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Visualizzazione post con etichetta target. Mostra tutti i post
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venerdì 3 giugno 2011

Facebook ADS: SATURAZIONE del target e FREQUENZA di visualizzazione.



Una delle principali differenze tra il traffico acquistato sui motori di ricerca (es. Google Adwords) e quello acquistato su Facebook tramite ADS è rappresentata dal tipo di domanda intercettata e dal momento in cui la si intercetta.

Sappiamo che Adwords funziona bene perché intercetta la domanda proprio nel momento in cui questa viene “espressa” tramite una ricerca. Potremmo quindi definirla “Domanda Consapevole”.

Per mezzo di Facebook ADS si intercetta invece quella che potremmo definire “Domanda Latente”. Lo sforzo sta nel mostrare annunci pertinenti agli interessi delle persone (e non è facile). Questo è il motivo per cui i CTR di Adwords e Facebook ADS non sono paragonabili.

Saturazione del target

Un altro problema di Facebook ADS potrebbe esser definito “Saturazione del Target”. Cosa intendiamo?

Quando impostiamo una nuova campagna e ne profiliamo il target sappiamo che i nostri annunci saranno visualizzati da un gruppo di “n” persone, cioè quelle persone che presentano interessi correlati a ciò che abbiamo da offrire.

Una volta partita la campagna, molte di queste persone (se si connetteranno a Facebook) visualizzeranno il nostro annuncio e decideranno se cliccare o meno. Col tempo molte persone potrebbero visualizzare lo stesso annuncio più e più volte dando luogo all’EFFETTO SATURAZIONE. 

Suppongo che, chi è interessato al nostro annuncio effettuerà click dopo le prime visualizzazioni e chi non è interessato continuerà a visualizzarlo infinite volte senza compiere alcuna azione (l’annuncio diventerà invisibile agli occhi di molti… un po’ come gli spot in TV). Col tempo ciò comporta un naturale calo del CTR ed il conseguente incremento del costo per click: in altre parole calano le performance della campagna.

Quando non si verifica l’effetto saturazione?

L’effetto saturazione non si verifica (o almeno non è così avvertito) quando il target delle nostre inserzioni si evolve velocemente. Quando nuova gente diventa fan di pagine ed esprime gradimento per i nostri argomenti con una certa frequenza, il nostro target di riferimento cresce e si rinnova. Ciò vuol dire che sempre nuova gente visualizzerà i nostri annunci e deciderà se interagire o meno. 

Ciò accade molto spesso quando si utilizzano le sponsored stories per promuovere le pagine fan. Pensa che per ogni nuova connessione alla pagina, il target cresce allargandosi agli amici di chi si è appena connesso. Questo potrebbe comportare una certa “stabilità” del CTR.

Effetto Saturazione: Soluzioni?

Nel caso in cui il nostro target non si evolva e cresca con una certa frequenza saremo costretti ad adottare delle soluzioni al problema della saturazione. Io ne ho provate 3:

1. PAUSA. Se il target non si evolve velocemente non vuol dire non lo faccia lentamente (specie quando è rappresentato da un piccolo numero di persone). Ho provato a mettere in pausa alcune campagne per poi riattivarle dopo 15/30 giorni ed ho notato una ripresa delle performance “originali” (simili alla prima pubblicazione degli annunci).

2. Cambia contenuto ed immagine. Il fatto che alcuni non abbiano cliccato sul tuo annuncio, dopo averlo più volte visualizzato, può voler dire che il contenuto o l’immagine non ha destato in loro attenzione e/o interesse. Prova quindi a testare annunci che puntano alla medesima pagina ma che presentavo testo ed immagini differenti (monitora le differenze con i precedenti).

3. Cambia Target. Analizza in maniera più approfondita pagine ed interessi direttamente (ed indirettamente) correlati a ciò che vendi. Scopro frequentemente nuove pagine che trattano argomenti correlati ad alcuni prodotti e servizi che possono diventare oggetto del campo “Interessi” nel tool di creazione degli annunci. 

4. 1+2+3. Ogni caso ed ogni campagna fa storia a sé e per questo ti invito a provare queste 3 soluzioni anche insieme o in modo alternato. Puoi ad esempio attivare la campagna con target A e lasciare in pausa quella che punta al target B e, dopo del tempo, fare l’esatto contrario.

Messaggio per Facebook (sperando che qualcuno legga):

Caro Facebook sarebbe bello sapere dopo quante visualizzazioni (in media) le persone cliccano sull’annuncio. Sarebbe anche bello poter “automatizzare” la programmazione degli annunci (attivazione, pausa, riattivazione). 

lunedì 23 maggio 2011

Pagina Fan: Ho clienti in 10 paesi diversi! Come faccio?

... non è banale

Da tempo si discute di come le aziende con clienti sparsi in tutto il mondo dovrebbero gestire la comunicazione sulla pagina fan e soprattutto se è necessario creare più pagine fan (una per ogni lingua/paese).

Creare e gestire più pagine fan per la stessa azienda può rivelarsi un lavoro duro ed incrementare i costi in termini di tempo e risorse impiegate. Nonostante ciò, per alcune importanti multinazionali non c’è scelta.

Non hanno scelta soprattutto quelle aziende con milioni di fan sparsi in tutto il modo, con sedi e personale dedicato in ogni paese, le cui pagine fan presentano importanti volumi giornalieri di contenuti ed interazioni.

Le PMI invece possono gestire in maniera abbastanza efficace una sola pagina. Le piccole/medie imprese, con clienti residenti in diversi paesi, operano soprattutto nel settore turistico.

Sull’unica pagina fan scrivo in inglese, italiano, francese, … ? Questa era una delle domande più frequenti tra gli operatori turistici. Oggi è però possibile indirizzare (e quindi far visualizzare) i singoli stati, foto e link a target di potenziali clienti definiti in base alla residenza e lingua parlata (così com’era possibile fare da tempo con gli “aggiornamenti”), come spiegato da Facebook in questa pagina.
 
Chi utilizza Facebook ADS troverà questa funzione familiare, dato che è possibile da sempre profilare il target delle inserzioni in base a paese di residenza e lingua parlata.

Chi gestisce la pagina fan può quindi tradurre il medesimo contenuto in più lingue e far visualizzare ad ogni fan la versione scritta nella propria lingua, senza costringerlo a leggere anche le altre (spesso incomprensibili). Contenuti pubblicati in lingue differenti e visibili a tutti potrebbero generare confusione, provocando un incremento del tasso di abbandono della pagina.

Se il problema della pubblicazione di contenuti in lingue differenti sembra esser risolto, purtroppo non lo è il problema della landing tab.

Se infatti la nostra pagina fan è dotata di pagina di benvenuto personalizzata, tuttora non possiamo presentare diverse pagine di benvenuto in base alla residenza e lingua parlata dall’utente per tramite delle funzioni del pannello amministrazione (può farlo però un programmatore direttamente nen codice del tab iframe). In altre parole tutti visualizzeranno la medesima pagina e quindi il medesimo testo scritto in lingua… quale?

Speriamo che in futuro Facebook introduca una opzione accessibile a tutti che permetta di gestire i tab personalizzati così come i contenuti, e cioè dando il benvenuto agli italiani in italiano, agli inglesi in inglese, ai tedeschi in tedesco, etc.

Se ti va di condividere la tua esperienza utilizza pure i commenti. Grazie

mercoledì 29 dicembre 2010

Pagina Facebook per Artisti? Ecco una storia...



Roberto Schembri, consulente di web marketing, mi ha inviato una breve sintesi della strategia messa in atto per la creazione e promozione della sua pagina ufficiale. Non si tratta del solito progetto aziendale ma di qualcosa che si avvicina più ad una vera e propria community che fa del coinvolgimento l'asso nella manica. L'obiettivo indiretto di questa pagina è accrescere la propria visibilità individuando una nicchia/target ben specifica. Ecco la sua email:

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Artista Emergente (www.facebook.com/ArtistaEmergente) è una pagina Facebook utilizzata da Pittori Emergenti per sfruttare l'online e ottenere visibilità delle proprie opere. 

La pagina facebook è nata immediatamente dopo la lettura del corso di Facebook Marketing di Alessandro Sportelli ed è un tentativo di concentrare tutte le nozioni acquisite in un unico luogo. 

Seguendo le indicazioni ora la pagina presenta un elevatissimo grado di interattività e cresce esponenzialmente di giorno in giorno ESCLUSIVAMENTE grazie al PASSAPAROLA, sia automatico che spontaneo. 

Il metodo con cui ho stimolato il PASSAPAROLA AUTOMATICO di facebook è stato quello di estraniarmi quasi completamente dalle dinamiche della pagina, ovvero ... stando zitto il piu' possibile. 

Nella pagina i protagonisti sono gli Artisti...non io. Nella pagina ogni artista ha la possibilità di pubblicare "1 delle sue opere al giorno", cosa molto diversa dalle comuni pagine che trattano argomenti simili, dove molto spesso accade che gli artisti postino TUTTI i loro lavori e poi immancabilmente... non tornano piu' neanche a dare un'occhiata. 

Con la regola di "1 opera al giorno" ho garantito una maggiore fedeltà e pari opportunità, oltre che aver stimolato maggiormente il meccanismo di passaparola automatico. 

Il metodo con cui ho stimolato il PASSAPAROLA SPONTANEO, quello reale da persona a persona, è stato quello di creare qualcosa di straordinario, che potesse andare oltre i confini dell'online. 

Cosa ho fatto di straordinario? mi son reso conto che "straordinario" e "pazzo" non sono la stessa cosa. Una cosa straordinaria è semplicemente una cosa che altri "ordinari" non fanno...non necessariamente si tratta di spettacoli pirotecnici. 

Ho notato ad esempio che nessun amministratore di altre pagine aveva pensato di fare dei video celebrativi ad ogni traguardo raggiunto (ad esempio ogni 1000 iscritti)...  questo è piaciuto molto, perchè gli Artisti potevano finalmente vedere quasi dal vivo chi amministrava la pagina, capirne gli ideali...ed eventualmente CONDIVIDERLI. 

Posso dire allo stato attuale di aver creato un VERO GRUPPO compatto che discute e partecipa attivamente alla vita della pagina. I 3000 membri iscritti sono assolutamente tutti in target (Pittori, Artisti, Critici o Appassionati d'arte). 

Il motivo di questo è che non ho MAI fatto nessun invito, non ho mai forzato in nessun modo le iscrizioni, ogni singola persona si è iscritta per "sentito dire" da altri iscritti soddisfatti ! Qualsiasi link esterno è nato spontamente, senza che neanche lo sapessi. 

Come insegna Alessandro Sportelli, meglio 3000 iscritti di questo tipo che decine di migliaia fuori target acquisiti tramite tecniche che di webmarketing PROFESSIONALE hanno veramente ben poco.

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mercoledì 10 novembre 2010

web usability

Un sito web dovrebbe offrire semplicità di accesso alle informazioni ed efficacia nell'utilizzo dei servizi/funzioni rese disponibili, consentendo di ottimizzare i percorsi tipici di lettura/ricerca/fruizione dei target del sito web. 
Le indicazioni della web usabilty nascono da un approccio web user centric. 
La definizione del target e quindi dell'utilizzatore medio è fondamentale non solo nella definizione degli obiettivi del progetto web (informazione, vendita, supporto al cliente) ma anche per il disegno architetturale, funzionale e informativo del sito web. In letteratura, se di questa si può già parlare, si citano spesso alcuni criteri guida per la valutazione qualitativa delle applicazioni web (comunemente chiamate siti web):

Funzionalità: es. funzionalità di ricerca, funzionalità informativa in real time. Ci si deve preoccupare che le funzionalità per l'utilizzo dei servizi sia efficace e coerente con i target (esempio: se in un sito di commercio elettronico rivolto al consumer il processo di acquisto non permette di selezionare durante lo stesso processo di acquisto la modalità di spedizione)

Accessibilità: punti di visibilità (link relationship), posizionamento in search engine con parole chiave, url di facile memorizzazione. Accessibilità eventuale a utenti disabili, a utenti con sistemi diversi (web browser versioning, sistemi operativi -MAC-, tempi di accesso/sistema di connettività ecc..).

Contenuto: i contenuti devono essere rilevanti per il target, devono dare segnali di affidabilità e aggiornamento.

Usabilità: risposte adeguate alle attese del target (per es. chi deve acquistare on line riesce facilmente a capire se c'è il prodotto che sta cercando, verificarene le caratteristiche attese - descrizione dettagliata e disponibilità -..., scegliere la modalità di pagamento e di spedizione, leggere una chiara informativa contrattuale e di garanzia?)

Gestione: tempi di up time prossimi al 100%, costantemente presidiato per provvedere a inevitabili attacchi esterni al contenuto e/o ai dati.

Comunicazione: è chiaro l'obiettivo del sito, la home page è un valido punto di accesso? Il tipo di comunicazione è coerente con la missione e i target del sito?