluzione ad un problema. Quindi devi chiederti quali sono i problemi che spingono una persona a cercare il prodotto che stai vendendo e, successivamente, far vedere come vengono risolti.

Non bastano però l’attenzione e l’interesse, ci vuole anche il desiderio di possedere un oggetto. A questo punto entra in gioco la psicologia. Le persone acquistano in modo emotivo ed istintivo, quindi è possibile che una persona faccia un acquisto per soddisfare un proprio desiderio e poi trovi una giustificazione razionale per l’acquisto nei benefici che hai elencato in precedenza e nelle caratteristiche del prodotto. Come si stimola il desiderio? Ce lo insegna la pubblicità in TV: raccontando delle storie nelle quali il consumatore si possa rispecchiare.

Lo spiego meglio riprendendo l’esempio del software ecommerce: potresti illustrare la case history di un’azienda che ha aumentato considerevolmente il proprio fatturato aprendo il proprio negozio online utilizzando tale software (spendendo meno di 1.000 euro).

Qual è l’ultimo passo? L’invito all’azione! Sembra banale, ma a volte gli utenti non compiono un’azione semplicemente perché non gli hai detto di farlo o perché non hanno trovato un modo rapido per farlo. Quindi, una volta raggiunti gli obbiettivi descritti nei punti 1,2 e 3, il punto 4 dev’essere sollecitato e reso il più semplice possibile. Ora usa il modello AIDA per guadagnare tramite le affiliazioni!

lunedì 27 settembre 2010

Cinque (otto in realtà) idee di marketing online cretine che hanno avuto successo

Svoltare economicamente, fare il grano è un obiettivo che hanno in tanti: chi non vorrebbe vincere il superenalotto quando il montepremi è bello ciccione? Chi non vorrebbe trovare l’idea semplice che garantisca una vecchiaia serena (nostra, dei figli, dei nipoti e dei pro-nipoti) e lo stile di vita che ci meritiamo (e cioé non fare un cazzo vivendo tra feste in Costa Azzurra e i Caraibi e frequentando Paris H.).
Siccome è un’aspirazione condivisa ci provano in tanti ogni giorno a diventare ricchi con i metodi più svariati: rapinando furgoni, truffando poveracci, lavorando duro, risparmiando per poter comprare un locale, sposando qualche rampollo di buona famiglia, vendendo le stock option di Google oppure ideando meccanismi di marketing cretini e senza speranza. Peccato che queste idee spesso (più di quanto vorremmo) diventino una realtà e portino a chi le ha ideate un bel po’ di fama e soldi.
Ci ricordiamo ancora con fastidio MillionDollarhomepage, un’idea deficiente che ha portato nelle tasche di quel ragazzino un bel po’ di soldi e di notorietà. Oltre a essere quello che era ha anche avvicinato a Internet tutti coloro che vorrebbero svoltare ma senza impegnarsi o sbattersi più di tanto. Questa ideuzza era il classico esempio che chi voleva fare “qualcosa” online (quindi senza saperne un cazzo) portava per sottolineare che il lavoro o l’impegno non servono più di tanto, quello che importa è “l’idea”.
Un blog ha fatto la lista di 5 idee di marketing che hanno funzionato nonostante fossero delle cose che a prima vista non sembravano così interessanti (per non dire di peggio). Oltre al fenomeno della carità online (i soldi il tipo li ha fatti perché ha mosso la compassione della gente, mica perché qualcuno voleva assicurarsi un pixel di quella pagina) ci sono mirabili esempi di gente sfacciata e senza vergogna che ha trovato il momento giusto (al posto giusto: Internet) come “Salva il Coniglietto” – una specie di riscatto, se versate del grano fino ad arrivare a 50.000$ non ammazzo il coniglio che ho appena comprato, o come “Dai il tuo nome a una stella” – dove nessuna organizzazione mondiale ha titolo per assegnare nomi a stelle a parte l’Associazione Astronomica Internazionale (o qualcosa del genere).
L’articolo che riporta la lista parla di queste (e altre come santamail.org dove puoi scrivere a Babbo e sperare che non si dimentichi di te come tutti gli anni a patto di pagare) come idee semplici e ingegnose che possono essere da esempio per altri che vogliono diventare ricchi/famosi senza lavorare troppo (nella lista è stranamente incluso un software per Facebook che è in realtà un’idea ben più articolata delle altre). Visto che siamo in Italia abbiamo qualche compatriota che ha affinato queste tecniche e visto che non c’è spargimento di sangue ci possono sembrare sensate o lecite (o addirittura da preferire alla rapina o al ricatto).
Non voglio fare il moralista ma Internet è un’opportunità enorme per tutti in tutte le parti del mondo, se uno ha abbastanza fantasia per inventarsi una cosa del genere può anche avere altre idee magari meno cretine e che richiedono più applicazione e lavoro ma almeno sono cose di cui andare fiero (o non vergognarsene).

Uscire dalla Crisi. Nuove idee di marketing per le PMI

La Grande Crisi a cui stiamo assistendo ha profondamente influenzato l'attività lavorativa di milioni di persone in tutto il mondo, ed i riflessi nelle vendite e nel fatturato delle aziende si sono fatti sentire con forza all'interno dei dati di bilancio. Anche in Italia la crisi sta lasciando il proprio segno, con migliaia di piccole e medie imprese in difficoltà o vicino alla chiusura. 



Per emergere da questa situazione di mercato è necessario sciogliere il "bandolo della matassa", scoprendo quel che può essere trasformato in opportunità nell'attuale stagnazione del mercato. Sicuramente alle imprese vengono chieste nuove energie e nuove idee, fattori che del resto hanno contraddistinto la creatività italiana nei tempi passati. 



Partiamo da una prima constatazione: una riduzione del fatturato per la maggior parte dei settori è fisiologica perché le famiglie vedono un crollo della propria capacità di spesa, ed anche quando questo non avviene preferiscono risparmiare denaro. Questo risulta come un dato generalizzato, se non per alcuni settori di nicchia o tradizionalmente anticiclici (come ad esempio l'alimentare o il farmaceutico). 



Per tutti gli altri, persiste nella mente dell'imprenditore e dei responsabili aziendali la domanda più semplice: dove sono finiti i miei clienti? La risposta è spesso composta da due semplici parole. Sul internet! 



Ma non è tutto. Spesso è necessario trovare nuovi clienti o sbocchi di mercato non solo perché molti dei precedenti sono stati persi per strada, ma anche perché quelli rimasti faticano a mantenere ben oleato il ciclo dei pagamenti. L'Italia è in particolare tra i mercati più difficili per questo particolare ambito, perché alla stretta del credito si aggiungono spesso incassi dei pagamenti dilatati oltre i 120 giorni. 



Esistono però delle occasioni che se ben sfruttate possono permettere di ribaltare la situazione, o perlomeno contenere i danni. Si tratta del mercato di internet e del marketing digitale, su cui molte aziende fanno ancora fatica ad affacciarsi. Proprio per questo motivo si tratta di un'opportunità dove può essere costruito un certo vantaggio competitivo. 



Con la nuova realtà di mercato che si è venuta a creare, la maggior parte delle aziende in difficoltà si trova a non poter più sostenere i budget di marketing sfruttabili in precedenza. Così si taglia su fiere aziendali, si riduce il telemarketing ed i materiali di marketing tradizionali, nella speranza che la situazione si risollevi velocemente. Purtroppo, questa strategia va tutto a vantaggio di quelle poche aziende che sono abbastanza capitalizzate per affrontare indenni la crisi. Spesso la conseguenza principale è che chi si trova in posizione di forza sfrutta l'occasione per avvantaggiarsi ulteriormente facendo letteralmente sparire dal mercato le realtà più piccole, che non riescono a proseguire nell'attività non certo per mancanza di competenze o know how ma perché non dispongono delle risorse finanziarie e delle produzioni di scala necessarie. 



La soluzione esiste ed è quella di abbracciare le nuove tecnologie per cercare un approccio più efficiente e funzionale con i propri clienti. Internet è già oggi un mercato mondiale estremamente ampio ed eterogeneo, raggiungibile 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, per tutto l'anno. Ma è un altro il fattore realmente determinante per quel che concerne il "fattore internet"; si tratta di un mezzo dall'accesso estremamente semplice, facile e democratico se solo si sa come fare. Sul web, la grande multinazionale e la piccola impresa possono essere sullo stesso piano comunicativo. E' infatti possibile operare con budget estremamente ridotti e limitati, facendo leva sulle potenzialità virali del passaparola digitale. Se è vero infatti che le prime sono delle organizzazioni piuttosto rigide nella propria attività comunicativa, le imprese più piccole possono sfruttare la loro flessibilità per creare progetti di comunicazione dinamici ed efficaci. 



Il primo passo è quindi quello della formazione. Apprendere cos'è il marketing e la comunicazione digitale e quali sono i suoi strumenti operativi è fondamentale (insieme alla conoscenza basica delle lingue) per trasformare l'attuale crisi dei mercati in un'importante opportunità di cambiamento e rinnovamento aziendale, proiettando la propria attività nell'economia del futuro. Si tratta di un treno che non deve essere perso, perché difficilmente passerà nuovamente dalla stazione. Lo voglio ripetere sino alla noia: chi non coglierà questo importante fattore di cambiamento difficilmente riuscirà a riguadagnare nuovamente terreno in futuro. Molte persone utilizzano la scusa degli elevati costi di formazione per rimanere fermi sempre allo stesso punto, ma è proprio grazie al web che la comprensione di questi nuovi meccanismi si aperta facilmente ad ogni fascia di età ed istruzione. Apprendere che cos'è il marketing digitale e scoprire come utilizzarlo a proprio vantaggio costa oggi molto meno di quanto si pensa. 



Per questo motivo è possibile trovare su Calmail Store un'ampia serie di Guide Digitali sul web marketing e lo sviluppo del web business, che vi sapranno prendere per mano ed accompagnarvi nella creazione e nell'utilizzo di tutti gli strumenti necessari per portare la vostra attività sul web. 



Se dopo aver letto questo comunicato siete motivati nel trasformare questa crisi in un'opportunità di crescita professionale, considerate l'acquisto di un manuale in grado d'indicarvi i passi verso la digitalizzazione del vostro business. 



E' possibile trovare guide approfondite e specializzate su come rendere maggiormente presente la vostra azienda all'interno dei motori di ricerca, o come acquistare pubblicità a pagamento in modo funzionale ed efficace, e molto altro ancora. Il prezzo massimo per l'acquisto dei manuali è fissato a 12.50 €, ma solo per un periodo limitato di tempo.

martedì 13 luglio 2010

Guerrilla marketing per colpire e fuggire nel mondo del business

Gli innovatori del Marketing sono continuamente alla ricerca di nuove forme di pubblicità e nuove azioni promozionali per comunicare un messaggio ad un target ben definito. Inoltre, quando i budget sono molto bassi allora l’innovazione di marketing necessita di azioni che creano molto passaparola.
Il Guerrilla Marketing, rispecchia proprio queste caratteristiche, velocità e forte coinvolgimento degli attori partecipanti all’azione di marketing, sia chi promuove sia chi “subisce” il messaggio.
Le caratteristiche principali del Guerrilla marketing sono:
AZIONE REPENTINA. La prima caratteristica di questa forma creativa di marketing è il tempo dell’azione, veloce e repentino. Infatti il nome guerrilla marketing deriva dalle forme di battaglie che vengono chiamete guerrilla, con attacchi repentini e fuga. Un’azione di guerrilla marketing dura molto poco, è molto invasiva, crea forte impatto emozionale, spesso coinvolge anche gli utenti che subiscono l’azione in maniera inconsapevole.
BASSO BUDGET. Le azioni di Guerrilla marketing non necessitano di elevati budget, data la loro caratteristica di velocità, non è necessario investire nel tempo forti cifre per mantenere uno i più messaggi come per il brand. Molto adatta alle aziende che non riescono a dedicare un budget importante per le campagne pubblicitarie
FORTE COINVOLGIMENTO DELLE PERSONE. Questa è la caratteristica che più mi piace e che fa davvero la differenza. Infatti, per innescare il passaparola, una buona azione di guerrilla marketing, deve coinvolgere piacevolmente gli utenti che “subiscono” l’azione. Se si riesce nell’intento, si ha una buona probabilità di innescare il passaparola sull’evento. Questo permette un effetto risonanza per la propria pubblicità. Le azioni migliori di Guerrilla marketing, durano poco nell’azione principale, ma fanno parlare per molto sugli effetti scaturiti.

ALTA PROBABILITA’ DI CREARE PASSAPAROLA SPONTANEO. Come citato prima, l’obiettivo principale del guerrilla marketing è quello di innescare il passaparola. Lo si riesce a fare solamente quando l’impatto emozionale dell’azione è elevato. Bisogna creare situazioni che lascino le persone a bocca aperta, che permettano loro di meravigliarsi e di avere quella forte voglia di parlarne con tutti. Quando, e questo è il punto più complicato, si riesce ad innescare in maniera virale il passaparola allora l’azione potrebbe avere ritorni sull’investimento elevatissimi.
Vediamo un esempio di Guerrilla marketing. ( vedi immagine in alto a sx)
In Germania, precisamente a Berlino in Rosenthaler Platz, alcuni ciclisti hanno versato molti litri di vernice colorata dalle biciclette mentre attraversavano di corsa la piazza!
Inoltre, un altro gruppo di motoclicisti, ha versato altra vernice davanti alle auto che erano ferme ai semafori.
Gli automobilisti, da spettatori di questo spettacolo inaspettato sono diventati attori, perchè attraversando con le loro auto la piazza l’hanno colorata e dipinta.
Tutta l’azione di guerrilla è durata pochi secondi per organizzarla e qualche minuto per far completare l’opera agli automobilisti. Sicuramente avrà scatenato il passaparola di chi si è divertito a vedere l’azione e di chi invece si è scandalizzato o indignato. Sicuramente non è passata inosservata.
Spettacolare azione di guerrilla. Se avessero inserito anche un messaggio sarebbe stata una vera e propria azione di guerrilla marketing.

sabato 3 luglio 2010

Articoli marcati con tag ‘idee innovative’

Pizza Box è uno strumento pubblicitario innovativo ad un costo estremamente inferiore rispetto ai canali standard di pubblicità.Negli USA questo mezzo promozionale ha già riscosso molto successo: ne sono stati stampati oltre 30.000.000, raggiungendo così milioni di consumatori. In Italia Pizza Box ha un futuro assicurato: nel nostro paese ogni giorno vengono consegnate oltre  1.500.000 di pizze
in contenitori da asporto. Grazie a Pizza Box è possibile raggiungere tutte categorie di acquirenti!
CHE COS’E’
Pizza Box è una contenitore da asporto per le pizze (dimensioni 32×32cm) su cui è possibile realizzare serigrafie a tre e quattro colori con risoluzione fotografica.
Pizza Box mette insieme spazio pubblici- tario, prezzi competitivi, abilità di comu-nicazione pubblicitaria, facendo presa su un vastissimo pubblico.
COME FUNZIONA
L’Azienda che pianifica questo tipo di campagna pubblicitaria deve scegliere solo il periodo, il target e l’area dove il messaggio pubblicitario deve arrivare.
Inoltre Fan Media garantisce che le scatole pizza vengano distribuite in specifiche pizzerie, se espressamente richiesto dall’Azienda-cliente.
Fan Media si occuperà della produzione, grafica, logistica e distribuzione gratuita delle scatole pizza nelle pizzerie e nei locali e di tutta Italia in un  tempo massimo di tre, quattro settimane dall’ordine.
I VANTAGGI
Con Pizza Box le Aziende che vogliono reclamizzare un prodotto arrivano direttamente a casa del cliente con uno strumento di marketing innovativo ad un costo contenuto.
Il messaggio “colpirà” proprio nel momento migliore: infatti la propensione psicologica a recepire input pubblicitari è senz’altro più alta in occasioni di svago e di rilassatezza.

venerdì 2 luglio 2010

White hat SEO

La frase “white hat seo” significa letteralmente seo dal cappello bianco. Ma cosa c’entra un cappello, bianco o nero che sia, con le tecniche SEO?

Il cappello bianco, che come vedete in figura è uno stetson, di quelli utilizzati dai cowboy nel Far West, richiama appunto i vecchi film western, in cui il buono indossava un cappello bianco, contrariamente al cattivo, che ne indossava uno nero.

E’ stato Roger Ebert, critico cinematografico, in una intervista riguardo al film Shane del 1953, ad osservare che il personaggio Shane, interpretato da Alan Ladd, indossava un cappello bianco, mentre Wilson, interpretato da Jack Palance, ne indossava uno nero.

Quindi un white hat seo è un posizionatore che utilizza tecniche lecite per scalare le serp.

Le tecniche pulite del seo (white hat seo)

Parliamo di quali tecniche lecite utilizza un seo per migliorare il posizionamento di un sito.

Buon utilizzo del codice: l’uso di una struttura semantica permette sia agli utenti che ai motori di ricerca di capire meglio e valorizzare una pagina web.
Contenuti di qualità: “content is king“, il contenuto di un sito è importante e fondamentale. Un sito è informazione e senza testi di qualità non si fa informazione.
Quantità dei contenuti: non è sufficiente scrivere poche pagine su un argomento. L’argomento di un sito va ampliato producendo testi informativi che ne rafforzeranno la tematica.
Keyword density: dosare bene le parole chiave all’interno del testo. Un buon testo deve contenere la giusta dose di parole chiave attinenti al tema del sito.
Link building: ricercare ed ottenere backlink attraverso l’inserimento del sito nelle directory, l’utilizzo dell’article marketing, lo scambio link.
Questi concetti saranno spiegati ed ampliati in seguito.

La verità sul marketing che funziona

La verità sul marketing che funziona

Qual'è il ruolo del marketing online, nella percezione finale
del consumatore? Quando ha finito del tutto il prodotto,
quando sente di averlo assorbito e forse non era come pensava...

Il ruolo del marketing è primario, ma a che prezzo se ne abusa?

Bisogna fare attenzione, perche quando e' usato come strumento
per attirare le folle può essere una arma a doppio taglio.
Tante persone fanno questo errore:

Pompano di benefici inarrivabili i propri prodotti sulle pagine di
vendita, pero' molto spesso, i benefici e i vantaggi descritti,
non soddisfano per nulla le aspettative dell'utente finale,
che non coglie la distorsione di percezione.

(ecco come ti hanno fregato)

E così ti ritrovi un prodotto che hai acquistato a 197
euro, ma che in realta' ne vale si e no 27...

Non approvo questo modo di fare marketing
Secondo me il marketing che funziona e' sempre e solo quello che
offre valore e che aiuta realmente le persone, fornendo vera
qualità e non semplice distorsione del prezzo

(quello con un po di studio, impariamo a farlo tutti..e allora
arrivederci)

Dunque direi che e' invece molto importante cio' che pensi del tuo
prodotto. E' importante sapere fin dall'inizio quali sono
i tuoi scopi, e soprattutto a quale bacino di utenza è rivolto.

*************************
APRI BENE OCCHI E ORECCHIE
*************************

Il modo con cui ti proponi e con cui vieni percepito dal cliente
potenziale è strettamente connesso al vero scopo e alla vera
percezione che tu hai già voluto dare per te stesso al
prodotto che hai creato.

Quindi se non parte da te uno scopo etico, allora etico non potra'
essere neanche il marketing legato al prodotto e che indurra'
i clienti ad acquistare

**********************************
OSSERVA QUESTI DUE ESEMPI OPPOSTI
**********************************

1) creo uno special report di 30 pagine e lo vendo a 147 euro
(mettiamo che divento bravo a persuadere le persone che lo
percepiscono cosi di alto valore che si sentono degli
idioti se non comprano)

=ALTERNATIVA=

2) Creo uno special report di altissimo valore, ma invece di
venderlo a quel prezzo lo do a 7 euro, (lo scopo è molto diverso,
e il valore percepito rimane tale, ma la distorsione del prezzo
non nasconde doppi giochi)

Questo sistema segreto per la creazione di infoprodotti a basso
costo,
ma ad alto valore percepito fu rivelato con il report:

==> "I segreti Dei 7Euro"

Tutto iniziò da lì

Ovvio che non si diventa ricchi vendendo prodotti a basso costo,
ma fare molte piu vendite, e sopratutto costanti, è possibile

Certo, se pero' creo un corso che spiega dalla A alla Z la tematica X
e lo offro sotto forma di video, le regole cambiano e di parecchi.