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sabato 30 aprile 2011

Intercettare clienti su Facebook grazie a Google (e viceversa)

La domanda più frequente in giro per il web, sulla nostra pagina facebook, e sul sito che stai consultando in questo momento è: come faccio a "promuovere" la mia pagina fan?

Ecco la domanda giusta da porsi:" Come faccio ad intercettare su Facebook gente potenzialmente interessata a ciò che IO ho da offrire/dare/dire? ".

Se vuoi fare marketing su Facebook (l'ho detto spesso, non me ne volere) devi necessariamente capire perchè ha successo il marketing sui motori di ricerca. Il search marketing ci ha insegnato che se intercettiamo persone che stanno cercando proprio noi ed i nostri prodotti è più facile diventino nostri clienti. Ben diverso è se siamo noi a proporci. Quindi il motore di ricerca favorisce l'incontro tra domanda ed l'offerta nel momento stesso in cui la domanda/desiderio/necessità viene "espressa".

Cosa impariamo dai motori di ricerca? Impariamo che conta la qualità e non la quantità dei visitatori del nostro sito. Se al nostro sito accede gente interessata probabilmente acquisterà. Se al nostro sito accede gente disinteressata tutto diventa più difficile.

Quando pensi alla tua strategia su Facebook devi ricordare ciò che abbiamo fin qui detto. NON conta il numero di fan della tua pagina... la cosa importante è che diventi fan della pagina chi è potenzialmente interessato a ciò che fai.

Da qui nasce un'altra domanda frequente: "ho 10000 fan e fino ad ora non ho venduto nulla!"

Di solito rispondo a questa domanda con un'altra domanda:"Come hai intercettato quei 10000 fan? Chi diavolo sono? Hai posto in essere una strategia ragionata o sono stati acquistati con i saldi primaverili su ebay? :-)".

La colpa è di chi continua a fare informazione dando valore al numero totale di iscritti a Facebook. Bene,il fatto che su Facebook ci siano 19 milioni di Italiani a me ed a te non frega nulla.

Del resto anche su Google gli italiani effettuano milioni di ricerche al giorno, ma a te interessa intercettare solo quelle che riguardano la tua attività. Perchè sprecare tempo e denaro per posizionarsi per la parola "mozzarelle" se vendi "sedie"?

Non ha senso giusto? Questo lo sanno ormai (quasi) tutti.

Perchè invece sprecare tempo e denaro per intercettare su Facebook centinaia di migliaia di persone non interessate a ciò che facciamo? ... su questo aspetto c'è invece ancora da lavorare.

Ed è proprio questo l'aspetto approfondito nel modulo 5 del corso di marketing su Facebook(Strategie). Tra le differenti strategie spiegate nel modulo 5, l'integrazione ragionata ricopre certamente un ruolo fondamentale (per chi già opera online e possiede un sito web visibile e visitato).

In molti casi il sito web si rivela una vera e propria RISORSA per la strategia di marketing su Facebook.

Se il tuo sito web è ben posizionato sui motori di ricerca per le parole correlate ai tuoi prodotti e servizi, vuol dire che intercetti gente potenzialmente INTERESSATA.

La gente che atterra sul tuo sito può compiere delle azioni (dette anche conversioni) o semplicemente abbandonarlo.

Se invece integri sul tuo sito alcuni tool di Facebook in maniera "ragionata" (e non scopiazzando ciò che fanno gli altri) offrirai ai visitatori la possibilità di compiere un'azione opzionale che, NOTA BENE, non inciderà sulle conversioni del tuo sito.

Nella peggiore delle ipotesi potresti guadagnare un "fan" che in alternativa avrebbe potuto abbandonare il sito (e non tornarci). Potresti quindi stabilire una connessione con qualcuno che probabilmente non avrebbe mai più visitato il tuo sito.

Ma non si tratta di un fan come tanti altri!

Si tratta di una persona che ha cercato su Google i tuoi prodotti, è atterrato sul tuo sito, ed ha deciso di non acquistare (in quel momento...) ed allo stesso tempo diventare fan della tua pagina.

Quindi, un potenziale cliente è diventato fan. Come sai questa azione innesca passaparola automatico. In altre parole alcuni amici potrebbero interessarsi alla pagina ed a loro volta connettersi.

Stai trasformando un "abbandono" del tuo sito web in una (o più di una)  "connessione", quindi uno dei principi su cui si fonda il sistema SALG. La connessione alla tua pagina fan (seppur debole) può portare l'utente a rivisitare il tuo sito in seguito alla prima visita (se gestisci efficacemente la comunicazione/interazione sulla tua pagina), proprio perchè ha mostrato interesse cercando i tuoi prodotti/servizi su Google.

Nel modulo 6 del corso abbiamo invece trattato i metodi di "misurazione" della strategia su Facebook. Sai quindi che uno degli effetti delle azioni su Facebook potrebbe essere l'incremento di ricerche su Google di un certo nome/brand.

Sono questi i motivi che devono spingerti a considerare il marketing su Facebook come parte integrante di un più ampio piano di (web) marketing.

Se riesci ad alimentare la pagina fan intercettando all'esterno di Facebook (es. sul tuo sito web) utenti potenzialmente interessati, la tua strategia potrà portare maggiori benefici e breve e medio/lungo termine. 

venerdì 29 aprile 2011

9 Best WordPress SEO Plugins

1) SEO Ultimate
I used to use the All in One SEO plugin, but have found that this one is not only better; it also has a ton more features. This plugin not only allows you to manage your Meta tags for all of your pages, posts and site-wide titles, keywords and descriptions, it also eliminates duplicate content by implementing canonical URLs.

SEO Ultimate also allows you to set a noindex/nofollow tag for individual pages or posts - very useful if you want to republish an article or have any pages that you do not want to get indexed by search engines. Another cool feature is adding a text box with your link details at the bottom of your posts and pages to encourage natural link building from your visitors. There are more features to this WordPress plugin, but the ones I have covered are the most important to me.
2)  PubSubHubBub

This is a plugin created by Google and it can be responsible for getting your site content indexed really fast. Its publish and subscribe protocol is an extension to the standard Atom and RSS. Some of the hubs currently using this protocol are Google Reader, Google Alerts, FriendFeed, and many more. The main function is real-time pinging of your new content to various hubs throughout the internet where users can subscribe to your feeds. Because it is done in real-time, your new content can be indexed within minutes. Although WordPress has a built-in ping feature, PubSubHubBub will complement that function and make it unnecessary for you to spend money on pinging or bookmarking services. 

3) Google XML Sitemaps
This plugin will build a XML-Sitemap for your site and automatically send it to the séarch engines. Then every time you add new content or make changes to your existing content, it will re-submit the updated Sitemap. Think of it as sending the search engines a written invitation to send their robots to your website to crawl through the new content and index it.

Although the use of XML-Sitemaps was originally adopted by Google in 2005, Ask.com, Yahoo and Bing now also use this format. You will need to input your Yahoo API in the plugin settings. You can get a Yahoo APP Key at http://developer.yahoo.com/wsregapp. Once you have this plugin installed and configured, it will run automatically in the background without you having to worry about it again.

4) W3 Total Cache

Since page speed and load times affect your search engine placement, it is a good idea to improve your website performance as much as possible. This is a basic cache plugin that allows many elements of your website to be stored in cache files so they do not need to download with each page your traffic visits within your website. This improves the load time of all of your pages.

There are many different cache plugins available including WP Super Cache that is included with the latest WordPress installation, but I have found that this one works best. Be sure to deactivate the WP Super Cache if you choose to use this plugin.

5) WP No Category Base

The closer to the domain names you can get your keywords, the more weight they will carry. This plugin will delete the mandatory category base from your category permalinks for better SEO. The plugin has a built in 301 redirect for all of your old posts so you do not need to worry about broken links when installing this plugin on an established blog.

6) SEO Smart Links

Internal links are crucial to good on-page SEO. By setting up anchor text links to your keywords and pointing them to important pages within your webpage content, you can get better SERP for those pages. It is a way to tell the search engines what keywords you want those pages to rank for.

The Moz top ten

1) Google's Latest Social Foray
Google searchers will be able to click a "+1" button to indicate which results they "like". Epic coverage from Danny Sullivan. +1 for #1?

2) Google's Panda Update: UK Edition
This month Google extended their infamous Panda (a.k.a. "Farmer") Update to the UK. Some data surfaced after the shakedown, exposing the winners and losers.

3) White-Hat SEO F@#$ing Works
After reading Kris Roadruck's rant, Rand set the record straight for white hats with some compelling examples.

4) Social's Influence On Search Rankings
Our data scientist uncovers some telling correlations between link metrics and social signals.

5) Search Marketing Is Booming
The value of the search engine marketing industry is anticipated to see a 16% growth in 2011, while more data suggests it’s increasingly being outsourced.

6) Excel Ninja Skills For SEOs

Wondering what to do with that mountain of data you’ve collected? Mike at Distilled walks SEOs through the art of extracting meaningful information using Excel.

7) Multi-Channel Funnels In Google Analytics
Conversion marketers, rejoice! Google announced new capabilities that track customers’ paths through multiple channels.

8) Tools To Track Social Media Strategy
Ah, so you read #5 on The Moz Top 10 and now you’re excited to carefully track your social media? Tom Critchlow shares some useful tools.

9) A Guide To Startup Blogging
We really like this guide on why startups need to blog and how to do it.

10) 10 Charts About Sex
Revealing stats & infographic porn from okcupid! (We’re so punny.) 10 for #10 and too interesting to pass up.

sabato 16 aprile 2011

Facebook DISincentiva il DISlike?

In tante occasioni ho detto che il modello di business di Facebook gira attorno alle inserzioni (così come quello di Google ad esempio). In altre parole, Facebook per offrire un servizio gratuito, utile, divertente alla gente, deve sostenersi guadagnando dalle inserzioni pubblicitarie: Facebook ADS.

Facebook ADS, per funzionare bene e portare benefici, deve esser in grado di profilare l'utenza in maniera quanto più possibile precisa. Perciò si basa sul grafo sociale che, lo ricordiamo, è il database delle connessioni tra persone ed "Oggetti" di varia natura (interessi, pagine, passioni, prodotti, aziende, personaggi, partiti, etc.).

Cosa alimenta il grafo sociale:

1. Le connessioni tra persone avvengono tramite le richieste di amicizia.

2. Le connessioni tra persone ed oggetti si verificano ad ogni click sul tasto like/mi piace.

Il ragionamento "fila" e comprendi subito che Facebook ha tutto l'interesse a spingere l'acceleratore sulle connessioni. Per favorire il click su mipiace le prova ormai tutte :-)

Se fossi Facebook, oltre a favorire ed incentivare il click su mipiace, mi chiederei quanti dopo aver espresso gradimento per qualcosa "cambiano idea". Ho la sensazione che non siano pochi.

Quello che potremmo chiamare DISlike o "nonmipiace" può quindi per Facebook rappresentare un problema. Il DISlike crea un danno al grafo sociale... lo priva di una informazione importante. 

Sarà per caso questo il motivo che ha spinto Facebook a modificare il design del tasto mipiace posizionato sui nostri siti? Credi davvero lo abbia fatto perchè così si abbina meglio allo sfondo del sito? :-)

NOTA BENE - E' come se, dopo aver cliccato mipiace, il tasto diventasse "meno evidente" o, se preferisci, più "nascosto" rispetto a prima. Per annullare l'espressione di gradimento è necessario passare col mouse sul piccolo visto "V" e cliccare sulla "x" visibile solo in seguito... oppure eliminarla direttamente dalla bacheca del proprio profilo.

Ricorda sempre che ciò che per te potrebbe rappresentare una modifica poco importante, per Facebook potrebbe essere il risultato di test e per nulla casuale.

Se hai già studiato il corso di marketing su Facebook sai bene che riflettere sulle modifiche e novità di Facebook, con un occhio al grafo sociale e FB ADS, è quasi sempre il miglior metodo per capire cosa sta (davvero) accadendo :-)

lunedì 4 aprile 2011

Google crea il suo Social Graph

Facebook il suo Algoritmo? La convergenza dei colossi.

Ieri ho aperto su web marketing forum una discussione che riguarda l'ipotetica evoluzione delle strategie di Google (e Facebook). La riporto qui perchè credo possa interessarvi.

La scorsa settimana siamo stati spettatori di un bel pò di "pesci d'aprile". Uno dei tanti annunci sembra non far parte della fauna marittima :-)

Mi riferisco a questo:



 Prima di cominciare a discutere vorrei ricordarvi anche questo (di qualche tempo fa):


















Mi piacerebbe mettessimo da parte per qualche minuto tutte le convinzioni su social e motori che ci portiamo dietro ormai da tempo, quelle che rendono più bello e simpatico Google di Facebook e viceversa.
+1 ... che roba è?

Se permettete io avanzerei un'ipotesi azzardata (ma neanche tanto): A google piacerebbe molto creare il proprio SOCIAL GRAPH. Come sappiamo il Social Graph è semplicemente una rete di connessioni che mette in relazione persone con altre persone ed "oggetti" di varia natura (interessi, prodotti, aziende, passioni, cazzate, etc.). Vi dico subito che non mi interessa discutere del "come" farà o come risolverà alcuni problemi tecnici.

Che se ne fa Google di un grafo sociale?
L'obiettivo di Google è fornire risultati di valore ai propri utenti, ipotizzavo che il valore potesse "incrementare" se gli utenti stessi in qualche modo (facevo riferimento anche a twitter e social...ma oggi le cose stanno cambiando...) potessero ESPRIMERE GRADIMENTO per alcune pagine. La condivisione di un link (come ad es. il retweet) poteva rivelarsi un'informazione importante ma non bastava.

Per questo Google cominciò ad interessarsi di "social" in maniera sempre più pressante partorendo una paio di schifezze del tutto inutili. Oggi forse ha capito che il problema non sta nel creare un vero e proprio social inteso come sito web a sè stante (o meglio, il problema non è solo quello)... il problema sta nel rendere social ciò di cui Google già dispone... il proprio database (BigDaddy... grazie Nicola Briani :-)).

Google ha capito che la vera potenzialità di Facebook non sta nelle cazzatine che scrivono sui giornali o in chi si lamenta del cazzeggio o in chi piagnucola perchè è senza fan... la vera potenzialità non si vede ... ed è nel social graph. Social Graph che Google oggi non ha.

Al contrario Facebook dispone del grafo sociale ma non della tecnologia che permette ad un motore di ricerca di fornire risultati rilevanti anche senza basarsi sulla componente sociale (ci prova con bing).

Quindi... +1?

Quindi +1 potrebbe rappresentare l'espressione di gradimento di Google. Potrebbe rappresentare lo strumento che permetterà a Google di associare Persone (fatte da nome, cognome e faccia... per intenderci) a degli "oggetti" di varia natura... proprio come fa Facebook, ma in modo diverso.

Algoritmo+Grafosociale

Cosa accade se Google riesce a creare il proprio grafo sociale ed a farlo lavorare insieme al già ottimo algoritmo? Accade che i risultati delle serp di Google presenteranno una "componente sociale" simile a quella di Bing. Cioè tra i risultati vedremo chi ha espresso gradimento (o QUANTI hanno espresso gradimento).

Non so se la componente sociale influenzerà il posizionamento (assoluto) di un sito e sinceramente me ne frega poco. Quello di cui sono certo è che la componente sociale influenzerà le azioni degli utenti nelle serp e le renderà sempre più personalizzate (cosa che fino ad oggi, diciamocelo, non è mai davvero accaduta).

Che senso avrà parlare di "posizionamento per tutti" se il posizionamento cambia da persona a persona il base alle proprie connessioni? (vedi ad esempio la home page di Facebook).

Strategie e modelli di business convergenti?

Perchè parlo di strategie convergenti? Fino a qualche giorno fa avrei mandato a quel paese chi parlava di concorrenza tra Facebook e Google, perchè tra loro troppo diversi.

Oggi sto cambiando idea...

Qual è la maggior fonte di reddito di Google? Adwords

Qual è la maggior fonte di reddito di Facebook? Facebook ADS

L'obiettivo finale di Google e Facebook è molto simile: fare in modo che ogni "impression" renda il più possibile. Per far ciò, nel modello pay per click, è necessario sforzarsi di incrementare al massimo il CTR (oltre al numero di inserzionisti concorrenti ).

Il CTR incrementa quando le inserzioni su Facebook e Google sono quanto più possibili pertinenti alle ricerche o agli interessi degli utenti. Per far ciò google e facebook fino ad oggi utilizzano modalità differenti...fino ad oggi...

Google fa oggi leva sulle INTENZIONI

Facebook fa oggi leva su INTERESSI e FIDUCIA

A Google oggi manca ciò che Facebook ha e viceversa. Se il +1 sarà utilizzato in maniera massiccia, Google conoscerà gli interessi ed influenzerà le scelte degli utenti tramite la FIDUCIA... fiducia che gli utenti hanno in chi conoscono, stimano, riconoscono come autorevole (ne ho straparlato nel modulo 2 del corso).

Va bene il +1... ma per connettere la gente?

Ciò che ancora non ho compreso è come farà Google a generare reti di persone... va bene Social CIrcle... ma chi diavolo lo conosce davvero? Se Google non mette in relazione milioni di persone non potrà introdurre la componente (riprova) sociale nelle serp (e nei siti che adottano il +1).

A pensarci bene però l'amico twitter può rivelarsi molto utile per chiudere il cerchio...

lunedì 28 marzo 2011

The month's top-ten links check out

It's tough to keep up on the happenings in the world of SEO and online marketing. This digest will do the job for you--we'll send you the month's top-ten links that you should check out.

1) Google's Farmer/Panda Update
In an effort to improve ranking quality, Google updated its algorithm that reportedly affected 11.8% of site rankings. Learn how you can regain your rankings if your site was affected.

2) Bing/Google Clickstream-gate
Matt Cutts, Principal Engineer at Google, accused Bing of using Google data to improve its search results. Bing admitted to (unintentionally) copying Google's results. An ex-Google engineer confirmed that they partake in similar ranking quality practices.

3) Google Launches Site Blocker
Now we're all webspam police: Google launched the ability for searchers to block their choice of results.

4) JC Penney's Busted for Buying Links
JC Penney's site get busted by the New York Times' investigative reporting, launching a media hunt for sites abusing SEO.

5) Social is Key to SEO in 2011
Matt Cutts admitted that social media marketing is key to driving SEO--albeit indirectly.

6) Inbound Marketing Gains Interest
Inbound marketing software provider HubSpot received $32M in investment from Google Ventures, Sequoia Capital, and Salesforce.com, highlighting the growing interest in the inbound marketing movement.

7) AOL's Master Plan Leaked
"The AOL Way", AOL CEO Tim Armstrong's master plan for the site, is leaked to the public.

8) The Noob Guide to Online Marketing
Community member Oli Gardner introduces online marketing to newbies who might be SEO-savvy but could use some marketing education.

9) Forbes Busted by Google
Forbes is busted by Google for not cleaning up its paid links. Second time's the charm?

10) Chrysler Fires Agency Over Tweet
The automotive giant cans its social media agency over reposting a tweet that contained a vulgarity.

5 peggiori nemici nel posizionamento su Google

Ed eccomi, come promesso la scorsa settimana, ad intrattenervi su quello che non si deve MAI fare per non adirare il nostro motore di ricerca preferito. Elencherò le 4 cose valutate su Seomoz come "top negative ranking factor" e poi ne aggiungerò una che considero altrettanto importante.
Cloaking malevolo
Per chi non lo sapesse (male, molto male) il cloaking è quella pratica di far vedere ai motori di ricerca un contenuto differente da quello proposto agli utenti. Per esempio, al motore mostro una pagina di testo tutta curata e piena di keywords e poi un redirect in javascript mi porta gli utenti ad una pagina piena di banner e zozzerie varie.
Non sempre il cloaking è cattivo, pensiamo ad esempio ad un redirect automatico in base alla lingua dell'utente.
Concordo con questo punto, se (o meglio, quando) Google ci scopre sono "dolori".
Acquisto di link da noti "venditori di link"
Chiaro: se il page rank di basa sui voti, espressi come link", è ovvio che Google si arrabbi. Però io penso che più che penalizzare non conti il link e accenda una spia di alert. Perché altrimenti sarebbe troppo semplice far scomparire un concorrente, basterebbe acquistare un link a suo nome.
Link dalle nostre pagine verso siti spam
Ovvio. Cosa aggiungere? Ah sì, che Google non considera (solitamente) come spam i link inseriti in commenti dei blog. D’altro canto non li conta nemmeno come voti. Possiamo dire che li ignora. Quindi se vi siete dimenticati di moderare i commenti su wordpress non disperate.
Server con frequenti down e conseguente inacessibilità del sito
Ebbene sì, le prestazioni sono sempre importanti! Curate i vostri siti e fate in modo che rispondano sempre velocemente e non vadano offline. Risparmiare 50 Euro annui in hosting non è proprio la cosa migliore che si possa fare.
Eccessiva ripetizione della stessa anchor in un’alta percentuale di link esterni verso di noi
Questa tecnica non penalizza il sito di per se, ma non comparirete mai più (e quando dico mai più intendo mesi se non anni) con quella keyword!