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giovedì 23 febbraio 2012

Article marketing

Graduatoria per pubblicare i contenuti in questi portali e comunemente li suddivido in due fasce.

1 fascia:
http://www.a-zeta.it/salastampa/index.php
http://www.salserocafe.com/
http://www.fastpopularity.com/
http://www.joy.it/
http://www.seoguru.it/article-marketing/
http://www.comunicati-stampa.net/
http://www.articlemarketing.biz/
http://www.quicknews.it/

2 fascia:
http://www.fullpress.it/
http://www.giorgiotave.it/forum/comunicati-stampa/
http://www.recensito.org/
http://www.comunicati-stampa.ws/
http://www.comunicati-stampa.eu/
http://www.comunicatistampa24.com/
http://www.ilviaggio.org/
http://www.article-marketing.it/
http://www.wazit.it/
http://www.buzzmagazine.it/

Strumenti Utili
Uno strumento davvero utile per la pubblicazione di articoli e comunicati (la lista a breve) in modo molto veloce è sicuramente ScribeFire che permette di postare direttamente tramite il browser (sotto forma di plugin) sui vari siti basati su WordPress, Blogger, TypePad, Windows Live Spaces, Tumblr, Posterous, Xanga, LiveJournal, o che supportano MetaWeblog o MovableType API.

mercoledì 15 febbraio 2012

Algoritmi

Possiamo definire un algoritmo come un insieme di righe di codice che gli spider dei motori di ricerca interpretano per fornire i risultati di ricerca, una volta che gli utenti inseriscono una determinata parola chiave. Tali algoritmi vengono continuamente modificati, costringendo i webmaster ad aggiornarsi spesso e a sperimentare diverse soluzioni per ottimizzare le posizioni dei siti.

Google basa i propri algoritmi sul PageRank, determinato a sua volta da elementi come la qualità dei testi e le keyword in essi contenuti, e la link popularity.
Un trucco, fino a poco tempo fa molto utilizzato ma oggi da evitare, è quello di inserire parole chiave invisibili scrivendo testo con lo stesso colore dello sfondo oppure fra le righe di commento nel codice HTML.

Ai fini di una corretta indicizzazione si consiglia, invece, di compilare un codice chiaro e pulito, puntando sulla qualità dei temi trattati e allo scambio link con siti affiliati.

Di seguito i fattori principali a cui fanno riferimento gli algoritmi di Google:
  • Parole chiave contenute in title e meta tag, nei testi fra i tag H1 o in grassetto, nella descrizione dei link.
  • Nome e anzianità del dominio.
  • Quantità e qualità di link diretti verso il nome di un sito web.
 Le informazioni o siti (a parità di ricerca effettuata) che Google reputa a suo insindacabile giudizio più interessanti, appaiono nelle prime pagine di ricerca, gli altri vengono relegati nel limbo elettronico delle ultime pagine dove nessuno li consulterà.

Ma cosa è e come funziona l’algoritmo di Google? In effetti nessuno lo sa. Questo è uno dei segreti industriali meglio custoditi al mondo. Un po’ come la ricetta della Coca Cola!

Pur tuttavia esso è stato (in parte) svelato empiricamente attraverso il lavoro e l’esperienza dei professionisti che si occupano di SEO.

Ecco per la vostra curiosità, una lista parziale di quello che può modificare la popolarità di un sito (con tutta l’informazione ad esso associata):
  1. Quantità qualità dei link esterni che puntano al dominio.
  2. Differenziazione delle fonti di link.
  3. Originalità e unicità del contenuto.
  4. Diversità dei link (intesa come numero/varietà di domini unici che linkano a pagine del dominio).
  5. Architettura del sito (struttura gerarchica e chiara).
  6. Freschezza del contenuto (data di creazione della pagina).
  7. Storia della registrazione del dominio (da quanto tempo con stesso proprietario, numero di rinnovi, etc.)
  8. Tempo medio delle visite sulla pagina.
  9. Velocità di caricamento della pagina (Caffeine).
  10. Link non funzionanti.
La lista completa di circa 200 parametri la trovate quì.

Google con i suoi algoritmi reinterpreta in un certo qual modo la rete e lo fa a suo dire per fornire risultati di qualità, ma sarà veramente così?

mercoledì 8 febbraio 2012

Pertinenza di contenuti e keyword density

Per poter fornire il maggior numero di informazioni riguardante una o più parole ricercate, il motore di ricerca valuta il numero di volte in cui queste sono ripetute all’interno dei testi di una pagina (keyword density). Precisiamo che lo spider, detto anche Googlebot, è in grado di leggere e quindi indicizzare i testi in html e non contenuti multimediali quali animazioni flash, video, immagini, ecc...
Logica della Keyword density : e’ normale che se cerco la parola "mela", un sito che al suo interno contiene questa parola ripetuta più volte presumibilmente ne parlerà in maniera più approfondita rispetto ad un altro in cui questa parola è presente una sola volta. Lo stesso vale per ricerche più complesse come per esempio "come coltivare una mela". In questo caso il motore di ricerca eseguirà il match delle 4 parole ricercandole tra le pagine indicizzate e premiando presumibilmente quelle che riportano fra i contenuti la ripetizione delle parole stesse.
Data la semplicità del principio di ripetizione delle parole, Google ha messo in atto una serie di strumenti di prevenzione volti ad evitare che i testi vengano conditi con ripetizioni esagerate al solo scopo di migliorare il posizionamento su listato organico. Vediamone alcuni qui di seguito.
Qualità del testo: per poter avere buone possibilità di uscita sui motori di ricerca, una pagina web deve necessariamente seguire il principio della keyword density, ma deve anche risultare leggibile agli occhi dell’utente finale. Per garantire tale condizione Google valuta oltre alla quantità anche la qualità delle parole contenute nel testo. Pone ad esempio un limite alla keyword density di ogni pagina, oltre il quale reputa la ripetizione di una o più parole come puro escamotage di galleggiamento penalizzandola nel ranking o in casi limite rimuovendola totalmente dall’indice. La percentuale di keyword density oltre il quale un testo rischia di essere penalizzato viene indicato da più esperti SEO nel 5% del totale del testo. Questa soglia non è comunque un valore assoluto ma una stima empirica, né mai esponenti di Google l’hanno confermata o smentita.
Per chiudere l’argomento keyword density, possiamo anche affermare che in caso di ricerche specifiche con match di più parole, la vicinanza di queste all’interno del testo conta molto di più della loro ripetizione in periodi slegati del testo. Per tale motivo in una ricerca del tipo "come coltivare una mela" un testo che contenga il match esatto una sola volta avrà presumibilmente un posizionamento migliore rispetto ad un altro che ne ripete le singole parole più volte ma in frasi diverse.

Bold e colore dei testi
Navigando su internet vi sarà di certo capitato di imbattervi in siti con testi in grassetto. Questo perché, così come per un lettore, l’evidenziazione di una parola ne accentua l’importanza rispetto al resto del testo anche agli occhi dei motori di ricerca. E’ per questo importante per un testo con intenti di indicizzazione enfatizzare le parole per cui si vorrebbe uscire su Google. Ultimamente comunque pare che questo escamotage sia stato "decifrato" dai motori di ricerca che ne hanno mitigato gli effetti positivi e addirittura, testi eccessivamente nerettati potrebbero subire penalizzazioni sul listato.
Un’altra tecnica di SEO "puro" utilizzato in passato era la creazione di testi con lo stesso font dello sfondo pagina con l'obiettivo di renderli invisibili agli occhi dell'utente ma non a quelli dello spider che come sappiamo decodifica l'html. L’utilità di tale escamotage era naturalmente quella di poter inserire testi sovra ottimizzati senza doversi preoccupare della leggibilità. Dopo poco tempo però questo trucco è stato scoperto e pare che i Googlebot analizzino il grado di contrasto dei font pagina/css e del testo penalizzandone l’indicizzazione se ritenuti troppo simili.

Frequenza di rimbalzo e tempo medio sul sito
Per coloro che hanno dimestichezza con il programma di statistiche Google Analytics il termine frequenza di rimbalzo non è un mistero. Si tratta di quella percentuale di visite effettuate da utenti che entrano in una pagina e ne "fuggono" in poco tempo ritenendone i contenuti poco interessanti o non soddisfacenti i termini di ricerca.
L’algoritmo di Google è infatti intelligente ma non infallibile, è quindi plausibile che un sito risulti (involontariamente) ben posizionato per parole chiave le cui argomentazioni ed il cui intento sia diverso da quello degli utenti finali. O ancora può capitare che pagine (volontariamente) sovraottimizzate attraverso escamotage SEO, riescano a superare i parametri di qualità di Google, camuffando magari una pagina con intenti commerciali da pagina informativa. L’utente finale di internet medio, è abituato ormai ad una fruizione dei contenuti rapida e puntuale e difficilmente resta in una pagina i cui contenuti non hanno nulla a che fare con la propria ricerca. A questo punto Google sfrutta il comportamento dell’utente finale per andare a compensare le proprie mancanze e se la frequenza di rimbalzo di una pagina è elevata ed il tempo medio visita molto basso ne penalizza il posizionamento a favore di altre più attinenti.
Peso specifico di una pagina
E’ cosa risaputa che gli spider riescono a leggere un numero limitato di informazioni per pagina attraverso l’interpretazione dell’html. E’ dunque importante fare in modo che la pagina web venga alleggerita e in qualche modo ripulita di contenuti inutili e che il codice sia il più scarno possibile.
Dato che, come già detto lo spider non riesce ad interpretare i contenuti di un immagine o di un video è importante cercare di ridurne il peso il più possibile prima della messa online, esistono svariati software in grado di ottimizzare un’immagine per il web comprimendo la dimensione senza perdere troppo nella risoluzione.
Un sito con pagine leggere, magari appoggiate ad un server veloce e potente, consentirà inoltre una più rapida apertura e visualizzazione sul browser delle pagine stesse. E' infatti noto che l'utilizzatore medio di internet (abituato ad avere tutto e subito!!) sia "poco tollerante" verso i rallentamenti di visualizzazione dei contenuti ed è provato che quasi l'80% degli utenti chiude una pagina se questa non viene correttamente caricata entro 5 secondi!!! Un sito con queste scarse performance rischia dunque di avere un elevatissima frequenza di rimbalzo, con riflessi negativi sul posizionamento.
Altro aspetto importante e data la costante espansione e diffusione negli ultimi anni, oseremmo dire fondamentale, è la navigabilità del sito da telefoni cellulari di nuova generazione e palmari. Tali apparecchiature, non essendo dotate di memorie o applicazioni web performanti faticano a caricare contenuti di dimensioni elevate e una delle ultime modifiche all'algoritmo di Google pare sia stata apportata proprio per "premiare" nel posizionamento quei siti con pagine leggere facilmente navigabili o dotati di apposita interfaccia di navigazione per palmari.

I meta tag
I meta tag sono dati inseriti nel linguaggio html e non visibili dall’utente se non proprio attraverso la visualizzazione della sorgente della pagina. Si trovano nel campo Head (all’inizio del metalinguaggio della pagina) e servono prevalentemente a fornire informazioni ai motori di ricerca. Si suddividono in 3 segmenti Title (titolo), Description (descrizione) e keywords (parole chiave) e la loro importanza è da sempre oggetto di discussione fra i web master e gli esperti SEO.
In effetti in passato, dato l’elevato numero di siti in flash e le performance limitate degli spider, i meta tag erano davvero fondamentali ai fini dell’indicizzazione.
Ad oggi la loro importanza è decisamente inferiore per tre motivi:
La cattiva abitudine di alcuni web master di sovraccaricare di informazioni i meta dati, con titoli lunghissimi e/o elenchi di parole chiave infiniti con inserimento anche di parole non del tutto pertinenti con il contenuto della pagina stessa. Ad oggi tali operazioni rischiano in realtà di risultare controproducenti in quanto i motori di ricerca possono ritenerle come semplici escamotage di galleggiamento.
Il miglioramento delle prestazioni degli algoritmi di ricerca che riescono ad indicizzare molti più contenuti e a valutare ogni pagina non solo secondo i suoi contenuti ma anche sulla base di altri criteri quali la credibilità e popolarità del sito che la contiene (più avanti parleremo anche di Page Rank e Link Popularity)
La sempre maggiore importanza di siti dinamici quali blog, social network e forum in cui l’utente genera nuove pagine agendo direttamente su front-end senza interagire con il metalinguaggio e senza la necessità che ne conosca lo sviluppo.
Ma adesso valutiamo i meta tag uno per uno:

Title - il titolo è senza dubbio il più importante dei tre. Definisce in maniera inequivocabile l’argomento che viene trattato all’interno della pagina e viene visualizzato come prima riga linkabile sul listato organico del motore di ricerca. Dal punto di vista dell’indicizzazione è importante che ogni pagina di un sito abbia il proprio titolo basato sul focus.
Data l’importanza di questo elemento molti webmaster tendono a creare titoli molto lunghi ed in carattere maiuscolo. C’è da precisare a tal proposito che non abbiamo elementi per affermare che un titolo in maiuscolo sia meglio indicizzato di un altro in carattere minuscolo, possiamo però consigliare di evitare congiunzioni, virgole o parole inutili all’interno del titolo che deve rappresentare davvero una semplice anticipazione dell’argomento trattato.

Lunghezza massima consigliata: 60 battute compresi gli spazi

Description - Come dice la parola stessa, la descrizione pagina è un piccolo riassunto delle argomentazioni presenti nella pagina. Come per gli altri meta tag, ai fini dell’indicizzazione è importante che ogni pagina del sito sia dotata di descrizione propria e puntuale. Il suo sviluppo deve assolutamente essere coerente con i testi presenti nella pagina sia nella misura della quantità che della qualità delle parole da utilizzare.
Lunghezza massima consigliata: 160 battute compresi gli spazi
Keywords - le parole chiave sono oggetto di enormi discussioni. Si tratta di un elenco di parole o match di parole separate da una virgola. In passato (e ancora oggi per i webmaster meno esperti) si tendeva a "caricare" questo elenco con tutte quelle parole per cui si desiderava essere presenti sui motori di ricerca.
Se effettivamente in passato potevano giocare un ruolo rilevante nel posizionamento di un sito, da ormai svariati anni il campo keyword, se mal ponderato può rappresentare più un danno che un vantaggio. Così come per la description, consigliamo dunque di inserire un numero di parole chiave coerente con i testi sia per quantità che per qualità evitando la ripetizione esagerata di uno stesso termine.

Link popularity
Uno dei più importanti criteri di valutazione dei siti web ai fini del posizionamento nelle serp e che ha rappresentato un punto di forza per Google è la link popularity, ossia il numero di link presenti nel web che rimandano ad un determinato sito internet. Scandagliando migliaia di pagine al giorno, i Googlebot sono in grado di riconoscere e memorizzare anche il numero esatto di link attivi preseti su internet ed il loro percorso fino a quella che viene definita "landing page" (pagina di atterraggio) cui i link in questione rimandano.
Un po’ come nella vita reale avere una certa reputazione rende più semplice e automatica la visibilità, allo stesso modo se un sito viene menzionato spesso su altri siti presumibilmente significa che i suoi contenuti vengono considerati attendibili ed interessanti. Per i neofiti di internet segnaliamo che esistono parecchi siti o network di siti che offrono la vendita e/o lo scambio gratuito di link (pratica forse più "democratica"), volti a rendere maggiore la reputazione online.
Come spesso accade però, ogni volta che un meccanismo di valutazione di Google viene decifrato dagli esperti SEO, questi alza "l’asticella" di difficoltà o meglio ancora lavora su sé stesso per rendere i risultati su listato organico il meno influenzabili possibile da operazioni di ottimizzazione.
A tal proposito Google è oggi in grado di valutare non solo la quantità di link in entrata in un sito ma anche e soprattutto la loro qualità. Se infatti il solo numero fosse sufficiente a guadagnare posizioni su Google sarebbe abbastanza semplice acquistare e scambiare un numero elevato di link. E’ invece molto più importante avere link "mirati" magari da siti o portali settoriali che trattano argomenti simili alla landing page. La coerenza tra il sito di partenza e quello di destinazione è estremamente importante ed il beneficio che si può ottenere, soprattutto da un link testuale può fare la differenza. Per link testuale si intende un link formato da una parola cliccabile che riassume il contenuto di quella che sarà la landing page del sito di destinazione; per fare un esempio pratico possiamo riferirci nuovamente ad una pagina che tratta il tema: "Come coltivare una mela". In questo caso sarebbe assolutamente meglio avere un link nominato come coltivare una mela su un portale tematico sull’agricoltura che 20 link generici su siti che trattano argomenti che nulla hanno a che fare con la coltivazione delle mele.
Oltre alla pertinenza dei temi trattati è importante che il sito da cui "parte" il link sia in possesso di un buon Page Rank (concetto che verrà spiegato di seguito). Tanto maggiore è il Page Rank della pagina fonte quanto maggiore è il "peso specifico" che Google attribuisce al link. Un po’ come per il mondo giornalistico, la credibilità della fonte rappresenta una sorta di garanzia sull’attendibilità e sulla veridicità delle informazioni veicolate.
Soprattutto per siti di nuova costruzione, la presenza di un numero elevato di link in ingresso (magari poco coerenti con i contenuti delle pagine) può essere valutato da Google come un mero trucco di galleggiamento con il serio rischio di rimozione dall’indice del sito.

Prima di passare all’analisi del Page Rank, desideriamo fare una breve considerazione sui link interni ad un sito. Così come per i links da altri siti web, anche il collegamento con links testuali fra 2 o più pagine di uno stesso sito può aiutare a "veicolare" lo spider verso notizie nuove o di maggiore interesse. Dato che la Home Page è in genere la pagina più anziana di un sito e con il maggiore Page rank, ogni volta che viene aperta o aggiornata una nuova sezione è buona regola linkarla proprio in Home.

Google PageRank
Strettamente legato al concetto di link popularity è quello di  PageRank (letteralmente rango della pagina) termine la cui proprietà intellettuale appartiene a Google.
Il PageRank è un algoritmo di analisi delle pagine web che consente di stabilirne l’importanza da un punto di vista oggettivo, sulla base di una verifica quantitativa e qualitativa dei link verso di essa.
A seguito di tale analisi l’algoritmo definisce ed assegna ad ogni pagina un voto da 0 a 10, anche se solo pochissimi siti al mondo riescono ad ottenere 10/10 (Facebook è da poco tra questi).
Acquisire PageRank significa migliorare la propria reputazione online ed aumentare sensibilmente la possibilità di uscita fra le prime posizioni delle serp. Purtroppo non esistono tecniche per il miglioramento di tale valore in tempi rapidi, soprattutto per siti di nuova costruzione (a meno di rari casi di successo.. vedi Facebook), la scalata al PageRank deve essere graduale e soprattutto basata su un vero e proprio lavoro di qualità dei contenuti. L’acquisto o lo scambio di links può essere utile in tal senso, soprattutto se questi provengono da siti già con elevato PageRank, ma la differenza significativa sta nel riuscire a fornire, attraverso il proprio sito, informazioni e/o servizi davvero interessanti per il maggior numero di utenti possibili, la migliore pubblicità (come sempre) a quel punto sarà il passaparola. Infine, l’inserimento di un elevato numero di link in ingresso per un nuovo sito può risultare controproducente.

lunedì 23 maggio 2011

Pagina Fan: Ho clienti in 10 paesi diversi! Come faccio?

... non è banale

Da tempo si discute di come le aziende con clienti sparsi in tutto il mondo dovrebbero gestire la comunicazione sulla pagina fan e soprattutto se è necessario creare più pagine fan (una per ogni lingua/paese).

Creare e gestire più pagine fan per la stessa azienda può rivelarsi un lavoro duro ed incrementare i costi in termini di tempo e risorse impiegate. Nonostante ciò, per alcune importanti multinazionali non c’è scelta.

Non hanno scelta soprattutto quelle aziende con milioni di fan sparsi in tutto il modo, con sedi e personale dedicato in ogni paese, le cui pagine fan presentano importanti volumi giornalieri di contenuti ed interazioni.

Le PMI invece possono gestire in maniera abbastanza efficace una sola pagina. Le piccole/medie imprese, con clienti residenti in diversi paesi, operano soprattutto nel settore turistico.

Sull’unica pagina fan scrivo in inglese, italiano, francese, … ? Questa era una delle domande più frequenti tra gli operatori turistici. Oggi è però possibile indirizzare (e quindi far visualizzare) i singoli stati, foto e link a target di potenziali clienti definiti in base alla residenza e lingua parlata (così com’era possibile fare da tempo con gli “aggiornamenti”), come spiegato da Facebook in questa pagina.
 
Chi utilizza Facebook ADS troverà questa funzione familiare, dato che è possibile da sempre profilare il target delle inserzioni in base a paese di residenza e lingua parlata.

Chi gestisce la pagina fan può quindi tradurre il medesimo contenuto in più lingue e far visualizzare ad ogni fan la versione scritta nella propria lingua, senza costringerlo a leggere anche le altre (spesso incomprensibili). Contenuti pubblicati in lingue differenti e visibili a tutti potrebbero generare confusione, provocando un incremento del tasso di abbandono della pagina.

Se il problema della pubblicazione di contenuti in lingue differenti sembra esser risolto, purtroppo non lo è il problema della landing tab.

Se infatti la nostra pagina fan è dotata di pagina di benvenuto personalizzata, tuttora non possiamo presentare diverse pagine di benvenuto in base alla residenza e lingua parlata dall’utente per tramite delle funzioni del pannello amministrazione (può farlo però un programmatore direttamente nen codice del tab iframe). In altre parole tutti visualizzeranno la medesima pagina e quindi il medesimo testo scritto in lingua… quale?

Speriamo che in futuro Facebook introduca una opzione accessibile a tutti che permetta di gestire i tab personalizzati così come i contenuti, e cioè dando il benvenuto agli italiani in italiano, agli inglesi in inglese, ai tedeschi in tedesco, etc.

Se ti va di condividere la tua esperienza utilizza pure i commenti. Grazie

martedì 22 febbraio 2011

Authority per Google

Oggi parlerò di Authority di un sito per Google. Il concetto di Authority per un sito web è molto intuitivo. 
Pensiamo ad uno stato, magari diverso dall'Italia, e ad un'azienda. Quale delle due realtà risulta più autorevole?
 
Per i siti web è la stessa cosa. 
 
Il lato simpatico della medaglia è che Google usa molto questo fattore; quello più antipatico è che crearsi una grande autorevolezza è molto difficile.
 
Il perché è semplice: questo valore magico (chiamiamolo trust), come il page rank, si distribuisce attraverso i link
 
Il trust, a mio modo di vedere, è logico essere misurato come il page rank e quindi in scala logaritmica (circa in base 7). 
 
Cambia il nome, varia il metodo (neanche poi tanto), ma la sostanza, dal '96, è sempre quella! 
 
In ogni caso, ovviamente più ci allontaniamo dalla sorgente più il trust diminuisce.
 
Sorgente.. ma quali sono questi siti sorgente? Gli stessi a cui state pensando: siti istituzionali, università internazionali, Nasa...
 
Ecco perché è difficile avere un alto trust.
 
Un aspetto meno noto è l'importanza della coppia trust - pagerank. 
 
Cosa succede se il nostro sito ha basso pagerank e alto trust? O, al contrario, alto pagerank e basso trust? 
 
Per me, e pure per Google, la situazione è sospetta.

venerdì 11 febbraio 2011

Link building for effective search engine optimization

When you begin the task of acquiring quality and relevant backlinks to your website there are many factors that can increase or decrease your search engine rankings. This article outlines the difference between good and bad backlinks.
A quality backlink pointing to your site should be in the same category and relevant in content to your website. The page where your link is located should be indexed by Google and the page should also have a Google page rank. The webpage where your link is located should also contain no more than 30 other out-going links to other websites. Link pages with more than 30 out-going links are less relevant to the search engines. Having your link posted on this type of webpage can affect your search engine rankings in a negative way. Other excellent techniques of acquiring backlinks are directory submissions, posting articles, blogs and forums. 

For directory submissions select the proper directory category and take a look at how many other websites are contained in the category where your link would be posted, if you can manage to get on the first or second page of the listings, this is a quality backlink. Also look at the Google page rank of the landing page for your link. If the page has a Google page rank this is also a quality backlink.

Stay within your category, relevant content is very important to the search engines. Write an article preferably relevant in content to your website and submit the article to high quality article directories. Blogs are an excellent way to get quality one-way backlinks, Blog sites also receive tons of traffic, which in turn give your site more exposure. Posting your link on forum pages is also an efficient method of aquiring backlinks instantly.

Backlinks to avoid would be a zero page ranked webpage, especially if the home page has a zero page rank. Links posted within framed webpages which will also steal your traffic. Especially avoid link farms, webpages which contain more than 100 unrelated outgoing links, This type of link page is frowned upon by many major search engines. Avoid Webpages with mirror sites containing the exact same content with a different URL, also pages that utilize redirects and URL cloaking. Never post your link on a webpage that contains a "no follow" or "no index" robots meta tag within the source code. Dynamic websites with question marks in the URL should be avoided because they are not always indexed by the search engines.

Avoid posting your link on a page that opens very slow or contains mostly ads and flash banners. Try not to aquire or purchase great numbers of backlinks in a short period of time, backlinks should be accumulated gradually. Also avoid webpages and directories that list their results in alphabetical order, as their database increases your link could be moved to a less relevant page with less pagerank. Quality backlinks are one of the most important factors involved in the process of acheiving high search engine ranking.

Article written by the CEO of www.submit-site.org
Article Source: http://www.ArticleGeek.com - Free Website Content

giovedì 10 febbraio 2011

10 Expert Link Building Tips and Trends for 2011

Link building is an extremely important part of SEO. The more websites you have linking into your site, the more credible your site appears to the search engines. Credible websites get awarded with higher search engine page result rankings which will allow more potential customers to see your Website, therefore increasing sales. 

There are many ways to boost your link popularity. Here are some tips and trends from Search Engine Land to help you with link building this year.

• In 2011, Bing and Blekko will become great places to build links. Last year, many link builders relied heavily on Google and Google's search listings. However, although Google isn't going away, other search engines will step out of the shadows and bring great link building opportunities to marketers.

• Start to concentrate on creating well-rounded link popularity. Make sure your links are coming from a variety of places such as social media networks, link directories, blogs, older sites, newer sites, articles, social bookmarking sites and more. Generating links from many different platforms will allow you to create a larger list. It also makes your site look more credible to search engines than if all your links were coming from just link directories or just social media networks alone.
• Link builders should begin to focus more on how to secure links rather than just ways to generate lists of link building sites and opportunities. Without the right link building technique, a list isn't worth much in the long run anyway.

• The rise of apps is beginning to take people away from actual Websites. In order to combat this, it's important to develop a loyal following to use for link building as well as product announcements. Try to gain opt-ín email addresses and split your Internet marketing campaign into two parts, one to focus on link building and one to focus on driving traffic to your site, email marketing and social media. Building your following leaves you with a back-up plan if apps do end up totally driving people away from Websites, because you'll be able to get links from your fans/followers.

• In 2011, expect to see smaller brands ranking better based on customer service reviews and social media interaction. In previous years, big brands have had the most power when it comes to marketing online. However, smaller brands tend to provide better customer service and now social media and customer review sites have allowed that quality to shine.

• Start using social media networks Facebook, LinkedIn and Twitter for link building. Here's how:
Facebook: Post links to your Website on your wall, in discussion and on other people's walls (when appropriate, don't spam). Also search for Groups that are associated with your keywords. Join these groups and start to respond to discussions. Make sure to leave a link to your site at the end of each response. You can also use Facebook ads to purchase links and target them by region, gender, keywords and more.

LinkedIn: Not only can you post links to your "wall" but also participate in LinkedIn Answers using keywords. By answering multiple questions posted by other members each week, you'll establish credibility and attract links and sales leads. You can also leave the link to your Website as a reference which will help with your link building efforts. When you're done answering a question you can also ask the person who asked it for a link back to your site.
Twitter: Make sure to use keywords in every tweet and include a short link back to a relevant page on your Website. Since tweets are now being indexed in Google this will greatly help your link building efforts and drive additional traffic to your website.

• Look for fresh sources and sites when it comes to traditional link directories. Ask your social media followers if they would like to host articles or blogs you've written on their sites. You'll be surprised how many respond which will get you a few valuable links.

• Participate on forums and review sites. Leave your link with your signature.

• Try to gain .gov and .edu links. These credible sources will have a positive impact on your search engine rankings and are also relatively easy to gain if your site is relevant to the subject of the organization.

• Remember that quality over quantity is important when it comes to link building. Do not conduct any link exchanges with websites that are irrelevant to your industry or topic. Google and other search engines frown upon this. This year, concentrate on building quality links that will last and on gaining loyal followers/fans/customers who will help drive traffic to your website.

sabato 5 febbraio 2011

Ten Valuable SEO Link Building Tips

SEO link building is one of the most crucial methods you can use for website promotion. While on-page optimization is important, it doesn't take you really far. Once your website is up and running, the next thing to do is build quality inbound website links, which can help your site appear higher in the search engine results pages (SERPs).

Here are valuable tips for search engine optimization link building. If you're an expert in SEO already, these tips will remind you of the basic yet essential link building strategies.

1. Go for Higher Quality Links

All links are not created equal. SEO links that have higher value provide greater optimization benefits compared to low quality links. There are several factors that can determine the quality of website links. These are:

    • The reputation and trustworthiness of the domain giving the website links. For instance, a link from cnn.com would have higher value compared to a link from a website that ranks lower in the Alexa rank checker.

    • How relevant the anchor text is to the link. This means that an anchor text saying "fish tank" would be far more relevant and valuable than a "click here" anchor text.

    • The link's location within the site structure. For obvious reasons, SEO links embedded on a site's homepage is more beneficial than a link that comes from a deeply hidden page.

    • The link's visibility on a webpage. It also matters where the inbound link is located on a webpage. Website links at the top of a webpage are more visible than those at the bottom.

    • Similarly, a link that's one of three on a page is more valuable than a link that's one of 80.

Now that you have an idea of how website links are given value, the question is: How do you get high quality links? The tips below will explain different methods of effective search engine optimization link building.

2. Create Useful, Relevant and Interesting Content

Building superior quality content remains an effective method of getting SEO links from other websites. With excellent content, not only will you be able to build backlinks naturally, requesting a link also becomes easier since the website you are partnering with can benefit from the link request as well.

In addition, building good content is one way to get all your SEO links for free. Link baiting is a method made for the sole purpose of attracting links using interesting and useful content. All you have to do is create a site with great content, and wait for the website links to come.

3. SEO Link Building with Blog and RSS Feeds

Promoting your site via blogs and RSS feeds is an easy and great way to boost your site's exposure and SEO link building opportunities. Blog readers are always looking for interesting sites and posts. If your website is listed in their preferred blog and RSS directories, there's a decent chance that your site will be found.

4. Submít Your Site to Directories

Another easy way to get website links is through directory submissions. Although this method doesn't quite give good quality SEO links, it's a good place to start if you're new to search engine optimization link building.

There are two ways to submít your site to directories. You can use a directory submission service that automatically sends your site to over 100 directories, or you can manually submit the site yourself. Doing it automatically saves you a lot of time; while manual submission allows you to easily send your site to major directories (the more popular directories usually don't accept automatic submissions).

5. Research on Your Competitors' SEO Links

Look up the sites that are providing links to the websites of your competitors. This is a good way to start your SEO link building efforts, since websites that link to your competitors are likely to be interested in linking to your site as well. However, before implementing this strategy, make sure that your website is as good as your competitor's.

There are many SEO link building tools that can help you check your competitors' SEO links. SEOBook Back Link Analyzer provides comprehensive backlink information. It's free, but only runs on Windows. There's also the impressive (paid) SEO SpyGlass, which runs on Mac, Linux and Windows.

6. Writing and Submitting Articles

There are several websites out there that you can submit your articles to. EzineArticles, for example, is a popular article site that allows you to post writings, as well as build website links. You can either create SEO links within the article or at the bottom section of the article called the "bio box" or "author box."

Again, it's important that your articles are useful and informative. Bloggers, news reporters and other industry experts might be interested in posting your article to their blog or creating SEO links to your site. So, make your article as interesting as possible.

7. Purchase Links and Look for Link Brokers

Although Google is becoming stricter on link renting, it's possible to purchase temporary website links. The reason why Google is cracking down on link renting is that these SEO links are there on your site one day, and then suddenly disappear once you stop renting them.

giovedì 28 ottobre 2010

The Great Misconception of Long-Tail Keywords and SEO

As I write this, I just came back from a meeting with a potential client with a startup who wants to make sure they bake SEO into their website from the start while also not making any SEO gaffes along the way. They were referred to me from a current client who was in similar shoes about a year ago. I love working with startups who have a well-thought-out business model, which is in part to create a website and business so great that it dominates their space.

During the course of our conversation one of the many things we discussed was the need for a "long-tail keyword strategy." Which makes sense because part of dominating any niche is showing up in the search results for any and all keyword phrases that relate to the business. We talked about the usual long-tail keyword vehicles...a resource center on the website, a blog, etc., all of which this company was planning to implement down the line.
Links From PR9 Sites

12 Months Permanent Link Assurance

Look at Our Competitive Rates

After the meeting I made a quick stop at Trader Joe's for nuts and berries for my husband (I think he's part chimpanzee!). When I got home it was noon so I fired up my "Jill Whalen Daily," which provides me with great lunchtime reading. The paper.li dailies are cool because they provide you with all the links your Twitter followers posted during the last 24 hours. I often use mine to help me find good articles to submit to Sphinn, as well as to keep up with the latest news in the search marketing world and beyond. As I was browsing it today, however, I was thinking that I shouldn't be reading other people's articles because I had a newsletter to write and no clue what to write about! My only excuse was that perhaps I would get inspired by something I read.

Thankfully for me (and you, faithful reader), I did! The very first article I read gave me exactly the inspiration I needed.

The article in question was Ian Lurie's "SEO 101: Defining the long tail" .

If you'd like, go ahead and read it before continuing – I'll wait. Just be sure to come back because I'm going to tell you why Ian is wrong in his explanation of the long tail for SEO.

Let me start by saying that I have tons of respect for Ian, whom I met this past year at a conference we were both speaking at. He's wildly intelligent, with the dry sense of humor for which I'm a total sucker. Of the articles he's written that I've read, I mostly agree with him – but not always. Which of course is part of what keeps SEO so fun and interesting...we all have our own opinions and definitions of stuff.

With that out of the way, and with you having had enough time to read Ian's article, here are my thoughts on SEO and long-tail keywords. Let's start with what I do agree with in Ian's article.

His definition:

The Long Tail
"Specific, niche search phrases, usually more than 2 words in length, that offer a low competition, low search volume and high searcher intent."

I mostly agree with that definition, although I'd say usually more than 3 words in length because most 3-word search queries do not have low search volume.

And I suppose that is the crux of my disagreement. He provides 3 made-up examples of long-tail keyword phrases, but in my opinion only 2 of them are truly long tail.
His examples revolve around socks, and he rightfully explains why optimizing and ranking highly for the one word "socks" is not the best SEO strategy. It will provide you with lots of traffic to your site, but it's untargeted traffic, and therefore less likely to convert for you. That is, the person who comes to your site after typing the one word "socks" into Google is less likely to purchase socks from you than the person who typed "socks with cats on them" (another of Ian's example phrases). I definitely agree with this. And I also agree that the phrase "socks with cats on them" is likely to be a true long-tail keyword phrase.

Ian also uses "socks that knock my socks off" as a potential long-tail phrase, and goes on to say that these types of phrases, in aggregate, can provide as much traffic to a website as the one word "socks," while providing the bulk of the sales. Once again, I agree. 

Keyword Gems as Opposed to Long-Tail Keywords

Where I start to disagree is with the third keyword phrase that Ian uses as a long-tail keyword: "red wool socks." While he was obviously just making up examples, "red wool socks" is unlikely to be a long-tail phrase – it's what I call a "keyword gem." (http://www.youtube.com/watch?v=lFWe4xCmTQs)

There's a very big difference between keyword gems and long-tail keywords. Keyword gems are those that a lot of people use in the search engines, but they don't have as much competition as the much more general keyword "socks." This differs from long-tail keywords, which aren't used much in the search engines.

Long-tail keywords – in the truest sense of what long-tail means – are those that may get searched only once a month, once a quarter, or even once a year. Sometimes even just once in a lifetime! In fact, they may not ever show up in most keyword research tools as viable keywords. (Especially now that Google has basically wiped them out of their keyword research database...but that's a story for another day.)

You Don't Optimize for Long Tail

Because long-tail keywords are so few and far between and can't easily be researched, you can't optimize for them – not in the traditional SEO sense. But that's okay, and in fact, it's the beauty of long-tail keywords. Anybody can receive highly targeted traffíc from them, regardless of your level of knowledge of SEO! All you have to do is have content on your website. It doesn't even have to be good content, although it should be good if you want it to convert for you. The content can even be user-generated, as in a forum, or in blog comments, product reviews, or pretty much anything that puts words on your pages. 

By Jill Whalen (c) 2010