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giovedì 23 febbraio 2012

Article marketing

Graduatoria per pubblicare i contenuti in questi portali e comunemente li suddivido in due fasce.

1 fascia:
http://www.a-zeta.it/salastampa/index.php
http://www.salserocafe.com/
http://www.fastpopularity.com/
http://www.joy.it/
http://www.seoguru.it/article-marketing/
http://www.comunicati-stampa.net/
http://www.articlemarketing.biz/
http://www.quicknews.it/

2 fascia:
http://www.fullpress.it/
http://www.giorgiotave.it/forum/comunicati-stampa/
http://www.recensito.org/
http://www.comunicati-stampa.ws/
http://www.comunicati-stampa.eu/
http://www.comunicatistampa24.com/
http://www.ilviaggio.org/
http://www.article-marketing.it/
http://www.wazit.it/
http://www.buzzmagazine.it/

Strumenti Utili
Uno strumento davvero utile per la pubblicazione di articoli e comunicati (la lista a breve) in modo molto veloce è sicuramente ScribeFire che permette di postare direttamente tramite il browser (sotto forma di plugin) sui vari siti basati su WordPress, Blogger, TypePad, Windows Live Spaces, Tumblr, Posterous, Xanga, LiveJournal, o che supportano MetaWeblog o MovableType API.

mercoledì 8 febbraio 2012

Pertinenza di contenuti e keyword density

Per poter fornire il maggior numero di informazioni riguardante una o più parole ricercate, il motore di ricerca valuta il numero di volte in cui queste sono ripetute all’interno dei testi di una pagina (keyword density). Precisiamo che lo spider, detto anche Googlebot, è in grado di leggere e quindi indicizzare i testi in html e non contenuti multimediali quali animazioni flash, video, immagini, ecc...
Logica della Keyword density : e’ normale che se cerco la parola "mela", un sito che al suo interno contiene questa parola ripetuta più volte presumibilmente ne parlerà in maniera più approfondita rispetto ad un altro in cui questa parola è presente una sola volta. Lo stesso vale per ricerche più complesse come per esempio "come coltivare una mela". In questo caso il motore di ricerca eseguirà il match delle 4 parole ricercandole tra le pagine indicizzate e premiando presumibilmente quelle che riportano fra i contenuti la ripetizione delle parole stesse.
Data la semplicità del principio di ripetizione delle parole, Google ha messo in atto una serie di strumenti di prevenzione volti ad evitare che i testi vengano conditi con ripetizioni esagerate al solo scopo di migliorare il posizionamento su listato organico. Vediamone alcuni qui di seguito.
Qualità del testo: per poter avere buone possibilità di uscita sui motori di ricerca, una pagina web deve necessariamente seguire il principio della keyword density, ma deve anche risultare leggibile agli occhi dell’utente finale. Per garantire tale condizione Google valuta oltre alla quantità anche la qualità delle parole contenute nel testo. Pone ad esempio un limite alla keyword density di ogni pagina, oltre il quale reputa la ripetizione di una o più parole come puro escamotage di galleggiamento penalizzandola nel ranking o in casi limite rimuovendola totalmente dall’indice. La percentuale di keyword density oltre il quale un testo rischia di essere penalizzato viene indicato da più esperti SEO nel 5% del totale del testo. Questa soglia non è comunque un valore assoluto ma una stima empirica, né mai esponenti di Google l’hanno confermata o smentita.
Per chiudere l’argomento keyword density, possiamo anche affermare che in caso di ricerche specifiche con match di più parole, la vicinanza di queste all’interno del testo conta molto di più della loro ripetizione in periodi slegati del testo. Per tale motivo in una ricerca del tipo "come coltivare una mela" un testo che contenga il match esatto una sola volta avrà presumibilmente un posizionamento migliore rispetto ad un altro che ne ripete le singole parole più volte ma in frasi diverse.

Bold e colore dei testi
Navigando su internet vi sarà di certo capitato di imbattervi in siti con testi in grassetto. Questo perché, così come per un lettore, l’evidenziazione di una parola ne accentua l’importanza rispetto al resto del testo anche agli occhi dei motori di ricerca. E’ per questo importante per un testo con intenti di indicizzazione enfatizzare le parole per cui si vorrebbe uscire su Google. Ultimamente comunque pare che questo escamotage sia stato "decifrato" dai motori di ricerca che ne hanno mitigato gli effetti positivi e addirittura, testi eccessivamente nerettati potrebbero subire penalizzazioni sul listato.
Un’altra tecnica di SEO "puro" utilizzato in passato era la creazione di testi con lo stesso font dello sfondo pagina con l'obiettivo di renderli invisibili agli occhi dell'utente ma non a quelli dello spider che come sappiamo decodifica l'html. L’utilità di tale escamotage era naturalmente quella di poter inserire testi sovra ottimizzati senza doversi preoccupare della leggibilità. Dopo poco tempo però questo trucco è stato scoperto e pare che i Googlebot analizzino il grado di contrasto dei font pagina/css e del testo penalizzandone l’indicizzazione se ritenuti troppo simili.

Frequenza di rimbalzo e tempo medio sul sito
Per coloro che hanno dimestichezza con il programma di statistiche Google Analytics il termine frequenza di rimbalzo non è un mistero. Si tratta di quella percentuale di visite effettuate da utenti che entrano in una pagina e ne "fuggono" in poco tempo ritenendone i contenuti poco interessanti o non soddisfacenti i termini di ricerca.
L’algoritmo di Google è infatti intelligente ma non infallibile, è quindi plausibile che un sito risulti (involontariamente) ben posizionato per parole chiave le cui argomentazioni ed il cui intento sia diverso da quello degli utenti finali. O ancora può capitare che pagine (volontariamente) sovraottimizzate attraverso escamotage SEO, riescano a superare i parametri di qualità di Google, camuffando magari una pagina con intenti commerciali da pagina informativa. L’utente finale di internet medio, è abituato ormai ad una fruizione dei contenuti rapida e puntuale e difficilmente resta in una pagina i cui contenuti non hanno nulla a che fare con la propria ricerca. A questo punto Google sfrutta il comportamento dell’utente finale per andare a compensare le proprie mancanze e se la frequenza di rimbalzo di una pagina è elevata ed il tempo medio visita molto basso ne penalizza il posizionamento a favore di altre più attinenti.
Peso specifico di una pagina
E’ cosa risaputa che gli spider riescono a leggere un numero limitato di informazioni per pagina attraverso l’interpretazione dell’html. E’ dunque importante fare in modo che la pagina web venga alleggerita e in qualche modo ripulita di contenuti inutili e che il codice sia il più scarno possibile.
Dato che, come già detto lo spider non riesce ad interpretare i contenuti di un immagine o di un video è importante cercare di ridurne il peso il più possibile prima della messa online, esistono svariati software in grado di ottimizzare un’immagine per il web comprimendo la dimensione senza perdere troppo nella risoluzione.
Un sito con pagine leggere, magari appoggiate ad un server veloce e potente, consentirà inoltre una più rapida apertura e visualizzazione sul browser delle pagine stesse. E' infatti noto che l'utilizzatore medio di internet (abituato ad avere tutto e subito!!) sia "poco tollerante" verso i rallentamenti di visualizzazione dei contenuti ed è provato che quasi l'80% degli utenti chiude una pagina se questa non viene correttamente caricata entro 5 secondi!!! Un sito con queste scarse performance rischia dunque di avere un elevatissima frequenza di rimbalzo, con riflessi negativi sul posizionamento.
Altro aspetto importante e data la costante espansione e diffusione negli ultimi anni, oseremmo dire fondamentale, è la navigabilità del sito da telefoni cellulari di nuova generazione e palmari. Tali apparecchiature, non essendo dotate di memorie o applicazioni web performanti faticano a caricare contenuti di dimensioni elevate e una delle ultime modifiche all'algoritmo di Google pare sia stata apportata proprio per "premiare" nel posizionamento quei siti con pagine leggere facilmente navigabili o dotati di apposita interfaccia di navigazione per palmari.

I meta tag
I meta tag sono dati inseriti nel linguaggio html e non visibili dall’utente se non proprio attraverso la visualizzazione della sorgente della pagina. Si trovano nel campo Head (all’inizio del metalinguaggio della pagina) e servono prevalentemente a fornire informazioni ai motori di ricerca. Si suddividono in 3 segmenti Title (titolo), Description (descrizione) e keywords (parole chiave) e la loro importanza è da sempre oggetto di discussione fra i web master e gli esperti SEO.
In effetti in passato, dato l’elevato numero di siti in flash e le performance limitate degli spider, i meta tag erano davvero fondamentali ai fini dell’indicizzazione.
Ad oggi la loro importanza è decisamente inferiore per tre motivi:
La cattiva abitudine di alcuni web master di sovraccaricare di informazioni i meta dati, con titoli lunghissimi e/o elenchi di parole chiave infiniti con inserimento anche di parole non del tutto pertinenti con il contenuto della pagina stessa. Ad oggi tali operazioni rischiano in realtà di risultare controproducenti in quanto i motori di ricerca possono ritenerle come semplici escamotage di galleggiamento.
Il miglioramento delle prestazioni degli algoritmi di ricerca che riescono ad indicizzare molti più contenuti e a valutare ogni pagina non solo secondo i suoi contenuti ma anche sulla base di altri criteri quali la credibilità e popolarità del sito che la contiene (più avanti parleremo anche di Page Rank e Link Popularity)
La sempre maggiore importanza di siti dinamici quali blog, social network e forum in cui l’utente genera nuove pagine agendo direttamente su front-end senza interagire con il metalinguaggio e senza la necessità che ne conosca lo sviluppo.
Ma adesso valutiamo i meta tag uno per uno:

Title - il titolo è senza dubbio il più importante dei tre. Definisce in maniera inequivocabile l’argomento che viene trattato all’interno della pagina e viene visualizzato come prima riga linkabile sul listato organico del motore di ricerca. Dal punto di vista dell’indicizzazione è importante che ogni pagina di un sito abbia il proprio titolo basato sul focus.
Data l’importanza di questo elemento molti webmaster tendono a creare titoli molto lunghi ed in carattere maiuscolo. C’è da precisare a tal proposito che non abbiamo elementi per affermare che un titolo in maiuscolo sia meglio indicizzato di un altro in carattere minuscolo, possiamo però consigliare di evitare congiunzioni, virgole o parole inutili all’interno del titolo che deve rappresentare davvero una semplice anticipazione dell’argomento trattato.

Lunghezza massima consigliata: 60 battute compresi gli spazi

Description - Come dice la parola stessa, la descrizione pagina è un piccolo riassunto delle argomentazioni presenti nella pagina. Come per gli altri meta tag, ai fini dell’indicizzazione è importante che ogni pagina del sito sia dotata di descrizione propria e puntuale. Il suo sviluppo deve assolutamente essere coerente con i testi presenti nella pagina sia nella misura della quantità che della qualità delle parole da utilizzare.
Lunghezza massima consigliata: 160 battute compresi gli spazi
Keywords - le parole chiave sono oggetto di enormi discussioni. Si tratta di un elenco di parole o match di parole separate da una virgola. In passato (e ancora oggi per i webmaster meno esperti) si tendeva a "caricare" questo elenco con tutte quelle parole per cui si desiderava essere presenti sui motori di ricerca.
Se effettivamente in passato potevano giocare un ruolo rilevante nel posizionamento di un sito, da ormai svariati anni il campo keyword, se mal ponderato può rappresentare più un danno che un vantaggio. Così come per la description, consigliamo dunque di inserire un numero di parole chiave coerente con i testi sia per quantità che per qualità evitando la ripetizione esagerata di uno stesso termine.

Link popularity
Uno dei più importanti criteri di valutazione dei siti web ai fini del posizionamento nelle serp e che ha rappresentato un punto di forza per Google è la link popularity, ossia il numero di link presenti nel web che rimandano ad un determinato sito internet. Scandagliando migliaia di pagine al giorno, i Googlebot sono in grado di riconoscere e memorizzare anche il numero esatto di link attivi preseti su internet ed il loro percorso fino a quella che viene definita "landing page" (pagina di atterraggio) cui i link in questione rimandano.
Un po’ come nella vita reale avere una certa reputazione rende più semplice e automatica la visibilità, allo stesso modo se un sito viene menzionato spesso su altri siti presumibilmente significa che i suoi contenuti vengono considerati attendibili ed interessanti. Per i neofiti di internet segnaliamo che esistono parecchi siti o network di siti che offrono la vendita e/o lo scambio gratuito di link (pratica forse più "democratica"), volti a rendere maggiore la reputazione online.
Come spesso accade però, ogni volta che un meccanismo di valutazione di Google viene decifrato dagli esperti SEO, questi alza "l’asticella" di difficoltà o meglio ancora lavora su sé stesso per rendere i risultati su listato organico il meno influenzabili possibile da operazioni di ottimizzazione.
A tal proposito Google è oggi in grado di valutare non solo la quantità di link in entrata in un sito ma anche e soprattutto la loro qualità. Se infatti il solo numero fosse sufficiente a guadagnare posizioni su Google sarebbe abbastanza semplice acquistare e scambiare un numero elevato di link. E’ invece molto più importante avere link "mirati" magari da siti o portali settoriali che trattano argomenti simili alla landing page. La coerenza tra il sito di partenza e quello di destinazione è estremamente importante ed il beneficio che si può ottenere, soprattutto da un link testuale può fare la differenza. Per link testuale si intende un link formato da una parola cliccabile che riassume il contenuto di quella che sarà la landing page del sito di destinazione; per fare un esempio pratico possiamo riferirci nuovamente ad una pagina che tratta il tema: "Come coltivare una mela". In questo caso sarebbe assolutamente meglio avere un link nominato come coltivare una mela su un portale tematico sull’agricoltura che 20 link generici su siti che trattano argomenti che nulla hanno a che fare con la coltivazione delle mele.
Oltre alla pertinenza dei temi trattati è importante che il sito da cui "parte" il link sia in possesso di un buon Page Rank (concetto che verrà spiegato di seguito). Tanto maggiore è il Page Rank della pagina fonte quanto maggiore è il "peso specifico" che Google attribuisce al link. Un po’ come per il mondo giornalistico, la credibilità della fonte rappresenta una sorta di garanzia sull’attendibilità e sulla veridicità delle informazioni veicolate.
Soprattutto per siti di nuova costruzione, la presenza di un numero elevato di link in ingresso (magari poco coerenti con i contenuti delle pagine) può essere valutato da Google come un mero trucco di galleggiamento con il serio rischio di rimozione dall’indice del sito.

Prima di passare all’analisi del Page Rank, desideriamo fare una breve considerazione sui link interni ad un sito. Così come per i links da altri siti web, anche il collegamento con links testuali fra 2 o più pagine di uno stesso sito può aiutare a "veicolare" lo spider verso notizie nuove o di maggiore interesse. Dato che la Home Page è in genere la pagina più anziana di un sito e con il maggiore Page rank, ogni volta che viene aperta o aggiornata una nuova sezione è buona regola linkarla proprio in Home.

Google PageRank
Strettamente legato al concetto di link popularity è quello di  PageRank (letteralmente rango della pagina) termine la cui proprietà intellettuale appartiene a Google.
Il PageRank è un algoritmo di analisi delle pagine web che consente di stabilirne l’importanza da un punto di vista oggettivo, sulla base di una verifica quantitativa e qualitativa dei link verso di essa.
A seguito di tale analisi l’algoritmo definisce ed assegna ad ogni pagina un voto da 0 a 10, anche se solo pochissimi siti al mondo riescono ad ottenere 10/10 (Facebook è da poco tra questi).
Acquisire PageRank significa migliorare la propria reputazione online ed aumentare sensibilmente la possibilità di uscita fra le prime posizioni delle serp. Purtroppo non esistono tecniche per il miglioramento di tale valore in tempi rapidi, soprattutto per siti di nuova costruzione (a meno di rari casi di successo.. vedi Facebook), la scalata al PageRank deve essere graduale e soprattutto basata su un vero e proprio lavoro di qualità dei contenuti. L’acquisto o lo scambio di links può essere utile in tal senso, soprattutto se questi provengono da siti già con elevato PageRank, ma la differenza significativa sta nel riuscire a fornire, attraverso il proprio sito, informazioni e/o servizi davvero interessanti per il maggior numero di utenti possibili, la migliore pubblicità (come sempre) a quel punto sarà il passaparola. Infine, l’inserimento di un elevato numero di link in ingresso per un nuovo sito può risultare controproducente.

lunedì 23 maggio 2011

Pagina Fan: Ho clienti in 10 paesi diversi! Come faccio?

... non è banale

Da tempo si discute di come le aziende con clienti sparsi in tutto il mondo dovrebbero gestire la comunicazione sulla pagina fan e soprattutto se è necessario creare più pagine fan (una per ogni lingua/paese).

Creare e gestire più pagine fan per la stessa azienda può rivelarsi un lavoro duro ed incrementare i costi in termini di tempo e risorse impiegate. Nonostante ciò, per alcune importanti multinazionali non c’è scelta.

Non hanno scelta soprattutto quelle aziende con milioni di fan sparsi in tutto il modo, con sedi e personale dedicato in ogni paese, le cui pagine fan presentano importanti volumi giornalieri di contenuti ed interazioni.

Le PMI invece possono gestire in maniera abbastanza efficace una sola pagina. Le piccole/medie imprese, con clienti residenti in diversi paesi, operano soprattutto nel settore turistico.

Sull’unica pagina fan scrivo in inglese, italiano, francese, … ? Questa era una delle domande più frequenti tra gli operatori turistici. Oggi è però possibile indirizzare (e quindi far visualizzare) i singoli stati, foto e link a target di potenziali clienti definiti in base alla residenza e lingua parlata (così com’era possibile fare da tempo con gli “aggiornamenti”), come spiegato da Facebook in questa pagina.
 
Chi utilizza Facebook ADS troverà questa funzione familiare, dato che è possibile da sempre profilare il target delle inserzioni in base a paese di residenza e lingua parlata.

Chi gestisce la pagina fan può quindi tradurre il medesimo contenuto in più lingue e far visualizzare ad ogni fan la versione scritta nella propria lingua, senza costringerlo a leggere anche le altre (spesso incomprensibili). Contenuti pubblicati in lingue differenti e visibili a tutti potrebbero generare confusione, provocando un incremento del tasso di abbandono della pagina.

Se il problema della pubblicazione di contenuti in lingue differenti sembra esser risolto, purtroppo non lo è il problema della landing tab.

Se infatti la nostra pagina fan è dotata di pagina di benvenuto personalizzata, tuttora non possiamo presentare diverse pagine di benvenuto in base alla residenza e lingua parlata dall’utente per tramite delle funzioni del pannello amministrazione (può farlo però un programmatore direttamente nen codice del tab iframe). In altre parole tutti visualizzeranno la medesima pagina e quindi il medesimo testo scritto in lingua… quale?

Speriamo che in futuro Facebook introduca una opzione accessibile a tutti che permetta di gestire i tab personalizzati così come i contenuti, e cioè dando il benvenuto agli italiani in italiano, agli inglesi in inglese, ai tedeschi in tedesco, etc.

Se ti va di condividere la tua esperienza utilizza pure i commenti. Grazie

domenica 6 febbraio 2011

White hat SEO

Un white hat seo è un posizionatore che utilizza tecniche lecite per scalare le serp.

Le tecniche pulite del seo (white hat seo)


Parliamo di quali tecniche lecite utilizza un seo per migliorare il posizionamento di un sito.

  • Buon utilizzo del codice: l’uso di una struttura semantica permette sia agli utenti che ai motori di ricerca di capire meglio e valorizzare una pagina web.
  • Contenuti di qualità: “content is king“, il contenuto di un sito è importante e fondamentale. Un sito è informazione e senza testi di qualità non si fa informazione.
  • Quantità dei contenuti: non è sufficiente scrivere poche pagine su un argomento. L’argomento di un sito va ampliato producendo testi informativi che ne rafforzeranno la tematica.
  • Keyword density: dosare bene le parole chiave all’interno del testo. Un buon testo deve contenere la giusta dose di parole chiave attinenti al tema del sito.
  • Link building: ricercare ed ottenere backlink attraverso l’inserimento del sito nelle directory, l’utilizzo dell’article marketing, lo scambio link.
Questi concetti saranno spiegati ed ampliati in seguito.

Cos'è l' ottimizzazione di un sito web?

Per OTTIMIZZAZIONE DI UN SITO WEB (SEO) si intende quel processo indispensabile grazie al quale si rende “appetibile” ai motori di ricerca un sito web indipendentemente da qualunque linguaggio (HyperText Markup Language) sia stato usato per crealrlo, o su quale piattaforma esso sia stato creato.

Il servizio di ottimizzazione di un sito è un processo continuo che si sviluppa e si modifica in base a quelli che sono i motori di ricerca ed ai loro cambiamenti nel tempo. In inglese viene definito S.E.O. e vuol dire Search Engine Optimization, comprende tutta una serie di operazioni da effettuare alle pagine alle quali vogliamo dare maggiore visibilità ed è strettamente correlato al sito web che si vuole ottimizzare.

Un sito web ben ottimizzato è altamente visibile dai motori di ricerca, è in grado di procurare visite e quindi introiti se si parla di siti web prettamente commerciali.

Generalmente si opera in tre fasi:
  1. Analisi della struttura e delle pagine dell' intero sito web.
  2. Modifica dell' intero sito web.
  3. Analisi, mantenimento e miglioramento dei risultati ottenuti.
Nella fase di analisi si studiano l’intera struttura e le singole pagine del sito web da ottimizzare, il linguaggio di Markup usato, i contenuti, l’accessibilità delle pagine stesse; si valutano insomma tutti i parametri del sito e delle singole pagine web.

Successivamente si passa alla modifica di tutti questi parametri analizzati definendo keywords specifiche per ogni pagina che saranno strettamente messe in relazione con i contenuti, si ottimizzano i contenuti stessi e generalmente se ne aggiungono di nuovi.

In ultima fase, dopo effettuata L’INDICIZZAZIONE del sito si agisce costantemente sul monitoraggio dei risultati ottenuti operando in base a quelle che sono le logiche di analisi dei motori di ricerca e delle loro evoluzioni.

sabato 29 gennaio 2011

L’importanza della redazione di testi ottimizzati per i siti web


La redazione di testi per siti web è sempre più importante nel mondo di internet. All’interno dei siti, infatti, i contenuti sono fondamentali: soltanto offrendo agli utenti e internauti contenuti interessanti, tematici e costantemente aggiornati, sarà possibile fidelizzarli, indurli a visitare costantemente (e con un tempo di permanenza apprezzabile) e trasformarli nel tempo in possibili clienti. Questa è, tra l’altro, una delle regole d’oro del web marketingvisibilità ottimizzazione che si trasformano in ritorno sull’investimento effettuato.
La redazione di testi ottimizzati per siti web (o pubblicitari) richiede, oltre all’abilità di scrittura, tecniche particolari che permettano ai lettori di individuare (tramite l’uso di grassetti, corsivi, ecc..) i contenuti che più gli interessano e, soprattutto, determinate parole e frasi chiave finalizzate all’indicizzazione del sito (o siti) web.
Inoltre, un esperto in copywriting (il copywriter, per l’appunto) è essenziale nelle comunicazioni di marketing e pubblicitarie (ad esempio per la redazione di newsletter e brochure), poiché conosce quali parole e tono usare per emozionare e convincere l’utente finale. Idem dicasi per un qualsivoglia servizio di news ed eventi, altrettanto importanti in quest’ottica.
Sei le regole fondamentali a cui un copywriter deve attenersi per la redazione testi pubblicitari e non: conoscenza perfetta di grammatica e sintassi; utilizzo di diverse tecniche di scrittura -divulgativa, retorica, scientifica, ecc… e lessici; creatività e buon gusto; adeguamento dello stile rispetto al media utilizzato (tv, web, radio, editoria, stampa); ampia formazione culturale; approfondita conoscenza di società e attualità.