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venerdì 18 ottobre 2013

HTML 5 e i nuovi Tag

HTML5 è ‘la nuova era’ della programmazione web. Ecco tutte le novità introdotte nel linguaggio che compierà il miracolo di unire insieme il mondo del ‘web da pc’ e il mondo del web mobile. E con una piattaforma come WordPress le potenzialità si espandono a dismisura.
HTML5 è dotato di una grossa quantità di nuovi tag, e quindi se siete uno sviluppatore o semplicemente volete avere un punto di partenza da cui approfondire l’argomento, eccovi un elenco dei tag introdotti nel nuovo linguaggio. Per ogni tag nel seguente elenco, trovate un link alla relativa descrizione sul sito dei w3schools.com.
La rivoluzione di HTML 5 è già cominciata e le potenzialità del linguaggio, in associazione ai nuovi CSS3 e al classico javascript sono davvero incredibili. Da notare come tale linguaggio strizzi l’occhio al mondo dei blog soprattutto con i tag. Proprio per questo, se si desidera testare un linguaggio che sembra nato apposta per sposarsi con WordPress, ecco un elenco di temi WordPress in HTML5 su misura per cominciare a spulciare nel codice:
Brave New World
H5
Base WordPress
Nudo WordPress
FreeDream
Pure HTML5 tema

domenica 13 ottobre 2013

Perché un’azienda non dovrebbe usare Pinterest




Posto che sono una grande fan di Pinterest dal punto di vista personale e ne riconosco i vantaggi, i benefici ed il contributo che esso può dare ad una strategia di social media marketing, devo (e voglio) riconoscere che non tutte le aziende o i brand sono adatti all’apertura di un account o meglio di una pagina Pinterest, soprattutto per la necessità di ottimizzare il lavoro e il tempo, scegliendo di percorre la strada della qualità e non della quantitàEsistono decine di buoni motivi per cui usare Pinterest con l’apertura di un account o di una pagina business, ma esistono a mio parere anche delle valide ragioni per cui certe categorie di business non dovrebbero farlo.
Eccone alcune, con degli spunti di riflessione per chi intende usare Pinterest per il proprio business: 
Scegli i canali giusti. se hai deciso di adottare una strategia di social media marketing, devi scegliere i canali più adatti a veicolare il tuo messaggio: non tutti i social networks e i social media in generale lo sono per ogni settore merceologico. Una scelta oculata permette di ottimizzare qualitativamente e quantitativamente la tua strategia di social media marketing; 
Qual è il tuo target. Pinterest conta 70 milioni di utenti unici ed è diventato un vero e proprio fenomeno social, ma le donne rappresentano l’80% di questi; perciò se la tua azienda ha un target prettamente maschile, forse aprire una pagina business su Pinterest non è una mossa vincente; 
Qual è il tuo business. Pinterest è un social network che per sua natura (creato per la condivisione di immagini e video) è particolarmente adatto a settori come l’arredamento, il design, l’artigianato, il food, il cooking, la bellezza, il fitness, la moda, ecc., campi in cui l’immagine è tutto; per contro, è sconsigliabile usare Pinterest se appartieni a settori in cui non puoi o non vuoi basare le tue strategie di comunicazione sull’immagine; 
Se usi Pinterest, devi repinnare. La natura di Pinterest e la sua forza sono la possibilità di interagire per immagini con altri utenti, costruendo colorate board tematiche, pinnando immagini e soprattutto repinnando immagini altrui. In questo modo si crea un mondo di contaminazioni reciproche, ci si fa conoscere e si fanno pubbliche relazioni. Se decidi di aprire una pagina Pinterest, non è “socialmente” produttivo creare delle mere gallerie fotografiche in cui caricare foto dei tuoi prodotti o della tua azienda, rimanendo sterilmente staccato dal mondo contagioso; 
Se non repinni, avrai pochi followers. Se usi Pinterest come mera vetrina espositiva dei tuoi prodotti o del tuo brand ignorando i vantaggi del repin non guadagnerai una folta base di followers (a meno che tu non sia un’azienda di fama mondiale); 
Sii un utente attivo. Una volta aperto ed ottimizzato un account su Pinterest (o una pagina), questo va curato, gestito e nutrito con costanza (come in ogni altro social network): non c’è niente di peggio che vedere delle pagine prive di vita da mesi; 
Integra Pinterest con altri Social Network, come Facebook e Twitter ed inserisci il “Pin it button” nel tuo sito, in modo da far sapere agli utenti la tua presenza nel social network, incoraggiarli a cliccare e repinnare le tue immagini nelle loro board Pinterest. Pinterest è un meraviglioso mondo aperto e contagioso: se lo privi il tuo account della condivisione, lo privi di vita “sociale”. 



In conclusione Pinterest è un social network favoloso, un universo patinato di ispirazioni, visioni e contaminazioni che fornisce importanti strumenti per implementare una strategia di social media marketing.

Per molti settori, ma non per tutti.

Ho dimenticato qualcosa? Se avete altri spunti di riflessione scriveteli pure nei commenti qui sotto!

Marketing Non Convenzionale


venerdì 11 ottobre 2013

Xbox One e il collegamento di mouse e tastiera

Xbox-one-mouse e tastierai

Tutti noi appassionati di videogames, sappiamo benissimo che in certi generi di giochi, come ad esempio gli shooter, i giocatori dotati di mouse e tastiera hanno di fatto una maggiore precisione e una velocità superiore rispetto ai player che usano il gamepad.

Proprio in merito a tale discorso, durante un’intervista Larry Hryb, noto a tutti noi come “Major Nelson“, ha dichiarato che la nuova console di casa Microsoft, Xbox One, potrebbe supportare l’utilizzo di mouse e tastiera.

Tale features, comunque possibile solo a seguito di un apposito aggiornamento che l’azienda dovrebbe rilasciare sulla piattaforma, consentirebbe il collegamento delle sopra citate periferiche, tuttavia Microsoft, come dichiarato da Major Nelson, prenderà in considerazione questa possibilità solo nel caso in cui gli sviluppatori fossero interessati e lo richiederebbero.

Secondo le parole di Larry Hryb, l’utilizzo di mouse e tastiera sulla console è in contrasto con la visione di gioco che Microsoft ha per la sua piattaforma, fa notare infatti che l’azienda, dal punto di vista delle periferiche, nutre ben due strategie distinte per PC e console,considerate due sistemi che devono donare esperienze differenti.

A questo punto in attesa di nuove notizie in merito alla nuova console, Xbox One, che vedrà il suo debutto il 22 novembre, vi ricordiamo che proprio ieri, il product manager di Xbox Australia, Adam Pollington, ha annunciato la funzione di Xbox One legata alla registrazione di un filmato nel momento in cui verrà sbloccato un obiettivo.

Fujitsu e il Primo Tablet Windows 8

Fujitsu presenta il primo Tablet Windows 8 con ventola che funziona anche sott’acqua

waterfuji

Pensavamo di averle viste tutte e invece ecco che Fujitsu ha presentato in Giappone il primo tablet waterproof con ventola, ciò significa un sistema di raffreddamento del chipset isolato dai componenti più delicati e capace di espellere l’acqua in ingresso. Una novità alquanto curiosa, i tablet resistenti all’acqua non sono una novità assoluta ma, in quei casi, si tratta di modelli con chip Atom/ARM e quindi fanless, ben sigillati e protetti da eventuali intrusioni indesiderate di liiquidi.
Il 12.5 pollici di Fujitsu siglato QH77/M vanta invece un chip Intel Core i5-4200U ad 1.6GHz, potente e performante come in tutti gli altri terminali in cui lo abbiamo visto e con la solita necessità di un raffreddamento ad aria tramite ventola. Si tratta di un modello dedicato all’utenza business, con una scheda tecnica del tutto in linea con altri tablet di questo segmento: 4GB di memoria RAM, 128GB SSD, 3G opzionale ed una disponibilità a partire dal 28 Novembre in Giappone. Può rimanere immerso in acqua senza problemi ma non conosciamo ancora per quanto tempo e a quale profondità.
Contestualmente è stato presentato anche il più piccolo tablet Fujitsu QH55 / M con display da 10.1 pollici e risoluzione di 2560 x 1600 pixel, ma in questo caso sotto la scocca avremo il potente quad-core Intel Atom Z3770 ad 1.6GHz (Bay Trail), 128 GB o 64 GB di storage. La durata della batteria è di circa 15,5 ore mentre le dimensioni sono 267,0 × 180,8 × 9,9 millimetri per circa 650g. Anche in questo caso disponibilità iniziale dedicata al solo mercato giapponese per il mese prossimo.

lunedì 20 maggio 2013

8 cose irritanti di Windows 8


Dopo avere trascorso diversi mesi a fare nostro il nuovo sistema operativo e aver preso confidenza con la nuova interfaccia (non sempre intuitiva), siamo ora entrati in una nuova fase di frustrazione e ci troviamo a imprecare contro Windows 8 non tanto per i grandi cambiamenti, ormai assimilati, ma per quelle piccole, ma non per questo meno irritanti, bizze.
Oltre alla sua nuova e splendente interfaccia basata sulle tessere, il nuovo sistema operativo di Microsoft nasconde una legione di piccoli fastidi che, per quanto apparentemente poco importanti, possono far ribollire il sangue e far passare in secondo piano i tanti pregi e miglioramenti introdotti. Alcuni di questi problemi sono in realtà strane opzioni che Microsoft ha deciso di impostare come default e che si possono aggiustare velocemente, altri sono semplici inconvenienti che derivano da una vita di uso tradizionale di Windows.
Ecco l’elenco dei problemi che troverete nelle prossime pagine, insieme alla soluzione per tutti, o quasi. C’è infatti una cosa irritante che al momento non può proprio essere rimossa.
Impedire il blocco dello schermo
Cominciamo dall’inizio della nostra esperienza con Windows 8. Il blocco dello schermo ha senso su un tablet, ma su un PC diventa solo un altro clic superfluo nel mare di controlli non richiesti di Windows 8. Fortunatamente, bandire la schermata di blocco dalla vostra vita è semplice. Per prima cosa lanciate la finestra Esegui.
Se siete sul Desktop premete i tasti Windows + R o spostate il mouse nell’angolo in basso a sinistra, fate clic con il tasto destro del mouse e, dal menu che appare, fate clic su Esegui; se siete sulla schermata Start digitate “Esegui” e fate clic su Esegui nell’elenco delle app rilevate. Ora digitate gpedit.msc e premete Invio per aprire l’Editor Criteri di gruppo locali.

Disabilitare la schermata di blocco è un’opzione molto nascosta.
Nel menu a sinistra selezionate Configurazione computer, Modelli amministrativi, Pannello di controllo, Personalizzazione. Fate clic sulla voce Non visualizzare la schermata di blocco e, nella finestra che si apre, selezionate l’opzione Attiva quindi fate clic su Applica e OK.
È un po’ come con i referendum: per dire che non la si vuole bisogna dire Sì, per dire che la si vuole si deve dire NO. In ogni modo il gioco e fatto e d’ora in poi bye-by, schermata di blocco!
Premi Start per continuare Sull’assenza del pulsante Start in Windows 8 sono già state scritte abbastanza parole da riempire due volte la Biblioteca Vaticana e non ne spenderemo altre. Ma se, andando subito al dunque, non potete farne assolutamente a meno, forse anche per non vedere più la schermata a tessere live, scaricatevi Classic Shell, un fantastico, e gratuito, programma che oltre al citato stato Start arricchisce le funzioni di Explorer.
Il tasto Start è proprio come lo ricordavate e, per i nostalgici più accaniti, è possibile adottare la skin di Windows XP.
Una volta installato, oltre a veder ricomparire il tanto agognato tasto in basso a sinistra, trovate l’icona di Classic Shell in altro a destra nella finestra di Explorer. Un clic e potete accedere e impostare le numerose funzioni.
Potete scaricare il programma all’indirizzo www.classicshell.net (trovate il link per accedervi direttamente, nell’interfaccia Extra di PCWorld), è disponibile in un unico file di setup sia per sistemi a 32 che a 64 bit.

Basta POP3!

Uno delle più grandi irritazioni con Windows 8 è la mancanza del supporto e-mail POP con l’applicazione di Posta nativa del sistema. Possiamo anche capire Microsoft: la funzionalità di sincronizzazione IMAP si inserisce meglio nel cloud-connected, nel lavoro globalizzato e nella filosofia che ha ispirato Windows 8.
Ma come ci si può dimenticare di tutte le persone che hanno indirizzi di posta elettronica POP ricevuti dai propri fornitori di servizi Internet, magari assieme alla registrazione del proprio dominio? Se avete la necessità di tenere sotto controllo un account e-mail POP, una prima soluzione può essere quella di scaricare e installare il programma di posta elettronica Mozilla Thunderbird e utilizzarlo in modalità Desktop. Il programma è disponibile anche in lingua italiana, è gratuito e affidabile.
Lo trovate all’indirizzo mozillaitalia.org. Se però non volete scaricare e installare un altro software ma volete utilizzare gli strumenti che Microsoft vi mette a disposizione c’è una soluzione, semplice anche se un po’ contorta e limitata.
Il trucco sta nel supporto che la app Mail fornisce ai due popolari servizi di webmail gratuiti Gmail e Outlook.com.


Vi basterà quindi creare un nuovo account, gratuito, su uno di questi due servizi e configurarlo in Mail. Quindi dovrete semplicemente collegare il vostro account di posta POP al nuovo account, in sostanza dovete reindirizzare la posta in entrata del vostro account POP verso il nuovo account appena creato.

Purtroppo questa soluzione ha un limite: funziona con la posta in entrata ma non con la posta in uscita. Per l’invio dei vostri messaggi Mail utilizzerà esclusivamente il nuovo account Gmail o Outlook.com e non c’è modo di utilizzare il vostro account POP. È un limite non da poco ma per lo meno potrete tenere sotto controllo la posta in entrata.