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mercoledì 8 febbraio 2012

Pertinenza di contenuti e keyword density

Per poter fornire il maggior numero di informazioni riguardante una o più parole ricercate, il motore di ricerca valuta il numero di volte in cui queste sono ripetute all’interno dei testi di una pagina (keyword density). Precisiamo che lo spider, detto anche Googlebot, è in grado di leggere e quindi indicizzare i testi in html e non contenuti multimediali quali animazioni flash, video, immagini, ecc...
Logica della Keyword density : e’ normale che se cerco la parola "mela", un sito che al suo interno contiene questa parola ripetuta più volte presumibilmente ne parlerà in maniera più approfondita rispetto ad un altro in cui questa parola è presente una sola volta. Lo stesso vale per ricerche più complesse come per esempio "come coltivare una mela". In questo caso il motore di ricerca eseguirà il match delle 4 parole ricercandole tra le pagine indicizzate e premiando presumibilmente quelle che riportano fra i contenuti la ripetizione delle parole stesse.
Data la semplicità del principio di ripetizione delle parole, Google ha messo in atto una serie di strumenti di prevenzione volti ad evitare che i testi vengano conditi con ripetizioni esagerate al solo scopo di migliorare il posizionamento su listato organico. Vediamone alcuni qui di seguito.
Qualità del testo: per poter avere buone possibilità di uscita sui motori di ricerca, una pagina web deve necessariamente seguire il principio della keyword density, ma deve anche risultare leggibile agli occhi dell’utente finale. Per garantire tale condizione Google valuta oltre alla quantità anche la qualità delle parole contenute nel testo. Pone ad esempio un limite alla keyword density di ogni pagina, oltre il quale reputa la ripetizione di una o più parole come puro escamotage di galleggiamento penalizzandola nel ranking o in casi limite rimuovendola totalmente dall’indice. La percentuale di keyword density oltre il quale un testo rischia di essere penalizzato viene indicato da più esperti SEO nel 5% del totale del testo. Questa soglia non è comunque un valore assoluto ma una stima empirica, né mai esponenti di Google l’hanno confermata o smentita.
Per chiudere l’argomento keyword density, possiamo anche affermare che in caso di ricerche specifiche con match di più parole, la vicinanza di queste all’interno del testo conta molto di più della loro ripetizione in periodi slegati del testo. Per tale motivo in una ricerca del tipo "come coltivare una mela" un testo che contenga il match esatto una sola volta avrà presumibilmente un posizionamento migliore rispetto ad un altro che ne ripete le singole parole più volte ma in frasi diverse.

Bold e colore dei testi
Navigando su internet vi sarà di certo capitato di imbattervi in siti con testi in grassetto. Questo perché, così come per un lettore, l’evidenziazione di una parola ne accentua l’importanza rispetto al resto del testo anche agli occhi dei motori di ricerca. E’ per questo importante per un testo con intenti di indicizzazione enfatizzare le parole per cui si vorrebbe uscire su Google. Ultimamente comunque pare che questo escamotage sia stato "decifrato" dai motori di ricerca che ne hanno mitigato gli effetti positivi e addirittura, testi eccessivamente nerettati potrebbero subire penalizzazioni sul listato.
Un’altra tecnica di SEO "puro" utilizzato in passato era la creazione di testi con lo stesso font dello sfondo pagina con l'obiettivo di renderli invisibili agli occhi dell'utente ma non a quelli dello spider che come sappiamo decodifica l'html. L’utilità di tale escamotage era naturalmente quella di poter inserire testi sovra ottimizzati senza doversi preoccupare della leggibilità. Dopo poco tempo però questo trucco è stato scoperto e pare che i Googlebot analizzino il grado di contrasto dei font pagina/css e del testo penalizzandone l’indicizzazione se ritenuti troppo simili.

Frequenza di rimbalzo e tempo medio sul sito
Per coloro che hanno dimestichezza con il programma di statistiche Google Analytics il termine frequenza di rimbalzo non è un mistero. Si tratta di quella percentuale di visite effettuate da utenti che entrano in una pagina e ne "fuggono" in poco tempo ritenendone i contenuti poco interessanti o non soddisfacenti i termini di ricerca.
L’algoritmo di Google è infatti intelligente ma non infallibile, è quindi plausibile che un sito risulti (involontariamente) ben posizionato per parole chiave le cui argomentazioni ed il cui intento sia diverso da quello degli utenti finali. O ancora può capitare che pagine (volontariamente) sovraottimizzate attraverso escamotage SEO, riescano a superare i parametri di qualità di Google, camuffando magari una pagina con intenti commerciali da pagina informativa. L’utente finale di internet medio, è abituato ormai ad una fruizione dei contenuti rapida e puntuale e difficilmente resta in una pagina i cui contenuti non hanno nulla a che fare con la propria ricerca. A questo punto Google sfrutta il comportamento dell’utente finale per andare a compensare le proprie mancanze e se la frequenza di rimbalzo di una pagina è elevata ed il tempo medio visita molto basso ne penalizza il posizionamento a favore di altre più attinenti.
Peso specifico di una pagina
E’ cosa risaputa che gli spider riescono a leggere un numero limitato di informazioni per pagina attraverso l’interpretazione dell’html. E’ dunque importante fare in modo che la pagina web venga alleggerita e in qualche modo ripulita di contenuti inutili e che il codice sia il più scarno possibile.
Dato che, come già detto lo spider non riesce ad interpretare i contenuti di un immagine o di un video è importante cercare di ridurne il peso il più possibile prima della messa online, esistono svariati software in grado di ottimizzare un’immagine per il web comprimendo la dimensione senza perdere troppo nella risoluzione.
Un sito con pagine leggere, magari appoggiate ad un server veloce e potente, consentirà inoltre una più rapida apertura e visualizzazione sul browser delle pagine stesse. E' infatti noto che l'utilizzatore medio di internet (abituato ad avere tutto e subito!!) sia "poco tollerante" verso i rallentamenti di visualizzazione dei contenuti ed è provato che quasi l'80% degli utenti chiude una pagina se questa non viene correttamente caricata entro 5 secondi!!! Un sito con queste scarse performance rischia dunque di avere un elevatissima frequenza di rimbalzo, con riflessi negativi sul posizionamento.
Altro aspetto importante e data la costante espansione e diffusione negli ultimi anni, oseremmo dire fondamentale, è la navigabilità del sito da telefoni cellulari di nuova generazione e palmari. Tali apparecchiature, non essendo dotate di memorie o applicazioni web performanti faticano a caricare contenuti di dimensioni elevate e una delle ultime modifiche all'algoritmo di Google pare sia stata apportata proprio per "premiare" nel posizionamento quei siti con pagine leggere facilmente navigabili o dotati di apposita interfaccia di navigazione per palmari.

I meta tag
I meta tag sono dati inseriti nel linguaggio html e non visibili dall’utente se non proprio attraverso la visualizzazione della sorgente della pagina. Si trovano nel campo Head (all’inizio del metalinguaggio della pagina) e servono prevalentemente a fornire informazioni ai motori di ricerca. Si suddividono in 3 segmenti Title (titolo), Description (descrizione) e keywords (parole chiave) e la loro importanza è da sempre oggetto di discussione fra i web master e gli esperti SEO.
In effetti in passato, dato l’elevato numero di siti in flash e le performance limitate degli spider, i meta tag erano davvero fondamentali ai fini dell’indicizzazione.
Ad oggi la loro importanza è decisamente inferiore per tre motivi:
La cattiva abitudine di alcuni web master di sovraccaricare di informazioni i meta dati, con titoli lunghissimi e/o elenchi di parole chiave infiniti con inserimento anche di parole non del tutto pertinenti con il contenuto della pagina stessa. Ad oggi tali operazioni rischiano in realtà di risultare controproducenti in quanto i motori di ricerca possono ritenerle come semplici escamotage di galleggiamento.
Il miglioramento delle prestazioni degli algoritmi di ricerca che riescono ad indicizzare molti più contenuti e a valutare ogni pagina non solo secondo i suoi contenuti ma anche sulla base di altri criteri quali la credibilità e popolarità del sito che la contiene (più avanti parleremo anche di Page Rank e Link Popularity)
La sempre maggiore importanza di siti dinamici quali blog, social network e forum in cui l’utente genera nuove pagine agendo direttamente su front-end senza interagire con il metalinguaggio e senza la necessità che ne conosca lo sviluppo.
Ma adesso valutiamo i meta tag uno per uno:

Title - il titolo è senza dubbio il più importante dei tre. Definisce in maniera inequivocabile l’argomento che viene trattato all’interno della pagina e viene visualizzato come prima riga linkabile sul listato organico del motore di ricerca. Dal punto di vista dell’indicizzazione è importante che ogni pagina di un sito abbia il proprio titolo basato sul focus.
Data l’importanza di questo elemento molti webmaster tendono a creare titoli molto lunghi ed in carattere maiuscolo. C’è da precisare a tal proposito che non abbiamo elementi per affermare che un titolo in maiuscolo sia meglio indicizzato di un altro in carattere minuscolo, possiamo però consigliare di evitare congiunzioni, virgole o parole inutili all’interno del titolo che deve rappresentare davvero una semplice anticipazione dell’argomento trattato.

Lunghezza massima consigliata: 60 battute compresi gli spazi

Description - Come dice la parola stessa, la descrizione pagina è un piccolo riassunto delle argomentazioni presenti nella pagina. Come per gli altri meta tag, ai fini dell’indicizzazione è importante che ogni pagina del sito sia dotata di descrizione propria e puntuale. Il suo sviluppo deve assolutamente essere coerente con i testi presenti nella pagina sia nella misura della quantità che della qualità delle parole da utilizzare.
Lunghezza massima consigliata: 160 battute compresi gli spazi
Keywords - le parole chiave sono oggetto di enormi discussioni. Si tratta di un elenco di parole o match di parole separate da una virgola. In passato (e ancora oggi per i webmaster meno esperti) si tendeva a "caricare" questo elenco con tutte quelle parole per cui si desiderava essere presenti sui motori di ricerca.
Se effettivamente in passato potevano giocare un ruolo rilevante nel posizionamento di un sito, da ormai svariati anni il campo keyword, se mal ponderato può rappresentare più un danno che un vantaggio. Così come per la description, consigliamo dunque di inserire un numero di parole chiave coerente con i testi sia per quantità che per qualità evitando la ripetizione esagerata di uno stesso termine.

Link popularity
Uno dei più importanti criteri di valutazione dei siti web ai fini del posizionamento nelle serp e che ha rappresentato un punto di forza per Google è la link popularity, ossia il numero di link presenti nel web che rimandano ad un determinato sito internet. Scandagliando migliaia di pagine al giorno, i Googlebot sono in grado di riconoscere e memorizzare anche il numero esatto di link attivi preseti su internet ed il loro percorso fino a quella che viene definita "landing page" (pagina di atterraggio) cui i link in questione rimandano.
Un po’ come nella vita reale avere una certa reputazione rende più semplice e automatica la visibilità, allo stesso modo se un sito viene menzionato spesso su altri siti presumibilmente significa che i suoi contenuti vengono considerati attendibili ed interessanti. Per i neofiti di internet segnaliamo che esistono parecchi siti o network di siti che offrono la vendita e/o lo scambio gratuito di link (pratica forse più "democratica"), volti a rendere maggiore la reputazione online.
Come spesso accade però, ogni volta che un meccanismo di valutazione di Google viene decifrato dagli esperti SEO, questi alza "l’asticella" di difficoltà o meglio ancora lavora su sé stesso per rendere i risultati su listato organico il meno influenzabili possibile da operazioni di ottimizzazione.
A tal proposito Google è oggi in grado di valutare non solo la quantità di link in entrata in un sito ma anche e soprattutto la loro qualità. Se infatti il solo numero fosse sufficiente a guadagnare posizioni su Google sarebbe abbastanza semplice acquistare e scambiare un numero elevato di link. E’ invece molto più importante avere link "mirati" magari da siti o portali settoriali che trattano argomenti simili alla landing page. La coerenza tra il sito di partenza e quello di destinazione è estremamente importante ed il beneficio che si può ottenere, soprattutto da un link testuale può fare la differenza. Per link testuale si intende un link formato da una parola cliccabile che riassume il contenuto di quella che sarà la landing page del sito di destinazione; per fare un esempio pratico possiamo riferirci nuovamente ad una pagina che tratta il tema: "Come coltivare una mela". In questo caso sarebbe assolutamente meglio avere un link nominato come coltivare una mela su un portale tematico sull’agricoltura che 20 link generici su siti che trattano argomenti che nulla hanno a che fare con la coltivazione delle mele.
Oltre alla pertinenza dei temi trattati è importante che il sito da cui "parte" il link sia in possesso di un buon Page Rank (concetto che verrà spiegato di seguito). Tanto maggiore è il Page Rank della pagina fonte quanto maggiore è il "peso specifico" che Google attribuisce al link. Un po’ come per il mondo giornalistico, la credibilità della fonte rappresenta una sorta di garanzia sull’attendibilità e sulla veridicità delle informazioni veicolate.
Soprattutto per siti di nuova costruzione, la presenza di un numero elevato di link in ingresso (magari poco coerenti con i contenuti delle pagine) può essere valutato da Google come un mero trucco di galleggiamento con il serio rischio di rimozione dall’indice del sito.

Prima di passare all’analisi del Page Rank, desideriamo fare una breve considerazione sui link interni ad un sito. Così come per i links da altri siti web, anche il collegamento con links testuali fra 2 o più pagine di uno stesso sito può aiutare a "veicolare" lo spider verso notizie nuove o di maggiore interesse. Dato che la Home Page è in genere la pagina più anziana di un sito e con il maggiore Page rank, ogni volta che viene aperta o aggiornata una nuova sezione è buona regola linkarla proprio in Home.

Google PageRank
Strettamente legato al concetto di link popularity è quello di  PageRank (letteralmente rango della pagina) termine la cui proprietà intellettuale appartiene a Google.
Il PageRank è un algoritmo di analisi delle pagine web che consente di stabilirne l’importanza da un punto di vista oggettivo, sulla base di una verifica quantitativa e qualitativa dei link verso di essa.
A seguito di tale analisi l’algoritmo definisce ed assegna ad ogni pagina un voto da 0 a 10, anche se solo pochissimi siti al mondo riescono ad ottenere 10/10 (Facebook è da poco tra questi).
Acquisire PageRank significa migliorare la propria reputazione online ed aumentare sensibilmente la possibilità di uscita fra le prime posizioni delle serp. Purtroppo non esistono tecniche per il miglioramento di tale valore in tempi rapidi, soprattutto per siti di nuova costruzione (a meno di rari casi di successo.. vedi Facebook), la scalata al PageRank deve essere graduale e soprattutto basata su un vero e proprio lavoro di qualità dei contenuti. L’acquisto o lo scambio di links può essere utile in tal senso, soprattutto se questi provengono da siti già con elevato PageRank, ma la differenza significativa sta nel riuscire a fornire, attraverso il proprio sito, informazioni e/o servizi davvero interessanti per il maggior numero di utenti possibili, la migliore pubblicità (come sempre) a quel punto sarà il passaparola. Infine, l’inserimento di un elevato numero di link in ingresso per un nuovo sito può risultare controproducente.

mercoledì 27 luglio 2011

SEO Strategy - How to Simplify the Whole SEO Process

If you're a full-time online marketer and webmaster, you may get the feeling (in my case a stubborn opinion) that because SEO has become such a big industry, it has to be "complicated up" rather than "dumbed down" for the receiving audience. In other words, it is in the best interest of SEO firms and services to make SEO seem like a much more complex process than it actually is in practice.




This applies doubly true for when it comes to ranking high in Google. Many SEO firms go into all kinds of "linking structures", "site metrics", "keyword correlations", "onpage factors"... in explaining how to achieve those top Google spots for lucrative keywords. Granted, the Google Algorithm has over 200 ranking signals or factors which they use to rank pages. And, this mathematical formula is constantly being redefined or altered by major changes, such as the recent Panda Update, which left many webmasters reeling. But...

While Google's ranking algorithm and system might be the most complex creature on the planet, ranking high in Google is a very simple process. So simple anyone can do it and achieve first page listings in Google. It's not rocket science and it's not complex by any stretch of the imagination. However, it does take some work on the part of the webmaster to actively promote his or her site. In other words, if you just create a perfect site and place it on the web and do nothing else - chances are extremely high you won't get those top rankings in Google, at least not for the highly competitive lucrative keyword phrases.

This is where SEO (Search Engine Optimization) enters the picture and takes over. You must get certain factors/ signals right if you want your site to truly compete in major search engine keyword battles. But most of these things or factors are not difficult or hard to understand, you just need to have them in place if you want top listings in the search engines.


Here are some things you can do to simplify the whole SEO process:

1. Try to create a short domain with your targeted keyword in the domain name. Go with a dot com domaín if you can get it and if you have to use a multi-worded domain, try to get your keyword at the beginning.
2. Create an "easy to navigate" unique content rich site which is optimized for the search engines, but directed solidly at solving your visitor's needs. If you're on a budget, one of the easiest ways to do this is to use the free Wordpress software/platform to create a keyword optimized site. Make sure this site is totally intertwined with all the latest social networking programs such as Twitter, Facebook, MySpace, LinkedIn, YouTube... Make sure you have profiles/accounts in all of these platforms to complement your main site.

3. Link to main interior pages from your home or index page. These interior pages should have your targeted keywords in the "Title", "URL", "Meta Tags", "H1 Headings", "First Paragraph", "Last Paragraph" and use keyword variations throughout the content. Place a few in bold print and italics. Don't be afraid to create large pages and link out to other authority sites in your niche. Don't worry about keyword density unless it goes over 4%. This should not happen if you write naturally for your visitor and not for the search engines.
4. Build quality one-way links by creating articles, press releases, blog posts, videos, viral reports... and submit these to the major places on the web such as free article directories (my favorites are still ezinearticles, goarticles, buzzle, ideamarketers, isnare and article alley). The real trick here is to consistently produce fresh content which steadily builds your backlinks month after month, year after year, decade after decade!
5. Do whatever you can do to enrich your visitor's experience. Add valuable free content, free ebooks or ecourses and/or provide a comprehensive guide(s) to your visitors. Connect all this free content to your autoresponder opt-ín list or newsletter and build repeat targéted traffic to your site. In addition, make it extremely easy for these visitors to bookmark/follow your content in all the social media sites: Twitter, Facebook, MySpace, Google +1, and so on.6. Rinse and Repeat. One of the little known tactics about achieving top rankings in the search engines, especially Google, is to create not one site but two or more sites in your niche market. (If you're on a budget or time is short, try creating two pages on your domain related to the same targeted keyword.) Instead of trying to rank for one site in Google, create two complementary sites on the same related keywords, and you will find it much easier to get to the top spots. Interlink these sites and you can even promote them together. Just make sure they each have unique content for the visitor. Over the years, I have come to believe strongly that achieving high rankings is not some complex process but just a matter of persistence. Consistently promoting your content by building quality backlinks will get you to the top and keep you there. But the whole trick is persistence, keeping at it, day after day... building those links back to your content. I also believe it is the number of backlinks which is the key and this has been proven to me many times over the years. Many SEO experts will now argue that links have taken a back seat to other factors such as site authority and structure, but I am not convinced this has happened. At least not yet, but data from the 160+ million Google Chrome users and the new Google +1 Button, may eventually lower the importance of backlinks and PageRank. However, at the present time, if I stop promoting a page or competitive keyword, it usually drops from the first page of Google. To get it back on the first page, all I have to do is promote it with a few articles, blog posts, press releases, videos, etc. and it jumps back into the top spots, even Post Panda. For years, I had a webpage for "list building" in Google on the first page, then I stopped promoting it with keyword related articles, posts, and content. It dropped to the third page of Google. Changing none of the ranking factors mentioned above, I was quickly able to get that page and ranking back to the #5 spot by simply creating some current backlinks to the content. I mention all this because many times SEO firms and experts will try to complicate things with convoluted explanations and complex processes while in actual fact, achieving high rankings can be simplified down to nothing more than persistence and adding a few quality backlinks.
About The Author
The author is a full-time online marketer who has numerous websites. For the latest web marketing tools try: http://www.bizwaremagic.com If you liked the article above, why not try this Free 7 Day Marketing Course here: http://www.marketingtoolguide.com Titus Hoskins. This article may be freely distributed if this resource box stays attached.