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venerdì 6 aprile 2012

Anonymous hacks Chinese websites



A screen shot of the hacked home page for Chengdu city's business district.

Messages by the international hacking group Anonymous went up on a number of Chinese government websites on Thursday to protest internet restrictions.
On a Twitter account established in late March, Anonymous China listed the websites it said it had hacked over the last several days. They included government bureaus in several Chinese cities, including in Chengdu, a provincial capital in southwest China.
Some of the sites were still blocked on Thursday, with English-language messages shown on how to circumvent government restrictions. In a message left on one of the hacked Chinese sites, cdcbd.gov.cn, a home page for Chengdu's business district, the hackers expressed anger with the Chinese government for restrictions placed on the internet.
"Dear Chinese government, you are not infallible, today websites are hacked, tomorrow it will be your vile regime that will fall," the message read. "So expect us because we do not forgive, never. What you are doing today to your Great People, tomorrow will be inflicted to you," one of the messages read.
Al Jazeera's Melissa Chan, reporting from Hong Kong, said that the attack was interesting because Anonymous had mostly previously stayed away from attacking Chinese websites.
"This is just (Anonymous') second attack (on Chinese websites)," Chan said. "The first one a few months ago had been a corporate attack against a Chinese company and it had exposed corporate fraud. This time, of course, the message was more general about online censorship in China."
Chan also pointed out the attacks did not target national websites, but smaller sites for government bureaus and minor cities.
"The other interesting thing is that the messages they left were left in English, so then that begs the question of whether they wanted to try to reach out to the Chinese public or not," Chan said.
Some websites that Anonymous said it attacked were working Thursday, and government officials denied the sites were ever hacked.
Source:
Al Jazeera

venerdì 16 marzo 2012

Guida a PHP 5

Lo scopo di questa guida è quello di portare le conoscenze di un neofita del PHP, a livello professionale.

Anche chi non ha mai programmato in PHP puo' tranquillamente avvicinarsi a questo fantastico linguaggio, per la prima volta, con questa guida che illustrerà passo passo e in modo dettagliato tutte le caratteristiche di PHP 5.

Dalla struttura del linguaggio, alle nozioni necessarie per creare delle vere e proprie applicazioni web.

PHP è un linguaggio Server-Side che vi permetterà di creare delle pagine dinamiche, scrivendo il vostro codice anche in mezzo alla stessa pagina HTML.

Server-Side significa che il vostro codice risiederà solo sul server, e che non sarà pertanto possibile accedere ai sorgenti dal lato client, come invece accade con linguaggi Client-Side come JavaScript.

In pratica, quando un utente apre una vostra pagina PHP, il Web Server viene interrogato e restituisce al client niente altro che una semplice pagina HTML o XHTML ecc...

La pagina HTML che il client visualizzerà, sarà prodotta da PHP grazie alle vostre direttive.

Prima di iniziare a programmare, è necessario che vi procuriate il software necessario.

Per testare le vostre applicazioni, AppServ andrà più che bene.
E' un pacchetto autoinstallante per piattaforma Windows, che installerà e configurerò automaticamente tutti i pacchetti di cui avrete bisogno, nel vostro PC.

domenica 6 febbraio 2011

Google determina la nazionalità dei siti

Molte volte ci si chiede quanto incida sul posizionamento la località del server, il TDL del dominio e altri fattori legati al paese in cui è hostato materialmente il sito web.
E’ stato da poco ufficializzato da Google un brevetto che permette al motore di ricerca di individuare quasi con certezza la nazionalità vera e propria, e quindi la lingua, di un determinato portale.
I punti principali del brevetto sono probabilmente questi:
  1. A country top level domain (tld) for the domain a page is on – it could be assumed that the page is associated with that country. The example the patent gives is of the URL www.whsmith.co.uk, which is assumed to be either located in or associated with the United Kingdom.
  2. The address of the domain registrar for the site might be examined to infer the country of business inferred.
  3. The country where the IP address might be located for the Web server from which the search result was obtained, from the page, or from other pages on the same site.
  4. Information from anchor text of the links pointing to the page and text near those links, and the countries linking to the page are located.
  5. Information from anchor text of links pointing from the page and text near those links, and the countries where those links are pointed towards are located.
  6. A combination of the above methods.
  7. Other techniques that might be helpful.
In poche parole Google capisce di che nazionalità è un determinato sito web attraverso questi parametri:
  1. Il TDL(Top Level Domain) del dominio, ovvero l’estensione, chiamato anche Dominio di Primo Livello.
  2. La residenza di chi ha registrato il dominio, è verosimile infatti che un’Italiano gestisca un sito web in lingua italiana.
  3. La locazione del server nel quale è hostato il sito web, individuata tramite l’IP del server stesso.
  4. Lingua degli Anchor Text dei links che puntano al sito web.
  5. Informazioni degli Anchor Text dei links che puntano dalla pagina e i Paesi relativi.
  6. La combinazione di tutti questi metodi.
  7. Altre tecniche che possono essere d’aiuto.
Viene quindi confermato più o meno quello che già si sapeva, rafforzando l’utilità dei TDL: è quindi vero che un dominio nazionale viene meglio identificato dal motore di ricerca e quindi inserito senza troppi sforzi nella giusta SERP.
Importante anche la conferma della locazione del server, un fattore da molti sottovalutato ma che sicuramente può aiutare il motore in assenza di una tematicizzazione linguistica forte.
Interessante la funzione dei TDL, sarebbe bello fare un test con due domini vergine con contenuti simili e stessi links ma con estensioni .com e .it e vedere quale dei due riesce a posizionarsi meglio nel motore di ricerca espondendo poi i risultati: voi cosa ne pensate? C’è qualcuno disposto ad aiutarmi in questo test?