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Visualizzazione post con etichetta Twitter. Mostra tutti i post
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domenica 13 ottobre 2013

Perché un’azienda non dovrebbe usare Pinterest




Posto che sono una grande fan di Pinterest dal punto di vista personale e ne riconosco i vantaggi, i benefici ed il contributo che esso può dare ad una strategia di social media marketing, devo (e voglio) riconoscere che non tutte le aziende o i brand sono adatti all’apertura di un account o meglio di una pagina Pinterest, soprattutto per la necessità di ottimizzare il lavoro e il tempo, scegliendo di percorre la strada della qualità e non della quantitàEsistono decine di buoni motivi per cui usare Pinterest con l’apertura di un account o di una pagina business, ma esistono a mio parere anche delle valide ragioni per cui certe categorie di business non dovrebbero farlo.
Eccone alcune, con degli spunti di riflessione per chi intende usare Pinterest per il proprio business: 
Scegli i canali giusti. se hai deciso di adottare una strategia di social media marketing, devi scegliere i canali più adatti a veicolare il tuo messaggio: non tutti i social networks e i social media in generale lo sono per ogni settore merceologico. Una scelta oculata permette di ottimizzare qualitativamente e quantitativamente la tua strategia di social media marketing; 
Qual è il tuo target. Pinterest conta 70 milioni di utenti unici ed è diventato un vero e proprio fenomeno social, ma le donne rappresentano l’80% di questi; perciò se la tua azienda ha un target prettamente maschile, forse aprire una pagina business su Pinterest non è una mossa vincente; 
Qual è il tuo business. Pinterest è un social network che per sua natura (creato per la condivisione di immagini e video) è particolarmente adatto a settori come l’arredamento, il design, l’artigianato, il food, il cooking, la bellezza, il fitness, la moda, ecc., campi in cui l’immagine è tutto; per contro, è sconsigliabile usare Pinterest se appartieni a settori in cui non puoi o non vuoi basare le tue strategie di comunicazione sull’immagine; 
Se usi Pinterest, devi repinnare. La natura di Pinterest e la sua forza sono la possibilità di interagire per immagini con altri utenti, costruendo colorate board tematiche, pinnando immagini e soprattutto repinnando immagini altrui. In questo modo si crea un mondo di contaminazioni reciproche, ci si fa conoscere e si fanno pubbliche relazioni. Se decidi di aprire una pagina Pinterest, non è “socialmente” produttivo creare delle mere gallerie fotografiche in cui caricare foto dei tuoi prodotti o della tua azienda, rimanendo sterilmente staccato dal mondo contagioso; 
Se non repinni, avrai pochi followers. Se usi Pinterest come mera vetrina espositiva dei tuoi prodotti o del tuo brand ignorando i vantaggi del repin non guadagnerai una folta base di followers (a meno che tu non sia un’azienda di fama mondiale); 
Sii un utente attivo. Una volta aperto ed ottimizzato un account su Pinterest (o una pagina), questo va curato, gestito e nutrito con costanza (come in ogni altro social network): non c’è niente di peggio che vedere delle pagine prive di vita da mesi; 
Integra Pinterest con altri Social Network, come Facebook e Twitter ed inserisci il “Pin it button” nel tuo sito, in modo da far sapere agli utenti la tua presenza nel social network, incoraggiarli a cliccare e repinnare le tue immagini nelle loro board Pinterest. Pinterest è un meraviglioso mondo aperto e contagioso: se lo privi il tuo account della condivisione, lo privi di vita “sociale”. 



In conclusione Pinterest è un social network favoloso, un universo patinato di ispirazioni, visioni e contaminazioni che fornisce importanti strumenti per implementare una strategia di social media marketing.

Per molti settori, ma non per tutti.

Ho dimenticato qualcosa? Se avete altri spunti di riflessione scriveteli pure nei commenti qui sotto!

giovedì 10 febbraio 2011

10 Expert Link Building Tips and Trends for 2011

Link building is an extremely important part of SEO. The more websites you have linking into your site, the more credible your site appears to the search engines. Credible websites get awarded with higher search engine page result rankings which will allow more potential customers to see your Website, therefore increasing sales. 

There are many ways to boost your link popularity. Here are some tips and trends from Search Engine Land to help you with link building this year.

• In 2011, Bing and Blekko will become great places to build links. Last year, many link builders relied heavily on Google and Google's search listings. However, although Google isn't going away, other search engines will step out of the shadows and bring great link building opportunities to marketers.

• Start to concentrate on creating well-rounded link popularity. Make sure your links are coming from a variety of places such as social media networks, link directories, blogs, older sites, newer sites, articles, social bookmarking sites and more. Generating links from many different platforms will allow you to create a larger list. It also makes your site look more credible to search engines than if all your links were coming from just link directories or just social media networks alone.
• Link builders should begin to focus more on how to secure links rather than just ways to generate lists of link building sites and opportunities. Without the right link building technique, a list isn't worth much in the long run anyway.

• The rise of apps is beginning to take people away from actual Websites. In order to combat this, it's important to develop a loyal following to use for link building as well as product announcements. Try to gain opt-ín email addresses and split your Internet marketing campaign into two parts, one to focus on link building and one to focus on driving traffic to your site, email marketing and social media. Building your following leaves you with a back-up plan if apps do end up totally driving people away from Websites, because you'll be able to get links from your fans/followers.

• In 2011, expect to see smaller brands ranking better based on customer service reviews and social media interaction. In previous years, big brands have had the most power when it comes to marketing online. However, smaller brands tend to provide better customer service and now social media and customer review sites have allowed that quality to shine.

• Start using social media networks Facebook, LinkedIn and Twitter for link building. Here's how:
Facebook: Post links to your Website on your wall, in discussion and on other people's walls (when appropriate, don't spam). Also search for Groups that are associated with your keywords. Join these groups and start to respond to discussions. Make sure to leave a link to your site at the end of each response. You can also use Facebook ads to purchase links and target them by region, gender, keywords and more.

LinkedIn: Not only can you post links to your "wall" but also participate in LinkedIn Answers using keywords. By answering multiple questions posted by other members each week, you'll establish credibility and attract links and sales leads. You can also leave the link to your Website as a reference which will help with your link building efforts. When you're done answering a question you can also ask the person who asked it for a link back to your site.
Twitter: Make sure to use keywords in every tweet and include a short link back to a relevant page on your Website. Since tweets are now being indexed in Google this will greatly help your link building efforts and drive additional traffic to your website.

• Look for fresh sources and sites when it comes to traditional link directories. Ask your social media followers if they would like to host articles or blogs you've written on their sites. You'll be surprised how many respond which will get you a few valuable links.

• Participate on forums and review sites. Leave your link with your signature.

• Try to gain .gov and .edu links. These credible sources will have a positive impact on your search engine rankings and are also relatively easy to gain if your site is relevant to the subject of the organization.

• Remember that quality over quantity is important when it comes to link building. Do not conduct any link exchanges with websites that are irrelevant to your industry or topic. Google and other search engines frown upon this. This year, concentrate on building quality links that will last and on gaining loyal followers/fans/customers who will help drive traffic to your website.

domenica 6 febbraio 2011

Segreti per lo Spam, SEO, Twitter e trucchi per Google

Ogni volta, nelle prime battute del mese di gennaio, si leggono post dai siti che trattano il tema del SEO i buoni propositi per l’anno nuovo: creazione di una to-do list delle attività migliori, quelli che sono i trends da seguire, negli ultimi periodi anche la direzione da prendere in materia di social media e di mobile.
Tutte belle parole e buoni propositi, che però ancora oggi nel 2010, si devono scontrare con un tema molto controverso, personalmente oserei dire leggendario: lo spam.
Ma… cos’è lo spam?
L’evoluzione della specie fà si che un essere vivente per adattarsi alle condizioni dell’ambiente in cui vive muta, suo malgrado. Muta per ragioni di sopravvivenza, per portare avanti la propria esistenza e quella dei propri figli passandogli, pian piano, delle caratteristiche che viste in un periodo più ampio hanno una connotazione più marcata.
Ma non mi sto riferendo allo spam, adesso, ma a chi ha fatto del SEO una passione e/o un lavoro, o almeno parte di esso.
Ecco che definire lo spam diventa una pratica assai più sottile, tanto più lo si cerca di definire in un determinato periodo storico della tecnologia come quello attuale, gennaio 2011. E’ un insieme di tecniche? E’ uno stile di vita? E’ un modo di essere? E’ tutto o niente?
Sembra che l’accezione più diffusa e condivisa del concetto di SPAM sia quello di “un qualcosa di non desiderato, forzato e privo di interesse”. Almeno da quello che rilevo guardandomi attorno. Ma credo che questa considerazione debba abbracciare come minimo la definizione di piattaforma su cui si attua, perchè da questo ne possono derivare una serie di ramificazioni, ed altrettante accezioni, che sono ormai all’ordine del giorno.
Mi è capitato, lavorando su un progetto di comunicazione atraverso il social media, di avere a che fare con una pagina fan da popolare di contenuti. Bene, parliamo con la redazione, stabiliamo una linea condivisa, decidiamo cosa fare quando un utente ci chiede qualcosa, quali risorse segnalare, cosa valorizzare del sito ad essa collegata e quali contenuti condividere.
Ecco che, per una serie di motivi tra cui alcuni anche legittimi, ti ritrovi con un feed automatico e poco più di una proposta “invitiamo i nostri amici, e poi gli amici degli amici e facciamo circolare la cosa”.
Beh allora ecco che una strategia sbagliata su una pagina fan di facebook si tramuta da opportunità a SPAM: notizie pompate, indesiderate, impersonali sono spam!
Ti lanci su Twitter: follow friday, follow back, buongiorno, buona sera, condividi immagini, post, commenti gli ultimi trending topic o quello che passa offline, becchi consigli e consigli tramite la ricerca di twitter, aggiungi nuovi amici e approfondisci con l’interazione.
Bene, feed automatico. Altro spam.
Ne cito un’altra: apri un blog, come questo ad esempio, lo tiri su con link, cerchi contenuti interessanti da ripubblicare, aggiungere punti di vista, lavorare sulla sua popolarità su altri siti e sui social networks, cerchi di farti un nome… e poi? Ti ritrovi 900 commenti automatici tra cui alcuni che risaltano particolarmente all’occhio, e che ti danno il “La” per scriverci su.
Trovi che delle vecchie dicerie sono vere, e non sono poi così vecchie, ti trovi un elenco di commenti che fanno capo a siti più o meno popolari, ma con testo ottimizzato, email verosimili. E ti chiedi “perchè lo fai?”
Lo fanno, lo si fà, lo si continuerà a fare perchè c’è qualcuno che te lo permette. Ancora una volta non conta partire e proseguire bene, ma tirare la corda ed evidentemente si è capito che questa corda è d’acciaio e non si romperà facilemente, pena -evidentemente- la rottura del giocattolo globale: Google -e ora, bannami-. Perchè te lo puoi permettere dove lo strumento è meno personale, più automatico, ovvero su un motore di ricerca, mica su un social netowork: e qui che entra in gioco il doppiogioco -cacofonia voluta-.
Vi mostro ora un’immagine che ritrae i commenti di spam simil-vero che ho ricevuto. Voglio prima fare alcune precisazioni:
1- non guadagno niente dalla pubblicazione di questo post, anzi decreterà soltanto ulteriore impopolarità per chi come me lavora con olio di gomito e suda ogni giorno ogni centesimo
2- non ce l’ho con nessuno in particolare, se non col fatto che ancora una volta il lavoro pulito NON paga
3- se te la senti, puoi usare questa tecnica, ho visto blogger che ci sono cascati e hanno regalato links a questi SEO che sono persone come noi, in mezzo a noi
4- nonostante tutto mi ostino a continuare sulla strada buona per una scelta personale e professionale. Il mio marchio è la mia passione e se anche ora sono molto stanco e moralmente a terra, non riesco ad esimersi dall’appassionarmi e dal continuare a fare le cose con onestà, soprattutto sui social dove qualcuno che ha voglia di social-izzare ancora c’è…
Ecco la lista, crocifiggetemi:
Ai proprietari dei siti elencati, che ritengo sicuramente in buona fede al 100%, consiglio di trovare altre stragie/collaboratori perchè questo se anche possa portare ad un certo posizionamento non giova all’immagine. Ho omesso gli indirizzi IP per motivi di privacy, il resto però lo lascio… tanto è solo SPAM.
Per cui, tornando al tema principale, quanti di voi iniettano vecchi blog, wordpress fallati, commenti, forum e quant’altro con links al fine di posizionare il proprio sito o quello dei propri clienti?
Tanto di cappello a chi ci sta riuscendo, avete capito che Google è dalla vostra parte, a differenza mia, e che forse è un valore aggiunto che altri player del settore stanno cercando di abbattere. Non fosse altro che esiste Blekko, che ha spopolato con questo intento, e che ormai si avvicendano sempre più spesso articoli autorevoli sullo spam nelle SERP e che in definitiva non se ne può proprio più!
A quanto pare lo SPAM fà massa critica, genera materiale per creare differenza, genera lavoro per contrastarlo ma anche per generarlo.
E non dite che “con un buon piano di web marketing non c’è bisogno di usare altre vie” ammettetelo, ammettiamolo, siamo umani e ci piace vincere facile!

sabato 5 febbraio 2011

I migliori video Google su tematiche SEO

Segue una raccolta di video di provenienza “Google” su argomenti SEO. I video esplorano argomenti di base in modo semplice ed efficace.
Come Google “scopre” il tuo sito.
Per comprendere le modalità con cui Google trova le pagine del tuo sito. Guarda il video
Come rendere il tuo sito “accessibile”.
Scopri come rendere i contentui del tuo sito più accessibile agli utenti e a Google. Guarda il video
Come Google “ranka” il tuo sito
Una spiegazione efficace di come Google “ranka” il tuo sito nei risultati di ricerca. Guarda il video
Matt Cutts spiega come posizionarsi al meglio in organico
Ottima indicazione di come migliorare il pagerank del tuo sito. Guarda il video
Matt Cutts spiega come sono usati i meta tag description
Scopri come configurare dei meta tag in modo efficace. Guarda il video
Matt Cutts riassume il funzionamento di Google
Come il motore cerca i contenuti e stabilisce cosa visualizzare. Guarda il video
Matt Cutts e i link da Twitter e Facebook
Scopri come Google considera gli inbound link provenienti da siti social come Twitter e Facebook. Guarda il video
Ricorda! Grazie alle nuove funzionalità automatiche di trascrizione e traduzione audio di YouTube, oggi è possibile seguire i video con i sottotitoli in inglese o la traduzione automatica in italiano degli stessi (in corso di perfezionamento quest’ultima). La tecnologia rende la conoscenza accessibile a tutti, senza limiti!

venerdì 3 dicembre 2010

Write-a-thon! Write for rights for Amnesty International

Dear Friends ,

I would make aware for a great problem! I defend the human rights and I want that you join this action: Write for Rights.
There are 12 persons to attend their sentence of death this year!
This year, we will shine a light on twelve cases: Albertine (Burkina Faso), Aung San Suu Kyi and Su Su Nway – Prisoners of conscience / BURMA (MYANMAR), Mao Hengfeng – Prisoner of conscience / CHINA, Women in Congo – Rape as a Weapon / DEMOCRATIC REPUBLIC OF CONGO, Femi Peters – Prisoner of conscience / GAMBIA, Norma Cruz – Human rights defender / GUATEMALA, Filep Karma – Prisoner of conscience / INDONESIA, Majid Tavakkoli – Student activist, prisoner of conscience / IRAN, Walid Yunis Ahmad – Unlawful detention / IRAQ, Women of Atenco – Violence against women / MEXICO, Roma families – Forced evictions / ROMANIA, Reggie Clemons – Death penalty / USA. 
I respect The Universal Declaration of Human rights and I want to write some important articles:
Article 1:  All human beings are born free and equal in dignity and rights. They are endowed with reason and conscience and should act towards one another in a spirit of brotherhood. Article 2: Everyone is entitled to all the rights and freedoms set forth in this Declaration, without distinction of any kind, such as race, colour, sex, language, religion, political or other opinion, national or social origin, property, birth or other status. Furthermore, no distinction shall be made on the basis of the political, jurisdictional or international status of the country or territory to which a person belongs, whether it be independent, trust, non-self-governing or under any other limitation of sovereignty. Article 3: Everyone has the right to life, liberty and security of person. Article 5: No one shall be subjected to torture or to cruel, inhuman or degrading treatment or punishment.Article 9: No one shall be subjected to arbitrary arrest, detention or exile.Article 10: Everyone is entitled in full equality to a fair and public hearing by an independent and impartial tribunal, in the determination of his rights and obligations and of any criminal charge against him. Article 12: No one shall be subjected to arbitrary interference with his privacy, family, home or correspondence, nor to attacks upon his honour and reputation. Everyone has the right to the protection of the law against such interference or attacks.
I study for a long time like student at university Political Sciences and I study a lot Human rights and International Law and I want to suggest to join us to help many people around the world for their  freedom and a safety life!
As a young girl and as a member of Amnesty International, I can say you: “You Can Help!”!
It is easy! Join us in demanding that the rights of individuals are respected, protected and fulfilled. Help us show solidarity with those suffering human rights abuses, as we work to bring about real change in people’s lives. Join the Write-a-thon! Sign up to Write for Rights in site www.amnestyusa.org/writeathon and send your email to your friends! You can use facebook and Twitter to diffuse this appeal!
Sincerely,
M.A.

domenica 21 novembre 2010

Facebook addio: scopri i 5 concorrenti più agguerriti


Dopo l’annuncio di Messages, il popolo del web si interroga sul futuro del servizio di messaggistica unificato di Facebook. Sarà un successo o un flop? Una cosa è certa: il social di Zuckerberg ha centrato il punto debole di e-mail e sms.
Il web ne parla – Le reazioni sul nuovo servizio di messaging di Facebook non si sono fatte attendere: sta reinventando il modo di comunicare, sta cercando di far fuori il servizio della startup newyorkese GroupMe e, naturalmente, potrebbe fare le scarpe a Gmail. E la lista degli esempi potrebbe allungarsi. Ma come per qualsiasi nuovo servizio, quello che conta non è tanto il giudizio degli “addetti ai lavori”, quanto la reazione degli utenti comuni, di chi alla fine userà (o meno) il nuovo sistema di messaggistica.
Troppe e-mail – Se si analizza l’idea di messaging di Facebook a mente fredda, ci si accorge che si tratta davvero di un passo avanti perché uno dei maggiori problemi della comunicazione, soprattutto via e-mail, è che i messaggi che arrivano nella casella elettronica sono davvero troppi. Si potrebbe tenere il proprio indirizzo provato, è vero, ma per chi lavora non è una strada percorribile. Facebook ha centrato il cuore del problema, ossia offrire un servizio “chiuso” solo alle persone che realmente si conoscono, o almeno è così in linea di principio. Il sistema di filtraggio, poi, fa il resto.
Parole d’ordine: unificare – Altro punto a vantaggio di Facebook Messages è che aggrega varie forme di comunicazione. Se sul lavoro si privilegia l’e-mail e il telefono, in ambito privato vanno per la maggiore sms, chat, oltre ovviamente a porta elettronica e telefonate. La possibilità di avere tutta la comunicazione intercorsa con qualcuno, in qualsiasi forma sia avvenuta, in un unico posto è fantastico. Addio frammentazione e poi quando vi vuole tagliare i ponti con qualcuno, basta un clic per sbarazzarsi di tutto.
Bug qua e là – Il rovescio della medaglia, quando si tratta di Facebook, è sempre la questione della privacy e il proliferare delle false identità. Il super social non è un sistema perfetto e, nonostante le critiche, sta cercando di correre ai ripari, soprattutto adesso che la posta in gioco si fa sempre più alta. Così, nell’ennesimo tentativo di fare pulizia tra account ritenuti “falsi”, anche questa volta ci sono andate di mezzo vittime innocenti, soprattutto del gentil sesso. Quando il sistema automatico pensa di aver beccato un account “fake”, lo disabilita e chiede di confermare la propria identità con un documento di riconoscimento. È quello che sta succedendo in queste ore visto il numero di segnalazioni e reclami che si sollevano da più parti.

venerdì 5 novembre 2010

USA Network program rewards loyal viewers

USA Network has launched a loyalty program called “Character Rewards.” The cable TV network's viewers can earn and redeem points for gift cards and show-branded merchandise through the Web.

USA is using e-mail, social media and TV ads to market the program, which was created by the network's in-house marketing team.

The debut of Character Rewards is being tied to the July 14 season premiere of the series Psych. The show's fans will be able to accrue points at ClubPsych.com by watching videos, playing games and reposting content to Facebook and Twitter. The website is scheduled to launch July 13.

This week, viewers will be able to redeem points for virtual Psych-related goods. Starting next week, they can spend use their points toward gift cards for major retailers or Psych T-shirts, mugs, bobbleheads and other items.

Character Rewards' goals include encouraging loyal fans to act as ambassadors for shows through Twitter and Facebook and to steer viewers to USA's website, said Jesse Redniss, the network's vice president of digital.

“Some users will come and watch a lot of the video or play some of the games but not really know how deep the overall site offerings can really be,” Redniss said. “So this is a way to really reel them in and tie them to a path in which they can go watch a video, then go play a game, then pick a trivia, participate in a chat, so they can really feel the 360-offering that USA can do across all the digital mediums.”

Redniss added that the network plans to extend the program to all of its series over the next year.

“We're using Psych to launch it,” he said. “The fans of Psych are so rabid. We've got over 600,000 Psych fans on Facebook alone. And they seem to be extremely interactive and they like this kind of content. So we're going to be rolling this out to pretty much all of our properties over the next 12 months.”

USA is spreading the word about Club Psych by e-mailing users in its database, as well as those in the databases of its sister NBC Universal networks. USA also is utilizing Facebook and Twitter.

mercoledì 7 luglio 2010

Futurama prende in giro Apple, iPhone e Twitter

Futurama prende in giro Apple, iPhone e Twitter


Apple, iPhone e Twitter sono talmente popolari da essere spesso oggetto di intere puntate di show televisivi americani. In un recente episodio di Futurama, la serie animata di Matt Groening con il robot Bender, grazie all’eyePhone ed un software chiamato Twitcher, la Mamma cercherà di diffondere il Twit Worm e trasformare tutti in zombi.
Fantastico vedere Fry in fila per comprare il suo eyePhone per 500 $ e sentirsi dire dal commesso: “Non puoi cambiare operatore, la batteria non dura tanto e la ricezione non è buona”. Ma a nulla servono le sue parole…
Tre clip dopo il salto.

FuturamaThursdays 10pm / 9c
The Twit Worm
www.comedycentral.com
Futurama New EpisodesFuturama New EpisodesIt's Always Sunny in Philadelphia





FuturamaThursdays 10pm / 9c
Twit Meter Tie
www.comedycentral.com
Futurama New EpisodesFuturama New EpisodesIt's Always Sunny in Philadelphia

viddler.com

10 cose di cui non parlare più su Twitter

10 cose di cui non parlare più su Twitter
Quali argomenti vanno evitati su Twitter e aggiungerei su tutti i social network? Da chi ci dice cosa sta mangiando a chi pontifica sui social media stessi, passando per chi “se la tira” raccontando della bellissima conferenza alla quale sta prendendo parte, di insopportabili tweet ce ne sono davvero tanti.
Theoatmeal ha provato a stilare una top 10 degli argomenti da evitare su Twitter, riassunti ironicamente nella galleria che vedete insieme a questo post. Siete d’accordo? Ne aggiungereste altri?


10 cose di cui non parlare più su Twitter10 cose di cui non parlare più su Twitter10 cose di cui non parlare più su Twitter10 cose di cui non parlare più su Twitter10 cose di cui non parlare più su Twitter10 cose di cui non parlare più su Twitter

lunedì 5 luglio 2010

I migliori blog e blogger italiani 2010 premiati a Ischia. I vincitori.

Claudio Messora, blogger di Byo Blu, è il vincitore della seconda edizione del Premio Ischia Social Network, nel 2009 denominato “Blog dell’anno”, ma quest’anno ampliato sino a includere informazioni, articoli e news provenienti non solo dalla blogosfera, ma anche da social media come Facebook e Twitter, solo per citare due delle piattaforme più note. Messora è stato premiato per il suo articolo “L’informazione assassina”, pubblicato in occasione del tragico terremoto che ha colpito l’Abruzzo.
Al secondo posto, Carlotta Mismetti Capua, con “La città di Asterix”, il blog su Facebook che racconta la storia vera di quattro ragazzini afghani incontrati su un autobus nel centro di Roma, mentre il Tevere esondava. I quattro piccoli afghani erano arrivati in Italia da Tagab, dopo aver percorso 5000 chilometri a piedi. In terza posizione, invece, Essential News di James Hansen.

A coordinare l’evento è stata Cristina Sivieri Tagliabue, mentre la giuria era composta dai responsabili delle principale testare Internet italiane – Marco Pratellesi per Corriere.it, Anna Masera per LaStampa.it, Giuseppe Smorto per Repubblica.it, Daniele Bellasio per IlSole24Ore.com – dai responsabili delle sezioni on line delle agenzie Ansa e Adnkronos, e dai gestori dei principali aggregatori di social media (Liquida, Wikio e BlogBabel).

I premi per i blogger sono stati assegnati ad autori che si sono distinti durante il 2009 per le migliori news in esclusiva, a seconda di criteri di tempismo (in anticipo rispetto agli altri media), precisione (con approfondimenti e dettagli rispetto all’informazione stessa) e attendibilità (essere ripresi da altri blog, siti Internet e dai media tradizionali). Esclusi i blog singoli o collettivi legati a partiti politici e aziende.

domenica 4 luglio 2010

CLAMOROSO RONALDO: E' DIVENTATO PAPA' Il lieto annuncio ai fan di Facebook e Twitter

Dichiarazione a sorpresa per l'asso di Madeira, che stupisce tutti ed annuncia di essere diventato papà. La notizia è stata rilasciata dallo stesso Cristiano Ronaldo ai fan di Facebook e Twitter, a dir poco impazziti per la notizia. L'identità della madre non verrà comunicata per questioni di privacy, in quanto è lei stessa a preferire l'anonimato.
LE PAROLE DI RONALDO - "Con grande gioia ed emozione vi informo che sono recentemente diventato papà di un bambino. Come d'accordo con la madre, che preferisce mantenere l'anonimato, mio figlio sarà esclusivamente sotto la mia tutela. Chiedo che tutti possano rispettare completamente  la mia privacy (e quella del bambino), almeno per questioni così personali".
A Cristiano Ronaldo vanno le più vive congratulazioni per la sua neo-paternità. Ora iniziamo a capire perché la sua stella non ha brillato al Mondiale in Sudafrica, le distrazioni dall'esterno di certo non sono mancate...
la madre del bambino ed è CR9 a prendere la piena tutela del baby-Ronaldo.

Web: Liquida lancia il primo motore di ricerca specializzato sui Wiki

Liquida, il portale d’informazione user generated del Gruppo Banzai, lancia Wikideep, il primo motore di ricerca specializzato nei Wiki (http://www.wikideep.it). I Wiki sono 'piattaforme' che consentono agli utenti della rete di condividere, immagazzinare e ottimizzare la conoscenza in modo collaborativo. La più conosciuta fra queste è Wikipedia, la più grande enciclopedia collaborativa del mondo. Wikideep indicizza i contenuti dei vari Wiki per offrire agli utenti della Rete un quadro completo, chiaro, immediato e sempre aggiornato dell’intero panorama del contenuto collaborativo, prodotto in Italia. Wikideep colma uno dei punti di debolezza del processo di generazione e condivisione collaborativa di contenuti: la mancanza di un sistema in grado di organizzare, raffinare e valorizzare i risultati di ricerca, creando percorsi di navigazione e collegamenti tra Wiki e rendendo maggiormente fruibile l’enorme mole di informazioni e conoscenze disponibili. Tutto questo è oggi possibile grazie a Wikideep.
 La versione attuale del motore di ricerca indicizza tutti i contenuti provenienti dal bacino di Wikipedia, Wikinotizie, Wikibooks, Wikiquote, in lingua italiana, ma l’obiettivo è di estenderne presto l’applicazione a tutti i Wiki della Rete. Wikipedia rappresenta infatti la base di partenza di un flusso enorme e in continua crescita di informazioni che Wikideep aiuta a strutturare in percorsi di approfondimento che coinvolgono l’utente in una innovativa esperienza di fruizione del sapere. Pio Clemente, Software Engineering di Liquida e ideatore di Wikideep, racconta l’idea alla base del progetto: “Wikideep nasce per offrire all'utente un modo nuovo di esplorare i contenuti dei Wiki, approfondire e scoprire relazioni tra fatti, persone e luoghi. Tutto questo avviene grazie alla possibilità offerta agli utenti di esplorare i contenuti attraverso due dinamiche di navigazione: una navigazione verticale per concetti, tag, temi correlati e link utili,  e quella orizzontale per tipologie di contenuto e categorie editoriali”.


In Wikideep infatti l’interazione con i contenuti di Wikipedia avviene attraverso filtri per tipologia di contenuto - documenti, news, foto, citazioni, libri - e percorsi di navigazione per categorie correlate, tag e link utili. “Con i nuovi servizi offerti da Wikideep, Liquida aggiunge un importante tassello nella sua strategia di diventare punto di riferimento nella valorizzazione dei contenuti generati dagli utenti - sottolinea Andrea Santagata, fondatore di Liquida - andando a coprire l’intero spettro del panorama dello user generated content, potendo spaziare dal microcontent in real time di Twitter, ai video, alle opinioni della blogosfera, al monitoraggio delle conversazioni della Rete, fino all’approfondimento e alla ricchezza di informazione che caratterizza i contenuti del mondo Wiki”. Paolo Ainio, presidente del gruppo Banzai, non nasconde la soddisfazione per il lancio di Wikideep: “Con il supporto offerto a un progetto ambizioso come Wikideep, Banzai si conferma attore chiave nell’incubazione di progetti tecnologici ad alto tasso di innovazione, orientati a organizzare e dare visibilità all’enorme valore informativo e di approfondimento dei contenuti generati dagli utenti”.
Il 50% dei margini di Wikideep verranno devoluti da Banzai alla Wikimedia Foundation per sostenere la sua attività. Per l’autunno di quest’anno è inoltre previsto il lancio di Wikideep anche nella versione internazionale per la lingua inglese.