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domenica 13 ottobre 2013

Perché un’azienda non dovrebbe usare Pinterest




Posto che sono una grande fan di Pinterest dal punto di vista personale e ne riconosco i vantaggi, i benefici ed il contributo che esso può dare ad una strategia di social media marketing, devo (e voglio) riconoscere che non tutte le aziende o i brand sono adatti all’apertura di un account o meglio di una pagina Pinterest, soprattutto per la necessità di ottimizzare il lavoro e il tempo, scegliendo di percorre la strada della qualità e non della quantitàEsistono decine di buoni motivi per cui usare Pinterest con l’apertura di un account o di una pagina business, ma esistono a mio parere anche delle valide ragioni per cui certe categorie di business non dovrebbero farlo.
Eccone alcune, con degli spunti di riflessione per chi intende usare Pinterest per il proprio business: 
Scegli i canali giusti. se hai deciso di adottare una strategia di social media marketing, devi scegliere i canali più adatti a veicolare il tuo messaggio: non tutti i social networks e i social media in generale lo sono per ogni settore merceologico. Una scelta oculata permette di ottimizzare qualitativamente e quantitativamente la tua strategia di social media marketing; 
Qual è il tuo target. Pinterest conta 70 milioni di utenti unici ed è diventato un vero e proprio fenomeno social, ma le donne rappresentano l’80% di questi; perciò se la tua azienda ha un target prettamente maschile, forse aprire una pagina business su Pinterest non è una mossa vincente; 
Qual è il tuo business. Pinterest è un social network che per sua natura (creato per la condivisione di immagini e video) è particolarmente adatto a settori come l’arredamento, il design, l’artigianato, il food, il cooking, la bellezza, il fitness, la moda, ecc., campi in cui l’immagine è tutto; per contro, è sconsigliabile usare Pinterest se appartieni a settori in cui non puoi o non vuoi basare le tue strategie di comunicazione sull’immagine; 
Se usi Pinterest, devi repinnare. La natura di Pinterest e la sua forza sono la possibilità di interagire per immagini con altri utenti, costruendo colorate board tematiche, pinnando immagini e soprattutto repinnando immagini altrui. In questo modo si crea un mondo di contaminazioni reciproche, ci si fa conoscere e si fanno pubbliche relazioni. Se decidi di aprire una pagina Pinterest, non è “socialmente” produttivo creare delle mere gallerie fotografiche in cui caricare foto dei tuoi prodotti o della tua azienda, rimanendo sterilmente staccato dal mondo contagioso; 
Se non repinni, avrai pochi followers. Se usi Pinterest come mera vetrina espositiva dei tuoi prodotti o del tuo brand ignorando i vantaggi del repin non guadagnerai una folta base di followers (a meno che tu non sia un’azienda di fama mondiale); 
Sii un utente attivo. Una volta aperto ed ottimizzato un account su Pinterest (o una pagina), questo va curato, gestito e nutrito con costanza (come in ogni altro social network): non c’è niente di peggio che vedere delle pagine prive di vita da mesi; 
Integra Pinterest con altri Social Network, come Facebook e Twitter ed inserisci il “Pin it button” nel tuo sito, in modo da far sapere agli utenti la tua presenza nel social network, incoraggiarli a cliccare e repinnare le tue immagini nelle loro board Pinterest. Pinterest è un meraviglioso mondo aperto e contagioso: se lo privi il tuo account della condivisione, lo privi di vita “sociale”. 



In conclusione Pinterest è un social network favoloso, un universo patinato di ispirazioni, visioni e contaminazioni che fornisce importanti strumenti per implementare una strategia di social media marketing.

Per molti settori, ma non per tutti.

Ho dimenticato qualcosa? Se avete altri spunti di riflessione scriveteli pure nei commenti qui sotto!

venerdì 13 luglio 2012

Want: un nuovo tasto in arrivo per Facebook?


Una nuova indiscrezione emerge dal mondo di Facebook. A rivelarla è stato Tom Waddington, sviluppatore del sito “Cut Out + Keep“. Tom avrebbe scoperto all’interno della lista Social Plugin, oltre ai tasti ormai familiari “Like” e “Subscribe“, il bottone “Want“. Pulsante dopo poco misteriosamente scomparso dalla lista Plugin.

Questa nuova funzione avrebbe il compito di mostrare agli utenti del social, quali sono gli articoli che desideriamo acquistare. Il programmatore ha anche osservato che il tasto in questione potrà essere utilizzato esclusivamente sui progetti Open Graph contrassegnati dal tag “prodotti“.

Nuove propettive di comunicazione quindi, che potrebbero consentire ai varibrand una migliore conoscenza del mercato, oltre che una maggiore esposizione dei loro articoli all’interno del mondo dei social.

Tom Waddington ha aggiunto, inoltre, che se Facebook desse la possibilità di mostrare sulle sue brand page le specifiche di un prodotto, come ad esempio il codice numerico ISBN che identifica in modo univoco l’edizione di un libro, o anche il prezzo del prodotto, questa nuova funzionalità potrebbe avere un impatto non indifferente nel mondo dell’e-commerce. Il tasto Like viene già riconosciuto dai brand come sinonimo di apprezzamento verso un determinato articolo, ma il tasto Want espliciterebbe il desiderio dell’utente di acquistarlo effettivamente.

Facebook al momento preferisce non sbottonarsi sui rumors che circolano sul web, e liquida la cosa con un diplomatico “testiamo continuamente nuove featuresper la piattaforma social“.Credete che possa essere utile esprimere la volontà di comperare un prodotto all’interno dei social network? Diteci cosa ne pensate nei commenti!

lunedì 4 giugno 2012

Gli utenti Facebook e la pubblicità

Facebook è oggi una società per azioni e gli utenti hanno maggiori probabilità di interagire con i contenuti dei brand sul sito non per la pubblicità.

Nel gennaio 2012, il 44% degli utenti Internet in tutto il mondo hanno detto che non hanno mai cliccato sugli annunci sponsorizzati o elenchi su Facebook. 17% ha detto che non ha mai "like" per i marchi e le aziende su Facebook.

Un quarto degli utenti (26%) ha detto che hanno cliccato tante volte e il 9% ha risposto regolarmente. Nel mese di febbraio, Facebook riporta che ogni settimana, solo il 16% dei fan di una società vedrà un post del marchio in entrambi i loro feed di notizie o sul lato destro della home page.

Facebook ha lanciato Reach Generator e garantisce che il 50% dei fan vedrà visualizzato un messaggio del marchio ogni settimana. Reach Generator incoraggia le imprese a spendere soldi con il sito, piuttosto che basarsi su brand content non retribuiti per raggiungere gli utenti.





mercoledì 5 gennaio 2011

Facebook ADS e SAAB Automobili

Qualche giorno fa discutemmo della campagna Facebook ADS di SEAT (auto) esprimendo alcuni pareri riguardo eventuali ottimizzazioni.

Dopo qualche giorno ho notato una campagna della SAAB (auto). Saab e Seat sono due importanti brand del settore automobilistico. Immagino che l'obiettivo della loro strategia su Facebook possa esser simile: coinvolgere e stabilire una connessione con clienti acquisiti e potenziali.

Facebook ADS rappresenta una delle strategie utili a tal fine. Nel caso di Seat ho rilevato una scarsa pertinenza dell'annuncio con il contenuto della pagina di atterraggio (landing tab) della pagina fan e l'ho considerato un grosso errore: l'annuncio promuoveva in particolare un contenuto non presente sulla pagina fan dopo il click.

A questo va aggiunto che la landing tab non invitava in alcun modo i visitatori a diventare fan e quindi stabilire una connessione.

Ecco invece cosa visualizza chi atterra sulla pagina fan SAAB.
La strategia (ed il processo di intercettazione e connessione con gli utenti) messa in atto da SAAB mi sembra lineare e pulita (a differenza di Seat).

L'annuncio di SAAB è pertinente con la pagina di atterraggio che si presenta agli utenti dopo il click. L'annuncio stesso invita a cliccare ed in seguito connettersi alla pagina fan:"click here and like Saab on Facebook".

L'unico "neo" dell'annuncio di SAAB è probabilmente l'immagine... a mio parere poco emozionante.

L'obiettivo della pagina fan di Saab è palese: punta ad invogliare gli utenti a connettersi alla pagina e, come sai, passare parola anche in maniera automatica.

Nel modulo 2 del corso abbiamo ampiamente trattato le dinamiche di comunicazione di Facebook e sai che un solo click su un annuncio potrebbe procurare 1 o più fan, dato che chi diventa fan passa parola in maniera automatica ai propri amici innescando un ciclo che si autoalimenta.

Alcuni amici potrebbero esser incuriositi da tale azione, visitare la pagina, visualizzare la landing tab e diventare a loro volta fan.

Invece la campagna Facebook ADS di Seat non presenta tali caratteristiche e probabilmente beneficia meno delle reali potenzialità di Facebook legate soprattutto al passaparola tra utenti.