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martedì 15 febbraio 2011

10 errori da evitare promuovendo un sito

Nel precedente articolo abbiamo parlato dei 10 errori da evitare promuovendo un sito, fermandoci ai primi 5. Vediamo oggi le ultime 5 raccomandazioni sulle cose da non fare:
6. Diventare un “social media spammer”

Un social media spammer è colui che segnala tutti i propri articoli a tutti i social media che è stato in grado di reperire sulla Rete.

Lascia che siano i tuoi utenti a decidere se il tuo articolo merita di essere segnalato e votato sui social media. Se vuoi essere sicuro di raggiungere questo obiettivo scrivi contenuti utili ed interessanti, il resto lo faranno i tuoi lettori.
7. Scrivere (solo) per i motori di ricerca

Non ottimizzare le tue pagine solo per ottenere la prima posizione in Google, pensa anche e soprattutto ai tuoi utenti. Trova il giusto equilibrio tra Search Engine Optimization (SEO), qualità e forma del contenuto.

Se scrivi una grande quantità di contenuti, un problema che ti sarai posto sicuramente almeno una volta è quello che io chiamo “il dilemma del sinonimo”: meglio usare in continuazione la stessa parola (ad es. marketing), oppure ricorrere ai suoi sinonimi (es. promozione, pubblicità, advertising ecc.)? Il SEO che è in te, che vuole fortissimamente vedere il tuo sito in prima posizione con la parola “marketing”, ti farà dimenticare all’istante ogni altro sinonimo. Il linguista che è in te ti consiglierà di ricorrere spesso ai sinonimi. La soluzione sta nel mezzo: alterna il termine per il quale ti vuoi posizionare con i suoi sinonimi; in questo modo otterrai un buon posizionamento sui motori e i tuoi lettori potranno arrivare in fondo all’articolo senza farsi venire il mal di testa.
Non dimenticare, infine, che avere un buon posizionamento su Google non significa essere apprezzati. Se punti tutto sul SEO probabilmente otterrai tanti accessi, ma difficilmente riuscirai a creare una community di lettori affezionati.
8. Riempire il sito di social media widgets

La tendenza è ormai dilagante: la maggioranza delle sidebar dei blog è oggi popolata da gadget/widget di ogni genere collegati ai profili sui social network più disparati.

Si tratta di un comportamento da evitare per almeno due ragioni:
  • la prima è puramente tecnica: la maggior parte di questi gadget vengono caricati remotamente recuperando i relativi contenuti da altri siti. Questo fa in modo che tu non possa più controllare con precisione il tempo di caricamento delle pagine che si dilata enormemente al proliferare dei widget;
  • la seconda è più teorica e richiama alla mente quella regola nota con il nome di KISS principle: “Keep it Simple and Stupid” o, secondo alcuni, “Keep it Simple, Stupid”. Fondamentalmente si tratta di un inno alla semplicità. Il punto di forza del tuo sito devono essere i contenuti; evita qualsiasi orpello inutile che avrebbe l’unico effetto di distogliere l’attenzione dai contenuti stessi (sì lo so, forse io ho un po’ esagerato con il minimalismo della grafica.
    Una delle ragioni per cui Google ha schiacciato la concorrenza dei vari Yahoo!, Altavista ecc. è proprio la sua semplicità: nella home non trovi altro che la casella di ricerca.
9. Copiare da altri siti

Questo punto non merita quasi alcun commento. Sforzati di essere originale in tutto: dal design, allo stile, ai contenuti. E’ questo il principio che, ad esempio, mi sconsiglia di riproporre su questo blog le classiche news che puoi trovare su molti altri siti del settore.

10. Usare servizi di sottomissione automatica ai motori di ricerca

Anche su questo punto non ci sono dubbi: i servizi che promettono di segnalare il tuo sito a 100, 1.000 o 10.000 motori di ricerca sono completamente inutili e, se a pagamento, dannosi.

Se costruisci il tuo sito con un minimo di ottica SEO, i motori di ricerca lo indicizzeranno automaticamente, senza che tu debba fare nulla e tantomeno spendere soldi.

domenica 13 febbraio 2011

Pezzali: «A Sanremo il mio inno alla maturità»

«Quando ho tenuto in mano per la prima volta mio figlio in sala parto è stato uno choc: ho capito che l’asse non ero più io ma lui, che dovevo cambiare, togliere dalla mia vita tante cose inutili». Max Pezzali, abbandonati da tempo i cori da stadio degli 883, si presenta sul palco di Sanremo con la voglia di cantare la sua maturità. A 16 anni dalla sua apparizione al Festival, di cui ricorda la «grandissima pressione», con Senza averti qui Pezzali si presenta più rilassato e pronto per una nuova avventura. «Finché un bel giorno la carta d’identità non ha rivelato la verità. 

Mi sono accorto che bisognava decidere, ho superato la metà del mio viaggio e mi devo sbrigare che c’è il mio secondo tempo e non voglio perderlo. Buttare tutto quello che fa male o perlomeno buttare quello che non vale» canta ottimista l’artista 43enne ne Il mio secondo tempo. Un brano solare dai toni country rock, «una presa di coscienza, il modo di affrontare non solo il secondo tempo della vita, ma in generale le seconde opportunità. Questa – spiega Pezzali – è un’epoca di accumulo, di quantità, ci arriva un sacco di roba soprattutto attraverso Internet, ed ad un certo punto ci si trova davanti un muro che ci fa perdere di vista le cose che contano. È necessario allora abbattere questo muro».

Quello anticipato dalla canzone sanremese, sarà quindi il «fil rouge» del suo nuovo album di inediti, Terraferma che uscirà il 16 febbraio. Anche il brano che dà il titolo all’album è ispirato a suo figlio, «con l’augurio di potergli insegnare a navigare nell’oceano tempestoso della vita» spiega, perché «la cosa che conta è dare a sé e ai propri cari la serenità». 

Cosa difficilissima in tempi in cui gli adolescenti sono fragili e persi nell’isolamento della realtà virtuale, come canta inSto bene qui. «Io cerco di rivolgermi agli adolescenti per dare loro più fiducia in se stessi, come in Credi – spiega Pezzali – . Perché la generazione dei loro padri, i quarantenni, è ancora più confusa e fragile di loro». Pezzali picchia duro in A posto domattina sullo sballo dei suoi coetanei che, fra locali, donne rifatte e droghe «vivono come le rockstar di un tempo, protraendo in eterno l’adolescenza. Ma insomma, diamoci una mossa e assumiamoci le nostre responsabilità». Testi significativi e comprensibili, quindi, su accattivanti basi che echeggiano la disco anni 70 e 80, l’elettronica e il rock «perché anche la musica oggi vive un’epoca senza certezze».

Per ora di certe ci sono le prime date del suo tour nei palasport, al via il 30 aprile al Palalottomatica di Roma e il 5 maggio al Forum di Assago a Milano. Pezzali è consapevole di non essere più la star di Hanno ucciso l’Uomo Ragno, e per questo ha aspettato il momento giusto per tornare a Sanremo. «La direzione artistica di Gianni Morandi è una garanzia della comprensione del lavoro che si fa – sostiene –. Si sta assumendo moltissime responsabilità».

Nella serata dei duetti, il venerdì 18, saranno accanto a Pezzali Lillo e Greg, attori e autori teatrali e radiofonici, ma anche musicisti, che gli hanno riarrangiato il brano in gara in versione swing, «stile Dean Martin, Frank Sinatra e Sammy Davis Jr». Un salto negli anni del primo Novecento, Max Pezzali lo farà nella serata dedicata ai 150 anni dell’Unità d’Italia per la quale ha scelto Mamma mia dammi cento lire, «me la cantava sempre mio nonno», eseguita in stile Quartetto Cetra con Arisa. «Questa canzone me la cantava sempre mio nonno – spiega Pezzali –. È una canzone del Nord che canta il dolore dei nostri emigranti in Sudamerica. Ecco, proprio noi del Nord dovremmo ricordarci di cosa siamo stati, quando parliamo di immigrazione».

Abodi: il bello di essere persone di Serie B

Attenzione, abbiamo scoper­to che per i corridoi di via Ro­sellini, si aggira uno “special one” è il presidente della Lega di Se­rie B Andrea Abodi. Romano 50enne, un esperto di economia dello sport, prestato al calcio che gioca molto di testa. E in testa ha due mission che finora nella palude del sistema pal­lonaro sembravano impossibili, «un calcio a dimensione umana» e un «patto di rilancio di tutto il movimento nella sua globalità». 

Idee che suonano nuo­ve come il suo volto nel conservatorismo del Palazzo di cuoio... 
«So di essere un piace­vole incidente di per­corso. Non è un miste­ro che la mia elezione abbia sorpre­so molti, anche perché la mia can­didatura è maturata dalla base e di questo vado estremamente fiero».
Che conseguenze ci sono state con la scissione dalla Lega di Serie A?
«Sono arrivato a separazione già consumata, ma è stato un distacco indolore. Dividersi per la Lega di B ha significato voltare pagina, com­prendere le proprie peculiarità: ri­manere sì una categoria assistita dal­la Serie A, ma non più calata in una dimensione di pernicioso assisten­zialismo. Inoltre, finita l’era delle conflittualità e la politica dei picco­li orticelli, ora si lavora sulla coope­razione. Se la massima serie alza il suo profilo e cresce in qualità, non va più valutato solo come un aumento del divario con le altre Leghe, ma co­me la possibilità di arricchire l’inte­ro “Sistema”».
La nuova B quindi ora è più auto­noma anche dal punto di vista fi­nanziario?
«La Serie A, attraverso le scommes­se sportive in grandissima parte di matrice calcistica, contribuisce indi­rettamente a finanziare tutto lo sport italiano. E la massima serie ridistri­buisce all’interno del sistema-calcio anche il 10% dei diritti televisivi, con una mutualità che contribuisce al 65% dei ricavi della Serie B. Un altro dei nostri obiettivi è quello di gene­rare da soli oltre il 50% delle entrate».
Gira che ti rigira siamo sempre a par­lare di bilanci e di conti che devono tornare molto prima dei risultati sportivi.
«Sbagliato. Abbiamo una sensibilità a 360 gradi all’interno del- la Lega di B, dalle infrastrutture ai fi­nanziamenti, dal marketing alla par­te tecnico-sportiva. Non esiste un e­lemento o una singola progettualità al centro della quale non ci sia l’ele­mento per me fondante: la “Perso­na”. L’accezione “persona di serie B” che viene usata come dispregiativo, l’abbia­mo ribaltata nell’ingle­sismo fonico “Be” ovve­ro “essere” che è l’input da cui sta nascendo la Fondazione B Solidale.
La “povera” B, rispetto alla ricchissima Serie A, disporrà di una Fon­dazione che mira alla solidarietà?
«Il calcio per il sociale fa molto, ma a volte disperde le ri­sorse, perciò noi abbiamo scelto di seguire dei progetti mirati, come con la Caritas con la quale abbiamo col­laborato nel 2010 in occasione del­l’Anno della Povertà e proseguiremo anche in questa stagione che segna l’Anno del Volontaria­to. Poi dal campionato 2011-2012 ci concentreremo su cinque progetti in altrettan­te categorie: l’infanzia, la ter­za età, la diversa abilità, la ri­cerca scientifica, l’emargi­nazione sociale. Progetti che seguiremo dall’inizio alla fi­ne. Così come continueremo a perseguire anche in campo le tre progettualità principa­li che abbiamo prefissato».
E quali sarebbero le tre pro­gettualità di base?
«La giovane età dei nostri calciatori, la loro italianità e il radicamento al territorio. Rispetto alla passata stagio­ne abbiamo abbassato l’età media dei calciatori di sei mesi (25 anni e 11 mesi). L’81% delle rose sono com­poste da giocatori italiani (10 convocati nell’Under 21) e questo non è una discrimi­nante, perché nell’italianità rientrano anche quei tanti ragazzi di origini extraco­munitaria che sono nati e cresciuti nel nostro Paese. Il rapporto diretto tra una so­cietà calcistica e il suo terri­torio è molto importante per creare una dimensione al- largata dello stadio».
Sì, però intanto anche in B si vedo­no delle tribune che sembrano il de­serto dei Tartari.
«Questo dipende da un processo di “televisionizzazione”, ma anche da una problematica che io definirei di atmosfere poco at­traenti e rassicuranti dovute a stadi che per l’80% sono stati co­struiti negli anni ’40 del secolo scorso, molti dei quali, pur mantenen­do un certo fascino sto­rico, sono inadeguati e andrebbero ristruttu­rati o ricostruiti. Nono­stante tutto, la media delle presenze (5.136 spettatori) è in linea con la passata stagione. E dalla Tv arriva un più 44% di ascolti e una crescita abbonati Sky e Dahlia molto significativa, a di­mostrazione di un interesse sempre maggiore per il nostro campionato».
Ma non si era detto “troppe partite in tv” e che l’obiettivo era riportare i bambini e le famiglie allo stadio?
«Noi stiamo elaborando un proget­to che abbiamo denominato “100mila ragazzi allo stadio”, con lo stadio che entra nella scuola e vice­versa. Per noi lo stadio del futuro non sarà più solo un impianto, ma un luogo dove con­frontarsi e formarsi su questioni ambientali (produzione e consu­mo di energie rinno­vabili e smaltimento differenziato dei rifiu­ti), sulle eccellenze a­groalimentari del ter­ritorio che il club cal­cistico rappresenta degnamente. Il calcio è una risorsa culturale ed è an­che per questo che stiamo partendo con una convenzione con i Beni Cul­turali perché possano accedere ai musei di tutt’Italia gli abbonati e chi è in possesso della “tessera del tifo­so” delle squadre di Serie B».
Ma in B sta funzionando la “tessera del tifoso”?
«Va migliorata, perché da strumento di mero controllo, si arricchisca di contenuti positivi che la rendano at­traente a tutti gli effetti. È quello che noi stiamo facendo, con lo svilup­po del nuovo modello di marketing associativo che va in questa dire­zione. L’auspicio è che tutte queste iniziative contribuiscano anche alla costruzione di una vera cultura sportiva».
Termine che rimbalza spesso,“cultura sporti­va”, ma di cui nessuno sa mai dare una spiegazione convincente.
«La cultura sportiva potrebbe esse­re sintetizzata in una singola parola: “rispetto”. Rispetto per gli avversari, per se stessi, per le regole e per chi è chiamato a farle rispettare prima di tutto. Spesso, tra i giocatori, i tecni­ci e i dirigenti si riscontra un deficit di conoscenza perfino delle regole del gioco. Perciò abbiamo deciso con l’Associazione Italiana Arbitri e la Can B di intensificare gli incontri con le società per sanare questi vuoti cul­turali con un’opera capillare di infor­mazione ».
La prossima settimana si discuterà di riforma dei Cam­pionati. Si va verso un nuovo assetto?
«Mi auguro di sì, con la riduzione della B a 20 squadre (stop ai ripe­scaggi e vecchia Serie C a 60 squadre). Il no­stro torneo non avrà più turni infrasettima­nali e continuerà a di­sputarsi al sabato. Il sa­bato del villaggio or­mai è quello della B e tornare alla do­menica vorrebbe dire scomparire. Mentre noi puntiamo ad “essere”. Es­sere sempre più visibili e crescere in­sieme ai grandi e ai più piccoli del nostro calcio».

venerdì 11 febbraio 2011

Link building for effective search engine optimization

When you begin the task of acquiring quality and relevant backlinks to your website there are many factors that can increase or decrease your search engine rankings. This article outlines the difference between good and bad backlinks.
A quality backlink pointing to your site should be in the same category and relevant in content to your website. The page where your link is located should be indexed by Google and the page should also have a Google page rank. The webpage where your link is located should also contain no more than 30 other out-going links to other websites. Link pages with more than 30 out-going links are less relevant to the search engines. Having your link posted on this type of webpage can affect your search engine rankings in a negative way. Other excellent techniques of acquiring backlinks are directory submissions, posting articles, blogs and forums. 

For directory submissions select the proper directory category and take a look at how many other websites are contained in the category where your link would be posted, if you can manage to get on the first or second page of the listings, this is a quality backlink. Also look at the Google page rank of the landing page for your link. If the page has a Google page rank this is also a quality backlink.

Stay within your category, relevant content is very important to the search engines. Write an article preferably relevant in content to your website and submit the article to high quality article directories. Blogs are an excellent way to get quality one-way backlinks, Blog sites also receive tons of traffic, which in turn give your site more exposure. Posting your link on forum pages is also an efficient method of aquiring backlinks instantly.

Backlinks to avoid would be a zero page ranked webpage, especially if the home page has a zero page rank. Links posted within framed webpages which will also steal your traffic. Especially avoid link farms, webpages which contain more than 100 unrelated outgoing links, This type of link page is frowned upon by many major search engines. Avoid Webpages with mirror sites containing the exact same content with a different URL, also pages that utilize redirects and URL cloaking. Never post your link on a webpage that contains a "no follow" or "no index" robots meta tag within the source code. Dynamic websites with question marks in the URL should be avoided because they are not always indexed by the search engines.

Avoid posting your link on a page that opens very slow or contains mostly ads and flash banners. Try not to aquire or purchase great numbers of backlinks in a short period of time, backlinks should be accumulated gradually. Also avoid webpages and directories that list their results in alphabetical order, as their database increases your link could be moved to a less relevant page with less pagerank. Quality backlinks are one of the most important factors involved in the process of acheiving high search engine ranking.

Article written by the CEO of www.submit-site.org
Article Source: http://www.ArticleGeek.com - Free Website Content

OpenSanremo: quest’anno gli utenti Facebook voteranno le canzoni del festival

Il popolo della rete voterà il Festival di Sanremo via Internet e i dati saranno pubblici in forma anonima. Diciotto milioni di italiani potranno rifiutare il costoso e opaco televoto ed esprimersi con OpenSanremo.it

Durante il Festival di Sanremo gli utenti Facebook potranno usare cellulari smartphone, tablet e computer per esprimere il loro parere, positivo o negativo, su ciascuna esibizione e i dati saranno resi pubblici in forma anonima e gratuita. Sarà una votazione parallela, indipendente dall’ufficiale televoto, condotta in modo aperto sul sito Opensanremo.it e sul portale Tiscali.it, media&community partner dell’iniziativa.



“È un esperimento collettivo per costruire un quadro d’insieme dei gusti e delle opinioni sulla musica del festival” dicono Giulio De Luise e Pancrazio Auteri, fondatori di Busk.fm e promotori di OpenSanremo. “Mostreremo cosa può fare la tecnologia dei social network per raccogliere i voti e diffondere l’iniziativa e ci divertiremo a confrontare i risultati in modo pubblico e trasparente”.

Ciascuna sessione di voto partirà a inizio serata e permetterà di votare anche per tutta la giornata successiva fino alle 18.00. “I video delle esibizioni sono guardatissimi durante i giorni del festival, su YouTube o sull’ottimo portale Rai.tv” spiega De Luise “e quindi è molto importante che chi guarda il festival on-demand possa votare anche il giorno dopo”.

Secondo i dati forniti da Facebook Ads ed elaborati dall’Osservatorio Facebook, in Italia ci sono 18 milioni di iscritti; 12 milioni sono gli utenti che lo usano almeno una volta al giorno e 4 milioni lo usano mediante un dispositivo mobile. Da quest’anno sono quindi valori comparabili con l’audience televisiva del festival che si aggira attorno ai 12-14 milioni di spettatori.

OpenSanremo è anche tecnologia allo stato dell’arte: sfrutta le API OpenGraph di Facebook, una sorta di “ganci” che permettono ai programmatori di creare siti web innestati nel reticolo di amicizie e contenuti degli utenti. Oltre a rispettare le regole di privacy configurate in ciascun profilo Facebook, OpenSanremo rende anonimi i dati rimuovendo tutti i nomi degli utenti e aggregando le informazioni in base ai criteri interessanti per le più comuni analisi demografiche.

OpenSanremo è una iniziativa di Busk.fm, startup italo-britannica fondata da De Luise e Auteri per promuovere la scoperta di nuova musica pubblicata dagli artisti con una gestione innovativa del diritto d’autore. Gli artisti permettono agli utenti l’uso personale e la condivisione dei loro brani mediante licenze Creative Commons, Busk.fm favorisce la viralità della musica nei social network per aumentarne la diffusione e accrescere la popolarità degli artisti.

Per iscriversi basta andare sul sito http://opensanremo.it

Parametri per effettuare una campagna Adwords ottimizzata

Google Adwords come sappiamo ormai è un modo per farsi pubblicita' molto potente. E' importante conoscere i parametri che bisogna analizzare prima di accettare il preventivo di una web agency, perchè a parita' di costi sono i fattori seo che incidono sulla campagna.

Il preventivo comprende l’ ottimizzazione di tutti i elementi che servono a ottenere un buon ritorno dal investimento in Keyword Advertising.

Sostanzialmente devi porti 2 obiettivi:

- Ottimizzare l'investimento pubblicitario in adwords utilizzando le migliori tecniche e strategie seo adwords.

- Realizzare un sito o singole landing page che siano in grado di indurre i visitatori (procurati tramite adwords) a compiere l'azione che desideri (acquisto, iscrizione newsletter, sondaggio...).
evitare di sprecare denaro in una campagna di Keyword Advertising mal impostata e gestita

•realizzazione di un'attenta analisi ed individua le keyword strettamente attinenti e correlate ai prodotti trattati. La scelta di keyword NON strettamente correlate o troppo generiche può pregiudicare l'efficacia della campagna.

•Individuazione delle keyword che meglio identificano i propri prodotti/servizi (sempre in dipendenza della attività seo della concorrenza) e suddivisione in gruppi tematici. Questa operazione si rende necessaria al fine di presentare al navigatore la pagina che meglio rappresenta la sua ricerca (e quindi il suo interesse) ed anche al fine di ottimizzare gli annunci in base alle specifiche ricerche.
Realizzazione o individuazione landing page. Realizza una singola pagina (detta "landing page") che si colleghi direttamente ai singoli gruppi di keyword ed annunci. Queste pagine saranno visibili solo ai visitatori che cliccano sugli annunci adwords e conterranno informazioni sui prodotti correlati ai relativi gruppi. In alternativa individua le pagine web del sito preesistente da collegare direttamente ai singoli gruppi di annunci corrispondenti.

•Tracking delle conversioni. All'interno delle singole pagine di atterraggio (landing page) sarà inserito uno speciale codice al fine di monitorare l'esatta provenienza di chi compila il form ed effettua quindi una richiesta. In questo modo saremmo in grado di monitorare precisamente quali keyword e quali annunci risultano maggiormente performanti ed aggiustare "il tiro" in corso d'opera. Conosceremmo in altre parole cosa cercano i potenziali clienti e si potrà quindi orientare gran parte degli investimenti su ciò che risulta maggiormente efficace migliorando quindi il ROI.
•Definizione del budget. In base alla lista di keyword scelte e per mezzo di appositi tool è possibile effettuare una stima mensile del budget consigliato da Google da impiegare nelle campagne. Un budget troppo basso potrebbe produrre scarsi ritorni. Un budget troppo alto potrebbe non esser interamente utilizzato a causa ad esempio di bassi volumi di ricerche effettuate in un determinato settore, per l’ italia 1000€ possono andare bene per studiare come impostare le campagne.

•Gli annunci iniziano ad essere pubblicati all’ inizio della campagna e finiscono con l’esaurimento del budget

Solo in presenza di tutti gli elementi essenziali (keyword, annunci, landing page, budget...) sarà possibile attivare una campagna adwords che funzioni davvero.

Analisi e report. In corso d'opera analizzerai le performance delle singole keyword, annunci e pagine e prodotti report mensili. La nostra web agency garantisce da contratto la ottimizzazione di tutti i elementi descritti sopra e la efficienza della campagna.

giovedì 10 febbraio 2011

10 Expert Link Building Tips and Trends for 2011

Link building is an extremely important part of SEO. The more websites you have linking into your site, the more credible your site appears to the search engines. Credible websites get awarded with higher search engine page result rankings which will allow more potential customers to see your Website, therefore increasing sales. 

There are many ways to boost your link popularity. Here are some tips and trends from Search Engine Land to help you with link building this year.

• In 2011, Bing and Blekko will become great places to build links. Last year, many link builders relied heavily on Google and Google's search listings. However, although Google isn't going away, other search engines will step out of the shadows and bring great link building opportunities to marketers.

• Start to concentrate on creating well-rounded link popularity. Make sure your links are coming from a variety of places such as social media networks, link directories, blogs, older sites, newer sites, articles, social bookmarking sites and more. Generating links from many different platforms will allow you to create a larger list. It also makes your site look more credible to search engines than if all your links were coming from just link directories or just social media networks alone.
• Link builders should begin to focus more on how to secure links rather than just ways to generate lists of link building sites and opportunities. Without the right link building technique, a list isn't worth much in the long run anyway.

• The rise of apps is beginning to take people away from actual Websites. In order to combat this, it's important to develop a loyal following to use for link building as well as product announcements. Try to gain opt-ín email addresses and split your Internet marketing campaign into two parts, one to focus on link building and one to focus on driving traffic to your site, email marketing and social media. Building your following leaves you with a back-up plan if apps do end up totally driving people away from Websites, because you'll be able to get links from your fans/followers.

• In 2011, expect to see smaller brands ranking better based on customer service reviews and social media interaction. In previous years, big brands have had the most power when it comes to marketing online. However, smaller brands tend to provide better customer service and now social media and customer review sites have allowed that quality to shine.

• Start using social media networks Facebook, LinkedIn and Twitter for link building. Here's how:
Facebook: Post links to your Website on your wall, in discussion and on other people's walls (when appropriate, don't spam). Also search for Groups that are associated with your keywords. Join these groups and start to respond to discussions. Make sure to leave a link to your site at the end of each response. You can also use Facebook ads to purchase links and target them by region, gender, keywords and more.

LinkedIn: Not only can you post links to your "wall" but also participate in LinkedIn Answers using keywords. By answering multiple questions posted by other members each week, you'll establish credibility and attract links and sales leads. You can also leave the link to your Website as a reference which will help with your link building efforts. When you're done answering a question you can also ask the person who asked it for a link back to your site.
Twitter: Make sure to use keywords in every tweet and include a short link back to a relevant page on your Website. Since tweets are now being indexed in Google this will greatly help your link building efforts and drive additional traffic to your website.

• Look for fresh sources and sites when it comes to traditional link directories. Ask your social media followers if they would like to host articles or blogs you've written on their sites. You'll be surprised how many respond which will get you a few valuable links.

• Participate on forums and review sites. Leave your link with your signature.

• Try to gain .gov and .edu links. These credible sources will have a positive impact on your search engine rankings and are also relatively easy to gain if your site is relevant to the subject of the organization.

• Remember that quality over quantity is important when it comes to link building. Do not conduct any link exchanges with websites that are irrelevant to your industry or topic. Google and other search engines frown upon this. This year, concentrate on building quality links that will last and on gaining loyal followers/fans/customers who will help drive traffic to your website.