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giovedì 1 marzo 2012

Ottimizzare una pagina web

Ottimizzare una pagina web, affinché si posizioni tra i primi risultati per specifiche chiavi di ricerca, è un’attività complessa che può dare grandi soddisfazioni, facendo aumentare visite ed entrate, ma riserva non poche insidie.
L’attività di SEO deve tenere conto di numerosi fattori interni ed esterni al sito web, e richiede quindi competenze piuttosto diversificate, tuttavia un’ottimizzazione di base è quasi alla portata di tutti e, leggendo il molto materiale disponibile in rete potrete con facilità individuare alcuni dei fattori più importanti per effettuarla con buoni risultati.
Esistono però errori molto comuni che possono vanificare il vostro lavoro di ottimizzazione, vediamone rapidamente alcuni, così da prestarvi particolare attenzione.
Ottimizzate la vostra pagina per una sola seywords o key phrases, se volete posizionarvi per più parole chiave create più pagine, inserirle tutte in una sola pagina è un errore comune che vi fa disperdere forze e ranking.
Usate dei buoni anchor text per i vostri link, sia nel caso linkiate pagine del vostro sito, sia nell’attività di link building esterna al sito che è uno degli aspetti più rilevanti nel suo posizionamento.
Linkare le vostre pagine da siti di bassa qualità e con anchor text poco significativi è un errore che non dovete commettere, meglio pochi link con anchor text precisi, in cui indicherete le key con cui volete posizionarvi.
Infine un altro errore molto comune è sottovalutare l’importanza di una pagina veloce, evitate quindi immagini troppo pesanti e orpelli grafici che rallentano la velocità di caricamento del vostro sito, puntate invece ad un codice ben scritto, pulito e veloce, che verrà apprezzato sia dai vostri utenti che dai motori di ricerca.

martedì 21 febbraio 2012

Ottimizzazione

"Ottimizzare" i contenuti di un sito significa favorire la sua indicizzazione nei database dei motori e incoraggiare il suo ranking all'interno dei risultati di ricerca.
Un SEO Specialist si occupa quindi di valorizzare i contenuti delle pagine web a partire dal codice attraverso il quale queste sono offerte online, curando ogni aspetto tecnico in grado di incidere sulla valutazione che gli algoritmi dei motori di ricerca faranno dei vari documenti proposti da un sito.
Uno dei primi approcci utili, da questo punto di vista, e' attenersi ai piu' recenti standard per il web codificati dal W3 Consortium, che e' l'organizzazione internazionale che si occupa di realizzare e promuovere "tecnologie che garantiscano l'interoperabilita' (specifiche, linee-guida, software e applicazioni)" con lo scopo di "guidare il World Wide Web fino al massimo del suo potenziale".
In senso lato il W3C si occupa di promuovere Internet come canale principale per lo scambio di informazioni, favorendo, direttamente o indirettamente, il suo ruolo economico nel sistema produttivo come veicolo commerciale per il reperimento di beni e servizi.
Ottimizzare i contenuti di una pagina web non si riduce, comunque, al semplice rispetto formale degli standard web internazionali.
Una cura editoriale complessiva deve coinvolgere i contenuti e la struttura del sito stesso.
In questo senso un webmaster esperto di Search Engine Optimization non puo' sottovalutare i benefici derivanti da alcuni accorgimenti formali apparentemente scontati, alcune di quelle "buone norme" arcinote che, nonostante tutto, vengono spesso accantonate da programmatori e grafici al momento della realizzazione di un sito web.
Un'opportuna formattazione dei testi delle pagine e l'utilizzo di tag che rendano esplicito il loro peso gerarchico all'interno del documento, per esempio.
Lacostruzione di una "struttura" che sia in grado di organizzare le varie pagine di un sito e di valorizzarne le principali sezioni, ordinando i vari documenti e curando nel dettaglio i link che formano la stuttura di navigazione interna.
In ultimo un approccio SEO non puo' non contemplare la stessa redazione dei testi di un sito, e ormai anche il copywriting orientato ai motori di ricerca e' uno degli accorgimenti tra quelli che spesso fanno la differenza tra un sito qualsiasi e un sito di successo.

Ottimizzare contenuti e codice di un sito internet e' una delle principali mansioni di cui puo' occuparsi un SEO specialist ed uno dei fattori da cui non puo' prescindere una seria campagna di posizionamento sui motori di ricerca.

Search Engine Marketing
Parallelamente a questi fattori "on page" esistono altri elementi che infuiscono direttamente sul posizionamento di un sito internet nelle Serp (Search engine report pages), elementi altrettanto fondamentali da cui e' ormai impossibile prescindere.
Fare search engine marketing(S.E.M.) significa incidere su questi fattori "off page", contribuendo in maniera significativa alla visibilita' di un sito internet.

Visibilità' e Link Popularity
Costruire una buona link popularity significa curare la quantita' e la qualita' dei collegamenti ipertestuali che puntano al dominio che si intende promuovere. Questa "pubblicita' attraverso i link" e' fondamentale per stimolare, direttamente o indirettamente, quei flussi di traffico web che sono uno degli obiettivi di una campagna di marketing online rivolta al posizionamento nei motori di ricerca.

Internet Advertising

Oltre alla costruzione di link popularity una delle operazioni di search engine marketing piu' diffuse utilizza canali promozionali a pagamento, come l'acquisto di link Pay Per Click (P.P.C.) attraverso i canali pubblicitari degli stessi motori di ricerca ( come Google Adwords, per esempio) o dei più importanti social network mondiali (come nel caso dei Facebook Ads).
Diverse forme di advertisingpossono contribuire a migliorare il traffico web di un sito, garantendo dosi di visibilita' alternative e complementari a quelle legate alla posizione "organica" dello stesso sito all'interno delle pagine dei risultati delle ricerche.
In questo senso l'Internet Advertising ha frontiere sconfinate, e il mercato e' in continua evoluzione.
Nel campo dei motori di ricerca solo il continuo aggiornamento puo' garantire risultati e successo, dato che quello che andava bene Ieri non e' detto che sia il "non-plus-ultra" dell'Oggi e probabilmente non funzionera' piu' Domani.

Social Media Marketing

Il cosiddetto Web 2.0 ha aperto un ulteriore canale di lavoro per chi si occupa di SEO e di SEM.
I Social Media sono diventati degli enormi bacini di traffico, spesso del tutto alternativi rispetto ai tradizionali motori di ricerca basati su indici ordinati di documenti per lo piu' testuali.
Sfruttare il "web a partecipazione collettiva" per traghettare fette qualificate di questo traffico verso un determinato sito web e' lo scopo di quell'insieme di operazioni di social media marketing che sono ormai parte delle attivita' quotidiane di qualsiasi webmaster.
In questo senso l'ottimizzazione della presenza del brand di un sito all'interno dei principali Social Media e' diventata una mansione del tutto originale, e la S.M.O.(Social Media Optimization) e' la frontiera piu' interessante del web marketing presente e futuro.

L'attitudine al copywriting e la capacita' di intessere pubbliche relazioni sono sempre piu' bagaglio comune tra i professionisti del settore, e il web marketing ha assorbito questo tipo di competenze come requisiti del tutto complementari e paralleli a quelli propriamente tecnici, che rimangono, comunque, di fondamentale importanza da un punto di vista generale.

Fare posizionamento sui motori di ricerca e operare nel web marketing significa tenere conto di tutti i fattori che possono favorire il successo di un sito web e richiede un ampio ventaglio di competenze diverse.
Il continuo sviluppo del media "internet" favorisce lo scambio dei saperi e impone un ininterrotto confronto scientifico a tutti i livelli. In un contesto cosi' orientato al cambiamento le definizioni sfumano sotto il peso delle novità, e anche i confini del linguaggio sono, in qualche modo, oggetto di continue manipolazioni.
I concetti vengono plasmati per aderire alle incessanti riformulazioni teoriche che seguono, di volta in volta, i perentori "cambi di modello" delle forme della comunicazione; sembra che non si arrivera' mai a veri "standard definitivi", e tutto lascia pensare che la 'rivoluzione digitale' sia tutt'altro che conclusa, ma semmai appena cominciata.

domenica 13 marzo 2011

Come non fare un annuncio Facebook ADS

Girovagando giornalmente su Facebook faccio spesso attenzione alle inserzioni FB ADS. Eccone una nell'immagine accanto. Questa inserzione punta alla pagina ufficiale/fan di un B&B.

Anche non conoscendo i risultati di questa inserzione/campagna credo possa esser oggetto di maggiore attenzione ed ottimizzazione. Ecco cosa modificherei:

1. L'immagine. Chi già realizza campagne Facebook ADS sa molto bene che le immagini possono fare la differenza specie in termini di CTR (cioè il rapporto tra il numero di click sull'annuncio ed il numero totale delle visualizzazioni). 

Proprio per questo motivo l'immagine dell'annuncio può svolgere diversi ruoli: Attirare l'attenzione, anticipare il contenuto della pagina, emozionare, etc. L'immagine dell'annuncio che stiamo analizzando risulta esser di difficile comprensione, dato che presenta molto testo per nulla leggibile per via delle dimensioni.

C'è da dire inoltre che l'efficacia di un'immagine si può solo "ipotizzare", proprio come sto facendo io ora (in parte sbagliando). Puoi esser certo dell'efficacia di un'immagine solo confrontandola con altre, e creando quindi due annunci identici ma con due immagini differenti... in altre parole: test.


2. il testo dell'annuncio. Il testo dell'annuncio di esempio mi sembra quello suggerito da Facebook nel tool di creazione degli annunci. Perchè lo cambierei? Innanzitutto perchè non comunica un messaggio specifico e personalizzato. Nel caso ad esempio di un B&B proverei a dare al lettore un'indicazione della "località" in cui si trova... o almeno la regione. Perchè dovrei visitare e cliccare mipiace?

Potremmo anche ipotizzare io non sia in target con questo annuncio ma non mi sembra corretto non conoscendo il tipo di profilazione effettuata.

In generale ragazzi, se volete provare FB ADS senza buttar via denaro dovete fare attenzione ad alcuni dettagli (come sopra) e testare il più possibile. 

Ricorda che molto spesso CTR e costo per click sono INVERSAMENTE proporzionali.

domenica 6 febbraio 2011

Cos'è l' ottimizzazione di un sito web?

Per OTTIMIZZAZIONE DI UN SITO WEB (SEO) si intende quel processo indispensabile grazie al quale si rende “appetibile” ai motori di ricerca un sito web indipendentemente da qualunque linguaggio (HyperText Markup Language) sia stato usato per crealrlo, o su quale piattaforma esso sia stato creato.

Il servizio di ottimizzazione di un sito è un processo continuo che si sviluppa e si modifica in base a quelli che sono i motori di ricerca ed ai loro cambiamenti nel tempo. In inglese viene definito S.E.O. e vuol dire Search Engine Optimization, comprende tutta una serie di operazioni da effettuare alle pagine alle quali vogliamo dare maggiore visibilità ed è strettamente correlato al sito web che si vuole ottimizzare.

Un sito web ben ottimizzato è altamente visibile dai motori di ricerca, è in grado di procurare visite e quindi introiti se si parla di siti web prettamente commerciali.

Generalmente si opera in tre fasi:
  1. Analisi della struttura e delle pagine dell' intero sito web.
  2. Modifica dell' intero sito web.
  3. Analisi, mantenimento e miglioramento dei risultati ottenuti.
Nella fase di analisi si studiano l’intera struttura e le singole pagine del sito web da ottimizzare, il linguaggio di Markup usato, i contenuti, l’accessibilità delle pagine stesse; si valutano insomma tutti i parametri del sito e delle singole pagine web.

Successivamente si passa alla modifica di tutti questi parametri analizzati definendo keywords specifiche per ogni pagina che saranno strettamente messe in relazione con i contenuti, si ottimizzano i contenuti stessi e generalmente se ne aggiungono di nuovi.

In ultima fase, dopo effettuata L’INDICIZZAZIONE del sito si agisce costantemente sul monitoraggio dei risultati ottenuti operando in base a quelle che sono le logiche di analisi dei motori di ricerca e delle loro evoluzioni.

domenica 25 luglio 2010

Individuare la corretta indicizzazione di un sito. Una chimera?

Stessi comandi danno risultati differenti in base alla grandezza del sito web. Gli strumenti per la verifica dell’indicizzazione e le loro criticità
Indicizzare un sito web, o meglio, tutte le pagine di un sito web, è una delle priorità del nostro lavoro nella SEO.  L’indicizzazione corretta del nostro sito o del sito di un cliente che stiamo è uno degli elementi fondamentali per riuscire ad avere un’ottimale ottimizzazione nei motori di ricerca.
Inoltre, è una delle prime verifiche che eseguiamo per sondare lo stato di salute di un sito, perché è come se lo sottoponessimo a una lastra toracica.
I risultati della lastra RX del torace di un sito web ci pervengono subito utilizzando il comando site che tutti di noi conoscono molto bene site:www.miosito.com. Strumento questo che ci restituisce un primo e veloce risultato degli elementi fondamentali di un sito che sono le sue pagine web all’attenzione dei motori di ricerca.  Ma questo strumento, ci restituisce risultati esatti? O meglio, risponde sempre correttamente alla nostra domanda?
Essendo noi medici scrupolosi del nostro paziente (il sito web) vogliamo vederci chiaro per poi giungere, dove possibile, a una spiegazione esatta. Quindi essendo come San Tommaso (“se non vedo non credo”, non per altro..) sono andato più a fondo e ho verificato se effettivamente questa prima lastra che è il comando site ci aveva fornito risultati attendibili.
Quindi ho comparato un sito di medie dimensioni, con uno più grande ed ho ottenuto il seguente risultato:










Abbiamo quindi scoperto che il comando site, ci da in questo caso risultati uguali 113 pagine indicizzate
Vediamo ora quali altri strumenti possiamo utilizzare per individuare l’indicizzazione di un sito. Apriamo Google Analytics e selezioniamo pagina di destinazione.



























Non siamo ancora contenti. Sottoponiamo ora un sito di maggiori dimensioni, quindi, con più pagine web.


















Abbiamo scoperto che sottoponendo un sito di maggiori dimensioni al comando site, i risultati sballano comparando due browser di quasi 300 pagine: 9360 un browser, 9600 un altro browser.
Utilizziamo anche qui Google Analytics per verificare le pagine indicizzate.









La mia conclusione, per il momento è che il comando site può essere attendibile per siti di piccole-medie dimensioni, mentre siti di grandi dimensioni non possono supportare la sua efficacia. Abbiamo visto che comparando il comando site e GA nel primo caso, i risultati in termini numerici sfalzano di poco, mentre per siti di grosse dimensioni, il comando site sembra perdere il polso della situazione.
Il mio personale parere è che i siti di grandi dimensioni, il comando site non restituisca risultati fedeli e una comparazione con GA sia il modo migliore per verificarlo.

lunedì 5 luglio 2010

Le migliori risorse e programmi SEO per l’ottimizzazione nei motori di ricerca



Quali sono i tool SEO e i programmi realmente indispensabili per l’ottimizzazione di un sito web? Quali le fonti di notizie più aggiornate ed attendibili sui motori di ricerca?


Ci sono moltissimi tool utili per le attività di web marketing (spesso gratuiti), ma per lavorare professionalmente sulla visibilità di un sito Internet sono utili solo quelli che permettono di ricavare informazioni attendibili sui seguenti aspetti:
  • sapere come gli utenti cercano i prodotti/servizi di riferimento del sito;
  • capire quali sono i siti autorevoli nel settore di riferimento o in ambiti complementari da cui è utile ottenere link;
  • anticipare le evoluzioni nei risultati delle ricerche seguendo costantemente le novità negli algoritmi dei motori in modo da poter “cavalcare” i nuovi trend di sviluppo prima degli altri;
  • monitorare i risultati ottenuti ed eventuali problematiche del sito e, se necessario, condividerli con i clienti finali.


Per quanto riguarda la selezione delle parole chiave, il migliore strumento in assoluto per capire come gli utenti cercano quello che dobbiamo promuovere è sicuramente il keyword tool di Google Adwords. Grazie a questo notissimo servizio, cercando una serie di parole generiche collegate al settore di interesse e ordinando i risultati prima per attinenza e poi per numerosità delle ricerche si otterrà un quadro piuttosto chiaro (anche se a volte incompleto), delle parole su cui puntare e della loro importanza relativa (si scoprirà immediatamente ad esempio che “hotel + località” è molto più cercato di “albergo + località”, “camping + località” molto più di “campeggio + località”, ecc.).


Per ovviare al problema della individuazione esatta del campo semantico è consigliabile ripetere varie volte query con tutti i sinonimi individuati (e suggeriti dal tool stesso), scremando solo successivamente i doppioni ottenuti attraverso un file Excel di riepilogo con le caratteristiche evidenziate nell’articolo “Fare un’analisi keyword professionale” (articolo a pagamento).
Per quanto riguarda invece l’individuazione di siti rilevanti e tematicamente connessi su cui investire tempo (e denaro) per ottenere un link, esiste un tool automatico molto efficace: SEO Elite (per correttezza specifico che si tratta di un link sponsorizzato, tuttavia ho chiesto l'affiliazione solo perchè lo ritengo un prodotto molto valido).
In attesa che la real time search riduca progressivamente l’importanza dei link in entrata da siti autorevoli e tematicamente collegati (vedi aggiornamento su SEO relazionale di Alessandro sportelli), questo fattore rimane infatti ancora una delle basi fondamentali della visibilità on line (non fosse altro che per il traffico che i collgamenti sono in grado di portare sul sito).
Per quanto riguarda invece l’individuazione di siti rilevanti e tematicamente connessi su cui investire tempo (e denaro) per ottenere un link, esiste un tool automatico molto efficace: SEO Elite (per correttezza specifico che si tratta di un link sponsorizzato, tuttavia ho chiesto l'affiliazione solo perchè lo ritengo un prodotto molto valido).
In attesa che la real time search riduca progressivamente l’importanza dei link in entrata da siti autorevoli e tematicamente collegati (vedi aggiornamento su SEO relazionale di Alessandro sportelli), questo fattore rimane infatti ancora una delle basi fondamentali della visibilità on line (non fosse altro che per il traffico che i collgamenti sono in grado di portare sul sito).
Questo software è in grado di individuare automaticamente tutti i link in entrata comuni ad almeno due dei siti posizionati nelle prime posizioni dei principali motori per le parole chiave selezionate (permettendo così di risparmiare molto tempo rispetto alle numerose query altrimenti necessarie per capire da dove prendono i link i siti ben posizionati per le nostre keyword). SEO Elite è un ottimo strumento anche per capire se ci sono problemi legati ai link in ingresso su un certo sito (che in casi estremi possono anche portare a penalizzazioni).
Per quanto riguarda invece gli aggiornamenti sugli algoritmi dei motori, esistono moltissime fonti di informazione on line. Il problema è che spesso, soprattutto le fonti gratuite, propongono un numero enorme di contenuti di varia origine, tra cui è piuttosto difficile e laborioso trovare notizie verificate e attendibili.
Da questo punto di vista molti servizi americani sono avvantaggiati rispetto a noi, dato che il web italiano è un mercato secondario, in cui le novità arrivano quasi sempre dopo essere state prima testate su mercati più significativi (principalmente USA e UK). Tuttavia ciò comporta il problema diadattare le informazioni alla nostra realtà operativa: molti portali importanti per la visibilità sul nostro mercato non saranno mai infatti neanche nominati in questi report, perché poco utilizzati fuori d’Italia.
A mio parere la newsletter mensile di Planet Ocean, Search Engine News (anche in questo caso si tratta di un link sponsorizzato, che ho inserito esclusivamente data la validità del prodotto) è già da anni la sintesi più precisa ed affidabile sulle evoluzioni del search marketing presente sul mercato statunitense (e quindi probabilmente nel mondo).
Sia la newsletter di Planet Ocean, che SEO Elite, ad un’analisi superficiale sembrano i soliti tool USA stile “guadagna tanti soldi con internet” (gli americani a volte esagerano in questo senso). Si tratta invece nel primo caso di un'eccellente sintesi mensile di novità, osservazioni e test ad uso di esperti SEO e nel secondo di un software davvero utile e ben concepito (soprattutto nelle varie funzioni legate all’analisi della link popularity).
Per quanto riguarda invece il monitoraggio dei risultati delle attività SEOe l’individuazione di eventuali problematiche legate ai siti da promuovere, ci sono molti prodotti validi e sostanzialmente equivalenti. Il problema principale in questo ambito è però la ormai scarsa rappresentatività della sola verifica dei posizionamenti diretti nei motori di ricerca. La crescente rilevanza dei risultati da listing geolocalizzati (mappe) e da real time search (contenuti web 2.0, video, universal search), che linkano il sito solo indirettamente, rendono infatti molto meno utile di qualche tempo fa questa forma di reporting.
Tuttavia un buon monitoraggio della visibilità diretta è ancora indispensabile, soprattutto per capire se si sta lavorando nella direzione giusta e se ci sono eventuali problematiche/penalizzazioni in atto.
Io personalmente uso da molti anni con soddisfazione la suite di Web Ceo (anche questo è un link sponsorizzato), soprattutto perché, oltre ad essere estremamente efficiente e frequentemente aggiornata, offre un sistema di reportistica molto ben fatto, che può essere facilmente condiviso in automatico con i propri clienti. Attraverso un data base centralizzato e un report viewer (scaricato in locale e facilmente personalizzabile) i clienti che hanno l’accesso possono infatti visualizzare ed esportare i molti dati disponibili riorganizzandoli in parecchie viste differenti. Peraltro anche SEO Elite offre una funzionalità di controllo dei posizionamenti, ma non la condivisione dei risultati attraverso un apposito data center.
Inoltre, spesso è decisivo poter fornire ai clienti un grafico semplificato dell’andamento generale della visibilità del proprio sito e Web Ceo da questo punto di vista offre una funzionalità davvero eccellente (vedi immagine seguente), che è immediatamente comprensibile anche da un non addetto ai lavori.

Sempre dal punto di vista del monitoraggio è inoltre indispensabile attivare e analizzare i dati riepilogati nel Web Master Center di Google. Molto importanti risultano in particolare i dati sulla velocità di download delle pagine (più è lento il sito e minori sono le possibilità che si posizioni ai primi posti per parole chiave competitive), sulla presenza di eventuali penalizzazioni, di errori individuati dallo spider (pagine non trovate) o ditag duplicati (i titoli e le description devono sempre essere coerenti con i contenuti di ciascuna pagina).
Infine è sicuramente necessario dotarsi di un buon sistema di web analytics, per poter capire soprattutto quali parole chiave portano più visite (e conversioni) e quali sono i siti di provenienza più efficaci (su cui conviene quindi investire più tempo e/o denaro). Anche eventuali problemi o penalizzazioni potranno inoltre essere immediatamente individuate grazie a statistiche sufficientemente dettagliate.
Dato che la realtà web è sempre in perenne movimento chiedo a tutti di segnalare eventuali altri tool interessanti, anche commentando questo post. Le risorse utili verranno integrate nel testo dell’articolo e nell’ e-book e chi le ha suggerite sarà citato tra le fonti e otterrà almeno un link pulito pulito (promesso ;-).
Se vuoi segnalare risorse utili collegate a questo tema o suggerire modifiche al testo puoi farlo commentando questo post. Sei assolutamente benvenuto.

sabato 3 luglio 2010

Guida SEO

L'ottimizzazione per i motori di ricerca consiste spesso nell’apportare modifiche minime ad alcune parti del vostro sito. Considerate individualmente, queste modifiche possono sembrare dei semplici aggiustamenti; insieme ad altre ottimizzazioni, tuttavia, possono avere un impatto significativo sul modo in cui gli
utenti utilizzano il sito e sulla sua presenza nei motori di ricerca. Probabilmente conoscete già molti dei temi trattati in questa guida, in quanto si tratta di elementi essenziali per la creazione di qualunque pagina web, ma può darsi che non ne stiate traendo il massimo vantaggio.
L’ottimizzazione Sebbene il titolo di questa guida contenga le parole "ottimizzazione per i motori di ricerca", vorremmo sottolineare come sia necessario basare le decisioni relative all'ottimizzazione tenendo in considerazione prima di tutto gli utenti e cosa sia meglio per loro. Gli utenti sono infatti coloro a cui il sito si rivolge e che trovano le vostre pagine attraverso i motori. Inoltre, sforzarsi eccessivamente di realizzare modifiche per raggiungere determinati posizionamenti nei motori di ricerca potrebbe non portare ai risultati sperati. L'ottimizzazione per i motori di ricerca consiste fondamentalmente nel presentare il proprio sito nel miglior modo possibile, tenendo conto della sua visibilità nei motori stessi.
Per semplificare la teoria, abbiamo utilizzato un esempio e creato un sito fittizio a cui faremo riferimento in questa guida. Per ogni punto, abbiamo cercato di fornire tutte le informazioni necessarie per rendere più comprensibile il tema trattato. 

Ecco alcune informazioni sul sito che vi mostreremo:
· Sito/nome dell'attività: Le figurine dei calciatori di Marco
· Nome del dominio: figurinedecalciatoridimarco.com
· Temi: vendita online di figurine, guida ai prezzi, articoli e novità
· Dimensioni: piccolo, circa 250 pagine
Il vostro sito potrebbe essere più grande o più piccolo, o trattare argomenti completamente diversi, ma i temi riguardanti l'ottimizzazione che discuteremo più avanti possono comunque essere applicati a siti di qualsiasi tipo e dimensioni.